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Cina: temporanea chiusura per piattaforma che traduceva notizie da testate inglesi

Categorie: Asia orientale, Cina, Cyber-attivismo, Libertà d'espressione, Media & Giornalismi, Tecnologia, Advox

La scorsa settimana il noto sito di traduzione Yeeyan.com è stato oscurato dalle autorità cinesi. Il sito operava online da due anni mezzo. Traduceva notizie dalla stampa inglese grazie ad una comunità di volontari ed aveva iniziato a collaborare con il quotidiano The Guardian dal maggio 2009.

Esiste anzi il sospetto che l'oscuramento del sito sia stato causato dalla traduzione di articoli del Guardian [1] [in]. Ma per ora non esiste alcuna motivazione ufficiale.

Questo il commento di Alan Rusbridger [2] [in], responsabile del Guardian News & Media:

“Si tratta di una storia davvero sconcertante. Yeeyan è una straordinaria comunità di traduttori per lo più volontari che danno agli utenti web cinesi accesso a una vasta gamma di contenuti pubblicati fuori dalla Cina, compresi servizi e cronache del Guardian.

“Speriamo che questa mossa non rappresenti un tentativo di sopprimere il giornalismo independente, e che le autorità cinesi possano assicurarci la ripresa delle pubblicazione dello Yeeyan e del Guardian.”

Dopo l'oscuramento del sito, il gruppo dello Yeeyan ha pubblicato una lettera di ringraziamento e di scuse sulla home page del sito [3] [cin] (tramite la traduzione di DANWEI [4] [in]):

A causa dei nostri errori nella gestione di alcuni articoli sul sito, abbiamo contravvenuto alle norme di base; così Yeeyan è stato temporaneamente disconnesso dal server per sistemarne adeguatamente i contenuti.
Siamo profondamente dispiaciuti per la chiusura del sito senza preavviso, e per aver causato degli inconvenienti.
Non c'è ragione di preoccuparsi, tutti i dati degli utenti sono stati salvati. Risolveremo il problema il più rapidamente possibile, e recupereremo gli articoli e le informazioni personali di estremo valore per tutti.