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Marocco: dure condanne per chi esercita la libertà d'espressione online

Categorie: Medio Oriente & Nord Africa, Marocco, Carcere, Cyber-attivismo, Diritti umani, Libertà d'espressione, Advox

Lunedì scorso 14 dicembre, il blogger marocchino Bashir Hazzam (detto anche Hazem, Hazzem) e il proprietario di un Internet Cafè Abdullah Boukhou sono stati condannati, rispettivamente, a quattro mesi e un anno di reclusione dal tribunale di Goulmim. Hazzam è stato condannato “per aver diffuso false informazioni pericolose per l'immagine del regno rispetto ai diritti umani,” mentre la sentenza su Boukhou è stata motivata con ragioni simili e probabilmente comprende anche l'accusa di aver fornito uno spazio alle attività dei dissidenti.

Reporters Without Borders ha condannato [1] [fr] le sentenze, affermando che “Bashir Hazzam e Abdullah Boukhou non hanno commesso alcun atto illegale. Bashir Hazzam ha solo postato una dichiarazione sul comportamento repressivo della polizia durante una manifestazione studentesca a Tarjijt, 200 km. a sud di Agadi. Abdullah Boukhou è accusato di avere inviato informazioni e foto su questi eventi. Invece di sbattere in galera queste persone innocenti, le autorità farebbero meglio ad indagare gli abusi commessi dai servizi di sicurezza locale.”