Emirati Arabi: sempre più a rischio la libertà di espressione online
Hetta [ar], rivista online degli Emirati Arabi Uniti, dovrà chiudere dopo aver perso l'appello nella causa intentata contro di loro dalla Abu Dhabi Media Company. Ahmad Mohammed Bin Gharib, responsabile dela rivista online, la prima di questo tipo quando venne lanciata nel 1996, è stato condannato al pagamento di una multa pari a 5.500 dollari.
Secondo il sito Arabian Human Rights Initiative [in], il caso nasce da una querela intentata contro la rivista dalla Abu Dhabi Media Company riguardo ai commenti di un utente in calce a un articolo pubblicato sul sito:
La causa si basa su un articolo pubblicato dalla rivista [ar] nel N. 55 del 4 Maggio 2009, con il titolo “Abu Dhabi TV: la TV degli emirati solo nel nome”, firmato dallo scrittore Enas Borini. L'articolo criticava il modo in cui i canali della Emirate TV vengono amministrati. L'articolo non superava il livello di critica consentito, ma il presidente di Abu Dhabi Media ha considerato i commenti all'articolo “infamanti nei suoi confronti” e ha intentato una denuncia presso gli organi giudiziari, che hanno poi deciso di assegnare alla causa il numero 8585 per l'anno 2009.
Gulf News [in] riferisce che ora anche i commenti agli articoli online possono essere considerati diffamatori:
I commenti sono stati considerati dal querelante e dalla pubblica accusa come calunniosi e diffamatori.
Il responsabile della rivista online ha annunciato che farà ricorso in appello.
Questo post è ripreso da Advox, progetto del circuito Global Voices mirato a tutelare la libertà d'espressione contro la censura online. · tutti gli articoli
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