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Palestina: l'influenza suina arriva anche a Gaza, suscitando una varietà di reazioni…

Categorie: Medio Oriente & Nord Africa, Palestina, Salute

Il virus dell'influenza H1N1 [1] [it] ha raggiunto la Striscia di Gaza molto più tardi rispetto ad altri Paesi, fatto attribuito al blocco [2] [in] imposto sulla popolazione sia da Israele sia dall'Egitto. Il primo decesso a causa dell'H1N1 è stato reso noto all'inizio di dicembre. In questo post i blogger di Gaza parlano dei timori e delle reazioni della popolazione riguardo l'influenza suina – e delle vendite a prezzi astronomici della spezia che si crede la prevenga.

Omar Ghraieb scrive su Sabbah Report [3] [in]:

Seguendo la pandemia globale conosciuta come influenza suina (H1N1) in molte parti del mondo, gli abitanti di Gaza hanno iniziato a credere di poter essere immuni al contagio. Tale sensazione di sicurezza è finito il 6 dicembre, quando si è avuto il primo decesso da influenza suina a Gaza. La gente qui è stata sopraffatta da sentimenti di paura mista a shock. Questa morte li ha colpiti duramente perché ancora non si parlava molto del virus, come invece accadeva in altre parti del mondo, e il numero dei decessi era in diminuzione. […] Dopo l'annuncio della prima morte, il 6 dicembre, le cattive notizie hanno iniziato a scorrere come l'acqua sporca nei canali. Con i nuovi casi di sospetta infezione da influenza suina è cominciata l'orrenda diceria, seppur non confermata, che molti palestinesi morivano dopo aver ricevuto le cure in Israele.

E prosegue:

Gaza è a rischio a causa dei pellegrini di ritorno dalla Mecca, dove i Musulmani di tutto il mondo si recano per concludere i rituali del pellegrinaggio e possono aver contratto il virus. Inoltre, sono molti gli stranieri che arrivano a Gaza sia per lavorare in una delle innumerevoli ONG sia per offrire sostegno.

Su 360 km2 of Chaos Lina Al Sharif scrive [4] [in]:

Appena l'influenza ci ha raggiunti, dopo mesi dall'inizio dell'epidemia in molte parti del mondo, ho scoperto che la gente ha un elevato livello consapevolezza. Oggi volevo mangiare un boccone e sono andata in una drogheria lì vicino. Sono rimasta sorpresa perché i proprietari avevano stampato dei volantini sui sintomi della H1N1 e sulle misure di protezione. C'è un sensazione di panico; a Gaza mancano adeguate cure mediche anche quando si parla di medicine basilari per trattare le malattie più comuni, perciò si teme un'epidemia. Ho sentito un dottore dire che a molte persone è stata diagnosticata una normale influenza, sebbene potenzialmente avessero l'influenza suina.

Una nuova espressione è diventata d'uso comune:

Da quando il dipartimento della salute ha annunciato la presenza dell'influenza H1N1 a Gaza, la gente sospetta che chiunque tossisca o starnutisca sia stato “suinato”. Molti hanno inventato questa espressione per dire “positivo all'H1N1″, cioè “essere suinato”. Questa è la traduzione migliore che mi sia venuta in mente.

La spezia anice stellato [5] [in] viene considerata un metodo di prevenzione dell'influenza suina [6] [in] (sebbene sembri che l'anice stellato venga confusa [7] [in] con l'anice generico [8] [it] – yansoon in arabo – comunemente usato per preparare l'omonima bevanda calda [9] [in]):

Infine, dal momento dell'annuncio, la gente smania per procurarsi dell'anice, poiché è vitale per curare e proteggere dall'influenza. E sicuramente molti commercianti stanno approfittando della situazione; i prezzi dell'anice sono aumentati vertiginosamente come mai prima d'ora. […] Inoltre, anche le vendite del sapone speciale per le mani, meglio conosciuto come “Hygeen”, sono cresciute in maniera esponenziale.

Anche l'aglio spagnolo è assai popolare, secondo Omar Ghraieb [3] [in]:

La gente qui si è fatta prendere dal panico tra la marea di informazioni su come prevenire il diffondersi del virus della H1N1 – come combatterlo e come annientarlo. I commercianti si sono intromessi per fornire contributi sugli strumenti di prevenzione, ma in realtà hanno tratto beneficio dal panico e dall'ignoranza – dalla generalizzata mancanza di informazione sul virus. Gli abitanti di Gaza si sono visti offrire vari rimedi come l'anice e l'aglio spagnolo. In pochi giorni, l'anice è sparito da Gaza per l'elevata domanda. Con le farmacie qui che promuovono l'aglio spagnolo come “il più potente strumento di prevenzione della H1N1″, il panico e l'ignoranza continuano.

Ola Anan scrive sul proprio blog From Gaza [10] [ar]:

وبعدين قصة الينسون هادي عنجد اشي بيضحك
صار الكل يقول والله سمعنا الينسون هادا بشفى من الانفلونزا .. ويادوب الخبر انتشر .. وبظرف يومين بالعدد ارتفع سعر الينسون وتضاعف بدرجة مخيفة مش ممكن تتخيلوها … يعني كان الكيلو بـ 12 شيكل مثلا .. ويامين يشتريه .. هلأ وصل سعر الكيلو لـ 200 و 260 شيكل بظرف يومين !!!
Poi è arrivata la favola dell'anice; questa è proprio da ridere.
Tutti hanno iniziato a dire – l'abbiamo sentito con le nostre orecchie – che l'anice ti fa guarire dall'influenza …Appena la notizia ha iniziato a diffondersi, in due giorni il prezzo dell'anice è aumentato e si è moltiplicato ad un livello spaventoso, non t'immagini neppure…Per esempio, un chilo costava 12 shekel (3 dollari Usa)…poi ha raggiunto i 200 (52,5 dollari) e poi 260 shekel (68,5 dollari) al kilo in soli due giorni!

E non dimentichiamoci le mascherine:

الشغلة التانية الي صارت موضة .. الا وهي لبس الكمامات … بالمدارس هلأ بتلاقي الولاد الصغار كل واحد لابس كمامة وصارت لعبتهم .. وبنفس الوقت بتلاقي اولاد جايبين معاهم من بيوتهم صابونة ومنشفة وكل شوية رايحين جايين يغسلوا ايديهم ..
La seconda cosa che è diventata di moda è indossare le mascherine…nelle scuole ora si vedono i bambini piccoli, tutti indossano una mascherina, e per loro è un gioco…E al contempo ci sono bambini che portano il sapone e l'asciugamano da casa, e ad intervalli regolari vanno a lavarsi le mani…