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Colombia: un video al giorno per condividere usi e costumi locali

Categorie: America Latina, Colombia, Alimentazione, Arte & Cultura, Film, Musica, Viaggi e turismo
photo by Mario Carvajal CC-by [1]

Foto di Mario Carvajal,
ripresa con licenza Creative Commons

Un gruppo di video blogger colombiani ha deciso di nominare il 2010 l’anno del videoblogging, con il proposito di girare un video ogni giorno dell'anno [2] [in]. Oggi vi presentiamo una selezione dei video della città di Cartagena [3] [it], situata sulla costa nord del Paese e uno dei Siti Patrimonio dell'Umanità dell'Unesco [4] [in] e, secondo le guide turistiche Frommer [5] [in], una delle mete preferite di chi viaggia.

Erika Pao [6] [sp] e Luisa Santiaga [7] [sp] sono due ragazze di Cartagena che hanno una gran voglia di mostrare la città dalla prospettiva di chi ci vive, cercando di mettere in risalto i fatti quotidiani della vita di tutti i giorni:

contar a través del video toda esa cotidianidad e historias anónimas que nos rodean; toda esa riqueza cultural y social en las que estamos inmersos pero que muchos desconocen de nuestra ciudad

Vogliamo raccontare attraverso il video la quotidianità e le storie anonime che ci circondano, tutta questa ricchezza culturale e sociale in cui siamo immersi nella nostra città ma che molti ignorano.

In parte il successo della campagna nazionale di promozione turistica è dovuto al loro slogan: Colombia è Passione. L'impegno dimostrato in questa campagna non si è visto solo all'esterno, ma al contrario, anche all'interno del Paese è stato impiegato per rafforzare l'orgoglio nazionale. A questo scopo si sono organizzati degli eventi promozionali a Cartagena [8] [sp]: in una delle piazze della città murata sono state installate sculture e immagini per dare risonanza all'evento. La canzone che accompagna il video nasce dalla collaborazione di svariati artisti colombiani in occasione di questa campagna di cui porta il nome, Colombia es Pasión:

Il 2 Gennaio è il giorno della processione per la Vergine della Candelaria [9] [sp], quando i fedeli cattolici salgono fino al convento in cima al colle Popa, per prelevare la statua della Vergine e portarla giù nella cappella ai piedi dell'altura, caricandola sulle proprie spalle:

A Cartagena, nei pressi della Plaza de los Coches, c'è un lungo portico usato anticamente per il commercio degli schiavi. Alla fine del diciannovesimo secolo si è deciso di commerciare merci assai più gradevoli: i dolciumi. Il Corridoio dei Dolcumi [10][sp] vende molti dei dolci tradizionali tipici della regione: una combinazione di tamarindo, cocco e zucchero di canna.

Il video successivo [11] [sp] rilancia altre immagini comuni e attuali: dei bambini scalzi che giocano a calcio nelle strade polverose del quartiere Arroz barato, sotto il sole di mezzodì.

I prossimi video mostrano alcuni dei prodotti culinari di Cartagena. Il primo è una misteriosa bibita fatta con riso, latte e aromi, più noce moscata, latte dolce condensato, pezzi di cioccolato e ghiaccio, e viene descritta dal venditore nell'insegna come: Squisita, nutriente e rinfrescante:

Un'altro piatto caratteristico di Cartagena è il patacón pisao, un tipo di banano schiacciato e fritto due volte che accompagna ogni pasto. Luisa Santiaga [12] ci fa vedere, un passo alla volta, il processo di preparazione: come pelare, tagliare, friggere, schiacciare e rifriggere il banano.

Quest'ultimo video ci porta fuori dalla città murata, nelle strade dove vivono i locali, la zona con i negozi e parecchio movimento:

Per vedere altre immagini di Cartagena proposte da queste due donne, basta iscriversi a Cartagena 365 pagine [13] [sp] o seguire @luisasantiaga [14] [sp] e @erikapao [15] [sp] su Twitter, dove informano sugli ultimi video caricati nel sito.