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Premiato sito iraniano per i diritti delle donne e la libertà di parola

Categorie: Iran, Cyber-attivismo, Diritti umani, Donne & Genere, Governance, Libertà d'espressione, Politica, Protesta

Reporters Without Borders (RSF) e Google hanno assegnato [1] [in] alle giornaliste online del sito per i diritti delle donne we-change [2] [ar] il primo “Netizen Prize”, un nuovo riconoscimento annuale per quanti sono impegnati nella difesa della libertà d'espressione online. Il 12 marzo è stato anche diffuso il rapporto “Internet Enemies” [3] [in].

Parvin Ardalan [4] [in] di we-change ha ricevuto il premio nella sede di Google a Parigi. Il movimento delle donne iraniane è sempre stato un esempio di resistenza… E adesso porta la propria esperienza e i metodi di lavoro democratici nel cyberspazio.

Il sito we-change ha sostenuto una campagna virtuale per la raccolta di milione di firme per chiedere cambiamenti nelle leggi discriminatorie [5] [in]. La campagna mira ad abolire la discriminazione contro le donne nella legge iraniana. Rappresenta il seguito alla protesta pacifica che ha avuto luogo il 12 giugno 2006 a piazza Haft-e Tir a Tehran.

Ecco un filmato dove we-change presenta storia e obiettivi:

Parvin Ardalan aveva ricevuto il premio Olaf Palme [6] [in] nel 2007, ma il governo iraniano non le aveva consentito di lasciare il Paese per andare a riceverlo di persona. In quell'occasione aveva registrato questo video su YouTube.

Nel frattempo molti blogger iranian tra cui Shiva Nazarahari [7] [in], impegnata nell'attivismo per i diritti umani, sono stati arrestati dopo le elezioni presidenziali del 12 giugno.