Dopo aver visto su Youtube il video di una giovane soprano che cantava un suo pezzo, “Sleep”, il compositore Eric Whitacre si è domandato: “Se potessi chiedere a persone intorno al mondo di registrarsi mentre interpretano a cappella tutte le altre parti del mio canto corale?” [in, come tutti gli altri link di questo post].
E così è stato: qui di seguito si possono seguire gli esiti di questo grande esperimento collaborativo di Coro Virtuale online.
In The Virtual Choir: How We Did It , Whitacre illustra non solo il processo per l'elaborazione finale del video, ma anche gli esperimenti a monte per dar forma al coro virtuale e armonizzarlo. Come prima cosa, ha chiesto ai coristi che si sono prestati di acquistare una determinata partitura musicale e di registrarsi durante l'interpretazione a cappella (senza accompagnamento strumentale). Scott Haines, che Whitacre aveva incontrato una sola volta, si è proposto per montare il pezzo. Ed ecco il risultato:
Entusiasta della riuscita, Whitacre ha deciso di ripetere l'esperimento, ma stavolta lo ha pensato fin dall'inizio come una vera e propria opera corale virtuale:
Stavolta ho eseguito la direzione filmandomi mentre dirigevo il coro [fantasma] in totale silenzio, sentendo la musica solo in testa. Poi ho guardato il video, ci ho aggiunto l'accompagnamento al pianoforte … e infine ho offerto la partitura come download gratuito online. Mentre i coristi mi mandavano i loro contributi, ho indetto un'audizione per la soprano solista.
Il video che segue presenta le istruzioni inviate da Eric Whitacre a tutti i partecipanti. Contiene anche consigli su come eseguire il pezzo, spiegazioni sulle dinamiche della registrazione e una guida per la parte in cui dirige il coro:
128 persone in rappresentanza di 12 diversi paesi, fra cui Argentina, Nuova Zelanda, Filippine, Singapore e Spagna, hanno inviato i ben 243 video che compongono il pezzo per il coro virtuale, Lux Aurumque, anch'esso prodotto con la collaborazione di Scott Haines.
Ecco cosa ha scritto Whitacre dell'opera finita:
Quando ho visto il video finale per la prima volta mi sono veramente commosso. L'intimità di tutti quei volti, il suono del canto, il condividere la nostra umanità e il bisogno di legarci agli altri: è stato più forte di me. E bisogna dire che il merito della bellezza di quest'opera va a Scottie Haines, che ha passato un'infinità di ore a fare il montaggio e la post-produzione del video (a proposito, nel ‘mondo reale’ io e Scottie ci siamo incontrati una volta sola, mentre il restante 99% del Coro Virtuale non l'ho mai ‘incontrato’).
E allora auguriamo al Coro Virtuale ancora tanto successo!
1 commento
Straordinario, bellissimo!