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Congo: corsi su ICT e digitale contro la discriminazione delle donne affette da HIV/AIDS

Categorie: Africa sub-sahariana, Repubblica del Congo, Cyber-attivismo, Interventi umanitari, Salute, Sviluppo, Rising Voices

Il progetto finanziato da Rising Voices Aids Rights Congo [1] [in], che si appoggia all'organizzazione AZUR Development [2] [in] con sede a Brazzaville, nella Repubblica del Congo, ha l'obiettivo di formare gli operatori della comunicazione nelle associazioni locali per la lotta all'AIDS con la stesura di articoli in formato digitale, podcasting e creazione di blog, allo scopo di documentare la stigmatizzazione e la discriminazione delle persone affette da AIDS o sieropositive.

Partecipanti al workshop FTX organizzato da AZUR Development [3]

Partecipanti al workshop FTX organizzato da AZUR Development

Tra il 31 marzo e il 3 aprile scorsi, AZUR Development ha completato un workshop formativo all'interno del programma FTX (Feminist Tech Exchange), sostenuto dall’Association for Progressive Communications. Diverse ragazze e donne di Brazzaville, Pointe Noire e Kinkala hanno partecipato alle sessioni sull'uso delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione per contrastare la violenza sulle donne.

Sylvie Niombo scrive quanto segue sul blog Congolese Women On The Web [4] [fr]:

Durante i tre giorni del corso, le partecipanti hanno scambiato idee su temi rilevanti come le procedure giudiziarie che devono essere seguite dalle donne o dalle ragazze vittime di violenze, la partecipazione delle donne congolesi alla blogosfera e anche l'uso dei citizen media da parte degli attivisti per i diritti delle donne.

I moduli formativi si sono concentrati sulla produzione video. Le partecipanti hanno imparato ad utilizzare le fotocamere digitali, le pellicole, la cattura di elementi nel computer e le tecniche di video-editing. Hanno messo in pratica queste tecniche attraverso delle interviste ad alcune donne e uomini e hanno prodotto un report sulla violenza domestica.

È stata una gioia leggere i post scritti e pubblicati dalle partecipanti alla sessione sui social network. Hanno imparato a usare blogger.com, e si sono registrate su Facebook scoprendo un modo efficace per comunicare con i loro contatti. Hanno creato gallerie di foto su Flickr e hanno apprezzato questo strumento che consente loro di mostrare al mondo i progressi raggiunti dalle loro associazioni.

Per saperne di più sul workshop, c'è questo video [5] [fr] caricato da Gisele975:

Princely Indeou rilancia così [6] [fr] su Congo Portal :

Le partecipanti al workshop discuteranno temi relativi ai diritti delle donne nella Repubblica del Congo, il contributo alla blogosfera delle donne congolesi, la documentazione di casi di violenza. A seguito delle sessioni, ogni partecipante sarà in grado di chiedere sovvenzioni all’APC Women's Networking Support Programme per aver accesso alle tecnologie informatiche e combattere contro ogni tipo di violenza rivolta alle donne e alle ragazze congolesi.

Blandine Louzoloe Sylvie Niombo informano [7] [fr] dal blog Aids Rights Congo Project che in Togo il 60% delle donne devono convivere con l'HIV:

La situazione delle vedove sieropositive e dei bambini ‘orfani vulnerabili’ (OVC) in questo Paese non è diversa da quella di altre nazioni delle regioni africane occidentali. Una volta divenute vedove, vengono spossessate delle loro proprietà, a volte costrette perfino ad andarsene dalla casa in cui vivevano, e possono anche subire ricatti sulla rivelazione del loro status di sieropositive.

Emma e Sylvie al workshop FTX organizzato da AZUR Development [8]

Emma e Sylvie al workshop FTX organizzato da AZUR Development

Anche Sylvie Niombo ha scritto un rapporto [9] [in] su come le donne malate di AIDS che vivono nelle aree urbane del Congo subiscano problemi abitativi e su come questo influisca sul loro benessere e sulla salute, anche per quanto riguarda le loro famiglie. Racconta:

In Congo, le donne sono particolarmente colpite dall'infezione HIV/AIDS: almeno il 4.1% delle congolesi sono malate. Le donne affette da questa malattia devono affrontare quotidianamente la discriminazione e la stigmatizzazione, nonostante il fatto che in realtà avrebbero il diritto di accedere alla sanità e ad altri servizi come tutti gli altri cittadini congolesi. Le donne sono già svantaggiate in un Paese dove alcune delle attuali normative del codice familiare non vengono rispettate e dove la società impone abusi fisici e morali sulle vedove, di conseguenza la situazione delle vedove sieropositive è ancora più preoccupante. L'autonomia finanziaria delle donne ammalate di HIV/AIDS è bassa, situazione simile a quella media delle donne congolesi, ed è ulteriormente compromessa a causa della loro condizione di vulnerabilità.