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Australia: nave cinese perde petrolio nella grande barriera corallina: anche Obama deve darsi da fare

Categorie: Oceania, Australia, Ambiente, Economia & Business, Ultim'ora

Sabato scorso una nave-cargo cinese che trasportava carbone ha iniziato a perdere petrolio a ridosso del Reef australiano, la Grande barriera corallina:

Il Premier del Queensland Anna Bligh fa sapere di aspettarsi dalle autorità che la responsabilità sia fatta ricadere interamente sull'armatore del cargo cinese che perde petrolio nelle acque incontaminate dell'area.

fonte: La Bligh furibonda per l'increscioso incidente [1] [in].

“Sembra la trama di un film catastrofico!”, ha rilanciato Geoff Sidebottom di Views from Towradgi (Commenti dalla città australiana di Wollongong su avvenimenti locali e dal mondo). Sono in tanti a pensarla come lui nel Paese:

… le spiagge del Queensland e della vicina isola di Great Keppel subiranno dei danni, e ciò metterà a repentaglio la nostra fiorente industria turistica.

La nave procedeva fuori rotta di quindici miglia, oltre il corridoio di navigazione consentito. Imperizia o scarsa conoscenza dell'area? Non importa, l'incidente si sarebbe potuto evitare con qualcuno esperto al comando.

Di sicuro questa è una condizione che va imposta subito a tutte le navi che transitano nell'area!

fonte: Fuoriuscita di petrolio sulla barriera corallina! [2] [in].

Brian, del blog collettivo Larvatus Prodeo, ci ha ricordato che:

Un'altra grossa fuoriuscita si è verificata al largo della costa orientale del Queensland poco più di un anno fa,  quando si arenò il Pacific Adventurer [3], che riversò su tutta la Sunshine Coast e sull'isola di Moreton ben 270 tonnellate di petrolio. E adesso il cargo cinese Shen Neng 1, è andato a incagliarsi a tutta forza  a 120 km  a est di Rockhampton, nel lembo meridionale della Grande Barriera Corallina.
fonte: Petrolio sulla Grande Barriera Corallina [4] [in].

La candidata al senato australiano Larissa Waters espone con chiarezza cosa chiedono I Verdi:

“Alle compagnie di navigazione che transitano in tutta l'area della Grande Barriera Corallina interna va imposta la presenza a bordo di personale di condotta della Marina, e tutte le spese per le azioni disinquinanti dovranno essere sostenute dalle imprese del settore”, hanno fatto sapere oggi i Verdi, mentre ancora non si sa quanto carburante stia perdendo il cargo di carbone che si trova al largo del'isola di Great Keppel.

La Grande Barriera Corallina non è una via di comunicazione per il carbone, bensì l'immagine stessa di un'industria turistica multimiliardaria e di un paradiso della biodiversità che il governo dovrebbe impegnarsi al massimo a proteggere.

Il governo invece, piuttosto che investire in energia pulita rinnovabile che crea posti di lavoro e tiene al sicuro la nostra barriera, si fa in quattro per aumentare l'esportazione di combustibili fossili.

fonte: Il Reef non è la via del carbone – I Verdi esortano alla prevenzione contro i versamenti di petrolio [5] [in].

Anche al di là del Pacifico si è scatenato il putiferio. Il liberale Irregular Times (News unfit for publishing, Notizie impubblicabili) ha tracciato un prevedibile parallelo con gli sviluppi statunitensi.

Barak Obama abbraccia l'insensato programma Drill Baby Drill [6] [in] caro alla Palin, prevedendo  di aumentare le trivellazioni petrolifere in mare. E dice di non preoccuparsi, che tanto a breve non dovrebbe accadere niente di grave …

…un grosso incidente come quello di oggi in cui una nave carica di carbone è andata a cozzare contro la Grande Barriera corallina. E’ fuoriuscito del combustibile, ma se ad essere trasportato fosse stato del greggio, ben peggiori sarebbero stati gli effetti dell'accaduto.

fonte: Fuoriuscita di petrolio nella Grande Barriera corallina [7] [in].

È andata bene che stavolta si sia trattato di un cargo di carbone e non di una nave cisterna che trasportava petrolio.

La situazione rimane tuttora critica [8] [in].