Caucaso: un barcamp per l'innovazione sociale

Khanim

Sebbene la penetrazione di Internet rimanga bassa [in] nel Caucaso meridionale, tutto sembra indicare che i social media possano svolgere un ruolo di crescente importanza per la democratizzazione e l'attivismo della regione. Puntando a quest'obiettivo, la Open Society Georgia Foundation [in], il Georgian Institute of Public Affairs (GIPA, in) e altri donatori hanno consentito la realizzazione del primo Social Innovation Camp [in], svoltosi a Tbilisi in Georgia, dall'8 al 10 Aprile scorso, in concomitanza al convegno Social Media for Social Change [in].

Il Social Innovation Camp si occupa della risoluzione di problematiche sociali in modo nuovo – mettendo insieme idee e strumenti digitali per creare innovazioni centrate sul web in sole 48 ore.

Il primo Social Innovation Camp dell'area caucasica riunirà 40 partecipanti tra designer e imprenditori, esperti di questioni sociali, legali e di marketing, guru della pubblicità, provenienti da Georgia, Azerbaigian e Armenia, per lavorare all'idea di una potenziale start-up sociale capace di operare un cambiamento e raggiungere certi obiettivi.

Gli organizzatori locali del Social Innovation Camp Caucasus [in], la redattrice di Global Voices Anna Keshelashvili [in] in Georgia, il responsabile regionale per il Caucaso di Global Voices Onnik Krikorian [in] in Armenia ed Emin Huseynzade per Transitions Online in Azerbaijan, hanno trascorso un mese a informare su questo evento, attirando decine di partecipanti dai tre Paesi. Il blog Think from A to Z dettaglia l'idea generale [in] che sta alla base del Social Innovation Camp Caucasus [in].

Quest'evento è una specie di BarCamp (non-conferenza). Perché un BarCamp è un non-convegno? Perché non segue le regole tipiche di un convegno. In un Barcamp la gente condivide informazioni, senza alcun profitto se non quello di condividere le proprie conoscenze e di comunicare.

Nel SICamp ci sono alcune differenze. Una di queste è che un Barcamp non ha alcun risultato tangibile aldilà della condivisione di informazioni. L'obiettivo del SICamp è quello di presentare un progetto, alla fine della manifestazione. E dopo la conclusione di 2 SICamp internazionali, potremo affermare che mettere a punto un progetto in 2-3 giorni è POSSIBILE .

Questo breve video illustra ulteriormente [in] l'iniziativa.

Il blog This is Tbilisi Calling si è mostrato particolarmente orgoglioso del fatto che il vincitore del Social Innovation Camp sia stata un'ecologista armena.

Le buone notizie non sono così frequenti nell'informazione nel Caucaso, perciò quando arrivano vale la pena di celebrarle. L'anno scorso Mariam Sukhudyan, ambientalista e attivista armena, ha rischiato una condanna a cinque anni di carcere per calunnia dopo aver denunciato un presunto caso di abusi all'interno di un orfanotrofio. Qualche settimana fa tali accuse sono state archiviate, e un altro sviluppo positivo è stato che Sukhudyan e i suoi colleghi hanno vinto il primo premio al Social Innovation Camp lo scorso fine settimana, qui a Tbilisi, con il loro progetto web diretto a contrastare i danni ecologici alle foreste.

Nel frattempo, alla conferenza “Media Sociali per il Cambiamento Sociale”, il responsabile regionale di Global Voices per il Caucaso, Onnik Krikorian, ha animato, insieme al blogger azero Arzu Geybullayeva, una presentazione sul ruolo dei mezzi di comunicazione sociale nella trasformazione dei conflitti. Le diapositive, insieme a quelle che introducono l'idea vincente di Sukhudyan, sono disponibili [in] sul blog Frontline Club.

Salva Gli Alberi

Qui sono disponibili altre presentazioni relative al SICAMP Caucasus.

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