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Arabia Saudita: strada chiusa alle donne che la usavano per fare jogging

Categorie: Medio Oriente & Nord Africa, Arabia Saudita, Donne & Genere, Governance, Istruzione, Legge, Salute

Considerata poco sicura dall'Haia (Commissione per la Promozione della Virtù e la Prevenzione del Vizio) una strada nella Provincia di Asir è stata recentemente chiusa e interdetta alle donne che l'utilizzavano per fare jogging.

La Commissione ha dichiarato di aver preso tale decisione perché la strada è scarsamente illuminata e nota per gli episodi di criminalità: così è stata chiusa per proteggere le donne. Tuttavia parecchi blogger non sono affatto d'accordo con tale spiegazione e ritengono che siano altre le ragioni dietro la chiusura.

Su Arab News [1] [in] Ahmed Faraz Rao, perora la causa e afferma:

Se il luogo è poco sicuro per le donne allora, per favore, rendetelo tale, invece di vietarne loro l'uso per fare attività sportiva.
Se un posto è poco sicuro, lo si interdice semplicemente a tutti oppure la polizia dovrebbe far qualcosa per renderlo vivibile?

Saudi Jeans, facendo notare che secondo i jogger che frequentano l'area questa è non solo ben illuminata ma anche sicura, lega la decisione alla creazione di una futuristica unità “pre-crimine” [2] [in]:

Si potrebbe dire che la decisione della Commissione sia in parte una misura preventiva, in parte una sorta di accusa rivolta alle vittime. Invece di controllare le cosiddette aree insicure e proteggere le donne arrestando quanti tentano di importunarle, si vieta loro di fare attività sportiva… Ovviamente questi comportamenti da parte della Commissione per la Promozione della Virtù e la Prevenzione del Vizio non sono né nuovi né ci colgono di sorpresa…

Infatti American Bedu sottolinea [3] [in] che la decisione ha dei precedenti:

Si sono già avuti interventi dei ministri di governo rivolti alle donne e all'attività sportiva. L'anno scorso molte strutture riservate alle donne, che non erano state approvate dagli stessi ministri, sono state poi dichiarate illegali. Non sono state considerate come attività imprenditoriali, perchè le donne facevano attività fisica anziché dedicarsi allo shopping o al parrucchiere, e di conseguenza è stata richiesta l'approvazione del governo.

La blogger continua menzionando le difficoltà che le donne saudite devono superare per mantenersi in forma:

Molte delle scuole saudite, primaria e secondarie, non hanno palestre per le bambine. Le donne non sono incoraggiate a fare attività fisica, a meno che una donna non sia fortemente motivata e intenzionata a fare esercizio a casa. Non sono in molte a potersi organizzare per pagare la quota d'iscrizione e andare in qualche palestra privata. Al contrario, gli uomini possono uscire in pantaloncini corti e fare jogging come e quando vogliono. E non mancano certe le palestre per uomini. Queste s'incontrano camminando per strada, e si possono vedere uomini che fanno attività fisica attraverso le grandi vetrate tipiche di queste strutture.

Anche American Bedu fa notare che mantenersi in forma ha poco a che fare con la pura vanità, riguardando piuttosto la salute. Questa riflessione è rafforzata nei commenti a questo post [4] [in] dove Abu Sinan afferma:

Questa è una delle ragioni per cui tra le donne saudite c'è una grande incidenza di diabete. Niente esercizio fisico e cibo poco sano contribuiscono a tale problema.

Infine, Qusay commentando sul blog di Saudi Jean, offre un approccio più cinico alla questione:

Scommetterei che qualcuno vende attrezzature per fare attività sportiva in casa e sta cercando di vietare tutte le attività esterne così da poterne vendere di più.