Le sfide dell'economia greca, e il conseguente intervento del Fondo Monetario Internazionale (FMI) per sostenere l'impatto di ulteriori danni derivanti da ulteriori ricadute, sono qualcosa di familiare per molti blogger africani. Nel corso di crisi precedenti, l'FMI è stato coinvolto con esiti diversi in proposte relative a programmi di aggiustamento strutturale per economie africane in difficoltà. Le reazioni dei blogger africani spaziano da aneddoti ammonitori tratti da esperienze pregresse alle lezioni che dovrebbero essere state acquisite dalle proprie regioni di appartenenza.
Le petit nègre [fr] osserva che l'Europa si è opposta finché ha potuto alla richiesta d'intervento da parte dell'FMI durante la crisi greca. E si domanda perché una tale richiesta di aiuto abbia costituito una decisione così pesante per un Paese europeo, quando invece fino all'altro ieri sembrava un evento all'ordine del giorno in Africa. Ecco perché ritiene che i Paesi europei si preoccupino [fr] di una possibile prescrizione della Grecia da parte dell'FMI:
Le twist dans le cas grec et que, comme on ne peux pas dévaluer l’Euro comme on a jadis dévalué le Franc CFA, les dirigeants européens se retrouvent contraints et forcés d’aider d’une manière ou d’une autre la Grèce
Analogamente, anche Lambert Mbela deduce che dato il livello dei deficit in molti Paesi europei oltre alla Grecia, una sostanziale svalutazione monetaria dell'Euro andrebbe presa in considerazione [fr]:
Admettons quand même que les situations sont similaires : déficit budgétaire, endettement public, taux de chômage élevé, balance commerciale déficitaire, mauvaise gestion des finances publiques, avec comme cerise sur le gâteau, fricotage des données publiques !!!
Sérieux, si c’avait été le Mexique, l’Argentine ou le Burkina-Faso qui présentait de tels manquements, Monseigneur FMI préconiserait déjà une dévaluation « compétitive » et des programmes d’ajustement structurel afin de rétablir les finances publiques.
Seriamente, se si trattasse del Messico, dell'Argentina o del Burkina-Faso, il potente organismo FMI avrebbe già prescritto una svalutazione competitiva e un aggiustamento strutturale per sostenere le finanze pubbliche.
Éric Toussaint spiega che le misura apparentemente inspiegabili degli interventi dell'FMI per le diverse regioni potrebbe essere la diretta conseguenza del fatto che i Paesi meridionali non hanno molta voce in capitolo nel processo decisionale dell'FMI [fr]:
l’Afrique subsaharienne occupe une place égale à la France alors qu’elle compte 10 fois plus d’habitants. L’Afrique au Sud du Sahara ne dispose que de deux membres au sein du Conseil d’administration du FMI et ces deux membres doivent exprimer le point de vue de 48 pays [..] Vous imaginez la difficulté des 48 pays africains à se faire entendre si seuls 2 administrateurs les représentent.
Musengeshi Katata su “Forum Realisance” indaga ulteriormente sui motivi per cui la crisi greca è passata sotto silenzio per così lungo tempo [fr]. Nonostante l'FMI abbia pubblicato di recente un resoconto ottimistico sullo stato della regione subsahariana [fr], molti sono ancora scettici per l'enfasi posta sulla crescita economica, lasciando molte problematiche ancora inespresse [fr].
Infine, Paul Bara a AfriqueRedaction appare pessimista sulla possibilità di una soluzione sostenibile per la crisi globale [fr]:
Notre modèle de croissance basé, sur la séquence : crédit – consommation – dette, est obsolète. En second lieu parce que les systèmes politiques et les gouvernements semblent incapables de jeter les bases d’un nouveau modèle de développement [..] Un Krach parait donc inévitable en 2010 puisque comme l’explique Kenneth Rogoff, la défaillance d’un état (ou de plusieurs) paraît inévitable : se posera alors de manière aiguë le problème d’un modèle de croissance totalement inadapté (crise systémique).