Malawi: autonomia e responsabilità alle donne per progetti di energia solare nei villaggi rurali

In Malawi, è molto diffuso l'impiego delle lampade a paraffina [it]. Tuttavia, a causa dei costi elevati del kerosene [it], il loro utilizzo si riduce alle necessità più essenziali, la sera e la notte, costringendo parecchi studenti  a saltare i propri  compiti o farli in ore notturne. Ma grazie al progetto solare che ha portato l'elettricità al villaggio rurale di Chimonjom, nel distretto di Salima del Malawi centrale, la vita degli abitanti è notevolmente migliorata.

Clement Nthambazale, blogger del Malawi residente in Giappone, scrive del Solar Engineers Project [en] che ha ricevuto il primo Premio per l'elettrificazione rurale [en] dell'Africa. È facile comprendere come questi riconoscimenti siano considerati i più importanti premi [en] in materia di energia ed elettricità in Africa.

Bambini felici per la luce generata dal sole

Bambini felici per la luce generata dal sole a Salima

Nel suo post, descrive i vantaggi del progetto solare che ha portato l'elettricità nel villaggio di Chimonjo, nel distretto centrale di Salima:

L'installazione dell'energia solare presso queste famiglie ha enormemente contribuito al miglioramento dell'esistenza della gente. Per la maggior parte di queste famiglie, la giornata non finisce più al tramonto, ma come tutti noi che godiamo del privilegio di avere l'elettricità, esiste ora una possibilità di scelta. Adesso, i ragazzi che frequentano la scuola possono studiare e fare i compiti anche di sera.

Inoltre, la disponibilità di energia solare ha consentito alle famiglie anche di risparmiare il denaro solitamente speso nell'acquisto di altre fonti di illuminazione, ad esempio il kerosene o le candele. Il denaro risparmiato in questo modo tornerà molto utile per consentire alle famiglie di soddisfare altre necessità casalinghe.

Secondo Nthambazale [en], nel villaggio e nella zona si vive in un'atmosfera di eccitazione, dato che il Progetto solare implicherà anche che le donne diventino “fonte di ispirazione per molte giovani donne del Malawi che si avviano a carriere tradizionalmente associate alla figura maschile”.

La signora Medina del villaggio di Chimonjo ha ricevuto il Premio a nome del suo gruppo rurale Malawi Women Engineers presso il Sandton Hotel in Sudafrica.

Riguardo alle donne, è soprattutto interessante notare che, malgrado siano semianalfabete, abbiano seguito un corso di sei mesi in India per la formazione alle tecnologie solari [en]:

CCODE ha scelto sette donne semi-analfabete dei villaggi di Chimonjo e Chitala (nel distretto di Salima), del villaggio di Kaphuka (nel distretto di Dedza) e del villaggio di Makunganya (nel distretto di Zomba), invitandole al Barefoot College in India, dove per sei mesi hanno seguito il corso per “tecnici solari”. Hanno appreso le tecniche per eseguire l'installazione, il montaggio e la manutenzione dell'illuminazione domestica solare nei rispettivi villaggi.

Ecco alcuni interessanti commenti [en] lasciati dai lettori del post:

Nicole Price:

Clement, dico sempre che il futuro del genere umano dipende interamente dalle donne. In ogni Paese meno sviluppato, grazie ai gruppi di auto-aiuto, sono state le donne a mettersi in prima linea per uscire dallo stato di povertà e miseria. La tua storia ne costituisce un classico esempio e spero che anche tutti gli altri villaggi ottengano presto lampade a energia solare.

Clement Nyirenda:

Sono d'accordo con te. Spero proprio di assistere a un numero sempre maggiore di iniziative tese a dare autonomia e responsabilità alle donne.

Glyn:

Grazie davvero per aver fatto conoscere questa storia illuminante.

E grazie a CCODE che ha intuito il talento e le potenzialità di queste donne e cosa avrebbe significato il loro contributo per i loro villaggi.

Siku:

Grazie per questo blog, Clement. Invierò sicuramente altre foto su questo tema man mano che il progetto si svilupperà. Come sai, la sfida maggiore riguarda la cucina, per cui sosterremo gli stessi villaggi nella costruzione di stufe a risparmio di carburante (mbaula), in modo da ridurre il tempo che le donne devono dedicare alla ricerca di legna da ardere e da aumentare la durata della legna stessa durante la cottura. Ancora grazie per aver evidenziato questa situazione.

Clement Nyirenda:

Non vedo l'ora di assistere a ulteriori sviluppi e spero che questa piccola pubblicità coinvolga altri collaboratori.

Ashley:

È fantastico vedere donne di tutto il mondo che si danno da fare in prima persona in ambienti così ardui. In particolare, il fatto che contribuiscano all'installazione e anche al costante supporto tecnico successivo. È questa la strada da percorrere!

William Hayes si pone alcune domande:

Mi chiedo:

(1) Questi pannelli solari sono costosi. Chi li paga?

(2) E i mulini a vento? Qualcuno ha compiuto studi per stabilire se l'energia solare sia migliore di quella eolica rispetto alle energie non rinnovabili?

Jenny precisa:

Riguardo alle precedenti parole di William, non penso che l'energia eolica sia più affidabile in quei villaggi, dato che in questo caso si sta parlando di Africa, dove il sole e il calore sono presenti 10 ore al giorno.

Le donne in questione hanno compiuto un'impresa splendida aiutando se stesse e i propri villaggi. Spero solo che altri potranno acquisire le capacità necessarie per migliorare la propria vita.

William Hayes replica:

Sono d'accordo con te, Jenny.

Ho posto la domanda sui mulini a vento dopo tutta la pubblicità accordata a William Kamkwamba e al suo mulino a vento. Finora la sua storia e il suo successo hanno avuto un carattere largamente personale, laddove – come dici – le storie di queste donne e dei loro successi sono più importanti, poiché riguardano interi villaggi.

Eppure William Kamkwamba fa la parte del leone negli articoli in giro, viene indicato come il “genio” del Malawi nel Nyasa Times di oggi, mentre queste donne ottengono…

Continuo a chiedermi chi paga i pannelli solari. Mio figlio è un elettricista e dice che non sono affatto economici!

sunu mariam rilancia:

Sono davvero felice di vedere tali attività dirette a dare autonomia e responsabilità alle donne. Lasciamo che molti altri si facciano avanti con iniziative del genere… Complimenti a tutti coloro che sono coinvolti..

Jenny specifica:

@ William Hayes,

Sì, conosco la storia del “ragazzo che catturò il vento”… È un esempio di auto-aiuto. Come nel caso di queste donne. Non vedo alcuna differenza significativa tra le sue realizzazioni e le imprese compiute da queste donne. Se si eccettua il fatto che su di lui è stato scritto un libro. Intendo dire che sicuramente ha compiuto qualcosa di eccezionale per la sua età (che è anche la mia). Ma anche queste donne meritano altrettanta attenzione.

Riguardo ai pannelli solari, davvero non so, forse per i villaggi è più proficuo avere un pannello solare su ciascuna casa. Se ogni villaggio avesse un solo mulino a vento, sarebbe inferiore il numero di donne che possono trarne vantaggio. Oppure, se il mulino a vento subisse un guasto, tutto il villaggio ne soffrirebbe le conseguenze. I fattori da considerare sono tanti.

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