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Sudafrica: 32 squadre e 40.000 prostitute per i campionati mondiali??

Categorie: Africa sub-sahariana, Sudafrica, Citizen Media, Donne & Genere, Media & Giornalismi, Sport

Se volete recarvi in Sud Africa per i Campionati Mondiali di Calcio della FIFA [1] [en, come tutti gli altri link, tranne ove diversamente indicato], probabilmente dovrete prepararvi ad incontrare 40.000 prostitute che pare arriveranno per l'occasione da tutto il mondo….almeno stando a certe voci in circolazione!

Artista di Strada, Sud Africa. Foto di candinski su Flickr (2005) [2]

Artista di Strada, Sud Africa. Foto di candinski su Flickr (2005), con licenza Creative Commons

In un articolo [3]apparso sul sito dell'Hindustan Times si legge:

Siete liberi di non crederci, ma gli esperti dicono che almeno 40.000 prostitute stanno confluendo in Sud Africa da ogni parte del mondo, nella speranza di arricchirsi a spese dei tifosi di calcio durante la Coppa del Mondo che avrà inizio domani.

Anche Savious Kwinika di Nehand Radio scrive di come le professioniste del [4]sesso dello Zimbabwe [4] si stiano trasferendo in Sud Africa con l'approssimarsi della Coppa del Mondo:

Le mercenarie del sesso dello Zimbabwe stanno trascurando i propri pascoli per i terreni più fertili del Sud Africa con l'avvicinarsi della Coppa del Mondo 2010, spingendo le associazioni per i diritti umani e i gruppi religiosi di tutto il mondo a chiedere con insistenza delle misure per frenare il traffico di esseri umani e la prostituzione. Ma la promessa economica determinata dall'arrivo di circa 500.000 tifosi stranieri della Coppa del Mondo sta già attirando tali professioniste impoverite.

Poi, da qualche parte nell'articolo, compare il numero magico [4]:

L'evento non è estraneo al mercato del sesso. I campionati del 2006 in Germania, Paese in cui bordelli e prostituzione sono legalizzati, portò un incremento di circa 40.000 prostitute – oltre a molte critiche da parte dei gruppi a difesa dei diritti umani. La Central Drug Authority (CDA) sudafricana ha stimato che anche per i Mondiali del 2010 ne arriveranno altrettante a Johannesburg, pur non fornendo spiegazioni su come abbia ottenuto questa cifra precisa.

Un altro articolo simile (con un altro numero magico – un miliardo di preservativi!) ha per titolo: Coppa del Mondo [5]in Sud Africa: un miliardo di preservativi e 40.000 professioniste del sesso: [5] [5]

Sembra proprio che i campionati mondiali di calcio stiano all'industria del sesso come la stagione delle vacanze sta ai negozi di dolci. Il temporaneo aumento di persone sovreccitate da un sentimento collettivo di festa, disposte a pagare per una fetta d'indulgenza in più. La Central Drug Authority sudafricana prevede che 40.000 professioniste del sesso arriveranno alla spicciolata da Paesi lontani come Russia, Congo e Nigeria per soddisfare i circa 400.000 visitatori, per lo più uomini, e le loro necessità post-calcistiche.

Brett Davidson [6], blogger e consulente per testate indipendenti, separa i fatti dalla finzione. Pare che quel numero (40.000 prostitute) sia una totale invenzione. Una bufala [7]:

Sono rimasto sorpreso e anche infastidito dal continuo ripetere sui nostri mass media la notizia secondo cui 40.000 ‘prostitute’ sarebbero state fatte entrare illegalmente in Sud Africa in vista della Coppa del Mondo. È una cifra ripetuta di continuo (e in un'occasione, un video che denuncia il traffico di esseri umani girato da svariati attori sudafricani di fiction, viene addirittura gonfiata fino a 100.000). E ciò nonostante il fatto che si tratti di un'invenzione, senza alcun fondamento nei fatti e nessuna evidenza che possa sostenere questa tesi.

Brett sostiene che anche per gli ultimi campionati in Germania, giravano qua e là parecchie cifre inventate:

Le stesse notizie vennero diffuse in occasione dell'ultima edizione della Coppa del Mondo, in Germania — ma in seguito, un'inchiesta del Consiglio dell'Unione Europea (documenti 5006/1/07 e 5008/7) rivelò un totale complessivo di 5 casi di traffico di esseri umani — proprio così, solamente 5.

Questi numeri inventati sembrano raddoppiarsi a distanza di qualche anno, ci viene detto [8]:

La testata online Spiked ha attirato l'attenzione proprio su  tale questione nel febbraio 2007. E questa settimana, Spiked dà di nuovo un'occhiata a questo continuo flusso di storie senza senso. L'autore, Brendan O’Neill, guarda affascinato come certe cifre inventate vadano raddoppiando nel corso degli anni – si è cominciato con 10.000 schiave del sesso per le Olimpiadi australiane, poi 20.000 ad Atene nel 2004, 40.000 in Germania nel 2006 e così via fino al Sud Africa (qualcuno dice 80.000? Chi offre di più?).

Un momento, però… da dove scaturiscono queste cifre? [9]:

Allora, da dove arrivano certi numeri? Beh, diamo un'occhiata a ciò che David Bayever, vicepresidente della CDA, sembra aver detto di preciso. Secondo quanto riportato da IOL, Bayever non fornisce alcuna prova per questa cifra e suggerisce che stia divulgando informazioni campate per aria e di seconda mano. Sostiene inoltre che la CDA sia stata allertata dal comune di Durban sulla possibilità di un'affluenza enorme: “Qualcuno ha informato il comune di Durban,” sostiene, “C'era gente che lo diceva in giro.” Quindi — non è la CDA ad aver calcolato queste cifre e neppure il comune di Durban. È semplicemente qualcosa di cui qualcuno ha sentito parlare e riferito a qualcun'altro. Ma ora che Bareyev ha menzionato le 40.000 prostitute, nei documenti successivi, improvvisamente, è l'autorità della CDA che viene citata come fonte di queste cifre.

Ancora più interessante, le voci ipotizzano che queste donne potrebbero essere importate dall'Europa dell'Est. Ora però qualsiasi giornalista o lettore che abbia un pizzico di cervello può capire che tutto ciò non ha senso. Visti i prezzi del sesso praticato sulle strade di Hillbrow, come è possibile che un trafficante possa arricchirsi, dopo aver sborsato somme ingenti per portare nel Paese clandestinamente migliaia di donne provenienti dall'Europa orientale?

Le sue conclusioni: [10]

È un dovere gravoso per quelli di noi che hanno accesso a ricerche accurate e rigorose, assicurarci che il messaggio venga trasmesso in modo chiaro ed efficace, così che le scelte politiche non vengano distorte da da evidente disinformazione.

Nel caso del mercato del sesso, l'isterismo infondato intorno al traffico di esseri umani sta distogliendo l'attenzione dal vero problema – la necessità di assicurare che i diritti umani, la salute e la sicurezza delle lavoratrici del sesso in Sud Africa, e invero in tutti i Paesi limitrofi, vengano rispettati e tutelati.

Chandré Gould affronta lo stesso problema in un articolo pubblicato su TheAfrica.Org dal titolo Human Trafficking and the World Cup: How big is the threat? [11]:

Prima dei campionati del 2006 in Germania c'erano simili timori che il traffico di esseri umani sarebbe cresciuto in modo massiccio in occasione dell'evento, stimolato dalla richiesta, da parte dei tifosi, di praticare sesso a pagamento. Le stesse preoccupazioni emersero prima dei giochi Olimpici del 2004 ad Atene. Infatti, proprio come avenuto in Sud Africa, la stampa tedesca nel 2006 disse che ci sarebbe stato un incremento di 40.000 prostitute, di cui una larga parte sarebbe stata introdotta nel Paese illegalmente.

Tuttavia, un'indagine dell'International Organization for Migration (IOM) poco dopo l'evento del 2006, scoprì che non ci fu un incremento del traffico durante la Coppa del Mondo e la stima delle 40.000 prostitute era “infondata” e “poco realistica”. Infatti la relazione (del settembre 2006) conclude che non esistono dati certi e credibili che colleghino il traffico [finalizzato allo sfruttamento sessuale] e certi eventi importanti. Analogamente, né l'IOM né la polizia greca rilevarono casi di traffico per lo sfruttamento sessuale durante le olimpiadi. In realtà i quattro episodi di vittime a cui l'IOM ha fornito assistenza in Grecia nel 2004 non sono avvenuti durante l'evento sportivo.

Esistono motivazioni precise per cui il traffico di esseri umani/prostituzione non è aumentato in occasione dei precedenti eventi sportivi:

Il rapporto dell'IOM elenca diversi motivi per i quali non si è avuto l'incremento previsto nel traffico di esseri umani durante il mese dei campionati mondiali tedeschi. Da un lato le ONG e gli esperti della polizia che sono stati interpellati hanno sostenuto che le misure prese, inlcuse le campagne di sensibilizzazione e l'incremento delle forze dell'ordine dispiegate durante l'evento, potrebbero aver avuto un qualche peso nel prevenire il fenomeno. Dall'altro lato, la richiesta di prestazioni sessuali si è rivelata più bassa di quanto ci si aspettasse e questo si spiega con il fatto che i tifosi di solito partecipano alla Coppa del Mondo con le famiglie, riducendo di fatto le opportunità per gli uomini di andare a cercare sesso a pagamento. Inoltre, molti tifosi viaggiavano con fondi limitati e quindi senza denaro extra da spendere per questo tipo di servizio. È stato anche sostenuto che a causa della breve durata dei campionati, ci sarebbero state scarse opportunità per i trafficanti di rientrare degli eventuali investimenti, visti i costi sostenuti per portare le vittime oltre il confine e poi tenerle recluse.

E come la mettiamo con il miliardo di preservativi? I blogger non ne hanno ancora parlato.