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Asia: materiali video per fare chiarezza sugli abusi nei centri per tossicodipendenti

Categorie: Asia orientale, Cambogia, Cina, Vietnam, Citizen Media, Diritti umani, Film, Salute
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Un fotogramma del video di HCLU

I centri asiatici per tossicodipendenti sono finiti sotto i riflettori. Sebbene alcuni ci si rechino volontariamente per disintossicarsi, in qualche centro si sono verificati sistematici abusi contro i diritti umani: persone prese dalla strade rinchiuse contro la propria volontà, torturate, violentate, costrette a lavorare gratis e private delle cure più basilari.

L'Unione ungherese per le Libertà Civili ha diffuso Abuse in the name of treatment [2] (Abusi in nome della disintossicazione) [en, come tutti i link seguenti], un nuovo video che mostra la condizione delle persone ricoverate in alcuni centri in Asia. [Tra gli ospiti troviamo chi] viene mandato dalla famiglia o vi si reca liberamente per disintossicarsi, ma vi sono anche casi in cui è la polizia militare a rastrellare sistematicamente tutti coloro che vengono considerati “devianti”: bambini di strada, prostitute e tossicodipendenti vengono spediti in questi centri senza alcuna possibilità di opporsi. Ma ciò che è peggio è che alcuni di questi centri sono stati costruiti con finanziamenti dei governi occidentali. HCLU lancia un appello a intervenire [3]:

Uno dei centri – Koh Kor – è stato chiuso grazie al lavoro svolto dagli attivisti per i diritti umani, ma ce ne sono ancora molti in funzione. HCLU, insieme a organizzazioni internazionali come UNAIDS o UNODC, lancia un appello per la loro chiusura. Speriamo che dopo aver visto il nostro nuovo documentario molte persone si uniscano a noi per costringere questi governi a fermare gli abusi commessi nel nome della disintossicazione.

Vanguard, programma di Current TV [4] ha diffuso online alcuni episodi sulla questione delle tossicodipendenze [5], la produzione e il consumo di metanfetamina [6] in Cambogia e si è recata a Korsang [7], centro di recupero creato come alternativa agli abusi che si verificano nelle istituzioni gestite dal governo.

Sempre in Cambogia, alcuni studenti dell'Università di Puthisastra hanno realizzato per UPSTV un video in due parti che illustra la loro opinione [8] sulle ragioni che inducono la tossicodipendenza nei giovani:

Alla fine della seconda parte [9], dopo 5 anni trascorsi in un centro Kosal ne esce cambiato e desideroso di ricominciare da zero. La prospettiva [illustrata nei video, ovvero] di come un tossicodipendente possa davvero migliorare [la propria condizione] in un centro di recupero dovrebbe divenire realizzabile, e [per tale fine] non dovrebbero essere necessari miracoli [10].

Per saperne di più sugli abusi contro i diritti umani che avvengono nei centri di detenzione in Asia è possibile leggere il rapporto Human Rights Watch sui centri di riabilitazione cinesi su Where Darkness Knows no Limits [11] e An Unbreakable Cycle [12], e su quelli cambogiani su Skin on the Wire [13].