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Barbados: l'isola sotto shock per un brutale episodio di rapina

Categorie: Caraibi, Barbados, Donne & Genere, Legge, Media & Giornalismi, Politica

Barbados, nota per essere un'isola in generale relativamente tranquilla [1] [en, come tutti i link che seguono], è ancora scossa per la tragedia avvenuta una settimana fa a seguito di una rapina. La scena del crimine è stata descritta dai media locali [2] come “direttamente presa da CSI”. Ciò che è iniziato come una rapina si è trasformato in un crimine molto peggiore dato che, a quanto pare, i sospettati hanno incendiato l'edificio prima di fuggire, lasciando le vittime intrappolate al suo interno.

Barbados Free Press [3]  ha reagito immediatamente attravero il suo blog:

Prima di tutto viene il dolore. L'indignazione può aspettare – ma nessuna gabbia potrà contenerla.

Ci sarà tempo per la giusta indignazione che sta montando in tutto il Paese – indignazione che non è rivolta solo ai due schifosi individui che hanno ucciso queste giovani donne facendole a pezzi con una sciabola e gettando loro addosso delle bombe incendiarie.

No, ci sarà tempo per tutto questo più avanti.

Per ora concentriamoci sul nostro dolore, preghiamo e facciamo quel che è possibile per coloro che non riescono a smettere di piangere.

In un altro post [4], il blog fornisce delle informazioni sui sospettati. Il post è preceduto dalla seguente affermazione:

Qualcuno ne sa sicuramente qualcosa – è un'isola piccola, questa.

Intanto, su Barbados Underground [5] , “Gospel Knight Rider” riflette sul fatto che in seguito all'accaduto “la gente inneggia nuovamente all'impiccagione”, commentando:

QUESTO E’ RIDICOLO…Abbiamo dei leader privi di princìpi che prendono posizione seguendo l'opinione pubblica e per quanto riguarda l'impiccagione, (i nostri leader) staranno dalla parte della comunità internazionale (Amnesty International e affini).

Il post continua con l'esaltazione dei “princìpi biblici che hanno reso così forte la civiltà occidentale” e sintetizza tutto il discorso affermando:

Speriamo che la vicenda di Tudor Street possa rappresentare un campanello d'allarme.

Barbados Free Press [6] preoccupa il modo in cui la leadership del paese sta rispondendo (o non rispondendo) alla tragedia:

Il secondo omicidio di massa più grande nella storia moderna del paese non ha prodotto neanche una parola di cordoglio o partecipazione da parte del primo ministro David Thompson. Non serviva un comunicato stampa, ma almeno una sua apparizione in pubblico sì.

Questo non è il David Thompson che conosciamo.

Alla luce di tutto ciò, i cittadini naturalmente si chiedono se il Primo Ministro sia in grado di adempiere ai suoi doveri, dopo essere tornato una settimana fa dagli Stati Uniti in seguito a una terapia medica di 2 mesi.

Sicuramente il Primo Ministro Thompson non è in grado di apparire in pubblico – altrimenti lo avrebbe fatto.

La preoccupazione riguardo la mancata apparizione del Primo Ministro non è in realtà legata a questo orribile crimine.

Sappiamo che tutto il sostegno di David Thompson è rivolto alle famiglie e agli amici delle vittime. Di certo è addolorato come tutti noi. Il David Thompson che conosciamo vorrebbe mostrare in tutte le circostanze un po’ della sua capacità di comando e della sua compassione. Normalmente sarebbe apparso – ma se non lo ha fatto significa che non ne è in grado.

In un momento in cui il Paese ha bisogno di una leadership forte, la malattia del Primo Ministro è un'altra delle questioni che gli abitanti di Barbados devono affrontare. Global Voices continuerà a seguire le discussioni che avranno luogo nella blogosfera dell'isola.

L’immagine thumbnail usata in questo post [7], “Agni's Dance or Drawing with Fire”, è di Addicted Eyes, su licenza Creative Commons Attribution-NonCommercial 2.0 Generic [8].