Dopo il Kenya, anche lo Zimbabwe avvia il processo per la nuova Costituzione

I cittadini dello Zimbabwe [it] sono attualmente impegnati nella partecipazione a un processo costituente. Diverse organizzazioni, governative e non, stanno portando avanti programmi di sensibilizzazione per raccogliere opinioni dei cittadini sulla nuova Costituzione dello Zimbabwe.

La bozza che è stata proposta per la nuova Costituzione sarà sottoposta a referendum nazionale. Questa sarà la seconda Costituzione dello Zimbabwe. La proposta di una nuova Costituzione [en, come tutti gli altri link, eccetto ove segnalato] per sostituire gli Accordi di Lancaster House del 1979 è stata approvata dal Parlamento nel 1999, ma è stata poi bocciata con il referendum del 2000.

Sokwanele è un'organizzazione civile che conduce una campagna per la libertà e la democrazia nello Zimbabwe. L'organizzazione ha messo online delle informazioni dettagliate e dei sondaggi sulla Costituzione.

Lo scopo delle risorse online sulla costituzione viene descritto così:

Le risorse online di Sokwanele relative alla bozza della Costituzione sono state organizzate in modo da rendere più facile ai cittadini dello Zimbabwe, e agli amici del Paese, confrontare diverse opinioni su questioni costituzionali importanti. Invitiamo a ‘valutare la legge’ assegnando delle preferenze con le stelle, lasciando commenti o ponendo domande.

Il sondaggio online di Sokwanele sulla Costituzione permetterà ai cittadini dello Zimbabwe che vivono all'estero di partecipare al processo costituente:

Poche settimane fa, Sokwanele ha anche lanciato un sondaggio online sulla Costituzione che mira a raccogliere i pareri dei cittadini dello Zimbabwe residenti in tutto il mondo, inclusi i milioni di zimbabwani che vivono nella diaspora e che sono stati in gran parte esclusi dal processo costituente. Potete trovare il sondaggio a questo link qui.

Aiutateci a diffondere il sondaggio sulla Costituzione inoltrando questa email, o inviando questa e-card a tutte le persone che conoscete.

Amy Saunderson-Meyer riflette sulle lezioni che i cittadini dello Zimbabwe possono imparare dal referendum sulla costituzione del Kenya [it]:

Non ho potuto fare a meno di confrontare la copertura del referendum keniota con il processo costituente dello Zimbabwe e di riflettere su cosa possiamo imparare dal Kenya. Anche se le circostanze in cui si trovano i due Paesi non sono del tutto comparabili, non possiamo certo permetterci di lasciare che il processo costituente in Zimbabwe si protragga per 20 anni, come è accaduto in Kenya!

Il primo fattore determinante è il ruolo fondamentale che una società civile vigile può giocare nel suscitare partecipazione e dibattito pubblico, promuovendo la trasparenza e la responsabilità dello Stato, mantenendo i processi sotto pressione fino ad arrivare alla realizzazione del cambiamento. Un recente post su Pambazuka discute i cruciali contributi che le organizzazioni come l'Association of Professional Societies in East Africa, Kenya Land Alliance, Kikuyu for Change e Kenyan Asian Forum hanno fornito durante il processo costituente in Kenya.

Il ruolo dei media dinamici:

Il secondo fattore è il ruolo che i media dinamici hanno nel guidare la riforma. Secondo un editoriale del Washington Times, sia la società civile che i media hanno svolto un ruolo nel processo costituente in Kenya e continueranno a farlo.

“Il Kenya ha la fortuna di avere mezzi di comunicazione liberi e dinamici e una società civile attenta che mette in luce senza sosta qualunque ambito di attività del governo”, si legge. “Questo aumenterà il controllo sull'utilizzo delle finanze pubbliche e delle risorse da parte del potere esecutivo e legislativo”.

Le sue conclusioni:

Una società civile vigile, media dinamici e nuovi strumenti di comunicazione hanno giocato un ruolo fondamentale nel processo costituente del Kenya. Non dobbiamo sottovalutare il valore di queste organizzazioni e di questi strumenti per il nostro processo in Zimbabwe, mentre continuiamo a lottare verso la formazione di una nuova Costituzione e di una nazione maggiormente democratica.

L'articolo di Talk Constitution della comunità Voice Up Constitution sottolinea l'importanza degli incontri:

Crisis in Zimbabwe Coalition ha tenuto un incontro di sensibilizzazione durante la campagna costituzionale di Voice Up a Mudzi il 3 settembre 2010, alla quale hanno partecipato 43 persone (26 uomini e 17 donne). La campagna ha lo scopo di fornire alle comunità un'istruzione civica sul processo di riforma costituzionale e vuole favorire la partecipazione dei cittadini al processo. L'incontro è stato tenuto da Carter Muchada della Combined Harare Residents Association (CHRA) che ha parlato di diritti socio-economici e dei sistemi di governo, e dalla signora Maria Mache di Crisis Coalition Secretariat che ha parlato delle questioni femminili nella Costituzione e dell'importanza della partecipazione dei cittadini.

Sono state sollevate le seguenti questioni da parte dei membri della comunità Mudzi;

1. A quanto pare ci sono alti livelli di indottrinamento e intimidazione dei cittadini da parte dell’Unione Nazionale Africana Zimbabwe-Fronte Patriottico [it,partito del Presidente Mugabe] in questa zona. E’ stato riferito che, nel distretto di Mudzi, gli abitanti dei villaggi sono stati divisi in 17 gruppi sulla base delle aree tematiche e sono state fornite loro risposte ai diversi punti della discussione dai leader locali del partito. È stato inoltre riportato che ogni giovedi si terrebbero degli incontri dove gli abitanti vengono minacciati con azioni non specificate nel caso in cui non riescano a dare risposte ritenute “appropriate”.

2. La Commissione per la Costituzione (COPAC) dovrebbe mettere in atto misure per proteggere coloro che partecipano attivamente agli incontri, perchè la maggior parte delle persone teme per la propria vita.

3. I video e i registratori vocali utilizzati durante le riunioni non devono essere usati per istigare alla violenza nella fase del processo costituente.

Il presidente Robert Mugabe ha minacciato di sostenere il “No” al referendum:

Il procedimento della riforma costituzionale dello Zimbabwe, già carico di tensione, è stato reso ancora più confuso dopo che il partito del presidente Robert Mugabe ha minacciato di sostenere il ‘No’ al referendum per la sua adozione.

Una commissione parlamentare sta promuovendo la raccolta di opinioni pubbliche sul nuovo statuto che, una volta redatto, dovrebbe essere sottoposto al voto pubblico in vista delle elezioni generali per un governo di merito.

Tuttavia, il partito MDC [d'opposizione] guidato dal primo ministro Morgan Tsvangirai ha già dichiarato che non appoggerà la Costituzione, se il progetto definitivo non rispecchierà la “volontà del popolo”.

Lloyd Msipa difende la pena di morte nella nuova Costituzione:

Uno dei problemi fondamentali che ha sollevato commenti tra i cittadini dello Zimbabwe in patria e all'estero è stata la questione della pena di morte. Quest'ultima consiste nel condannare legalmente a morte un criminale colpevole per un certo reato. Nella nostra attuale Costituzione secondo gli accordi di Lancaster House, vengono subito in mente due reati che comportano la pena di morte. In particolare, l'omicidio di primo grado e l'alto tradimento. Coloro che chiedono l'abolizione della pena di morte in Zimbabwe hanno ragione per vari motivi, che vanno dalla barbara natura dell'atto di condannare un altro essere umano alla morte, al processo giudiziale a volte pieno di lacune; infatti, in alcuni casi, l'autore effettivo del reato circola libero mentre una persona innocente viene messa a morte. Si potrebbe dire che sono argomenti validi, ma sono sufficienti nel contesto della nostra situazione di cittadini dello Zimbabwe?

La pena di morte viene usata da tempo immemorabile. Nella Sacra Bibbia, la pena di morte è stata utilizzata per reati che vanno dall'omicidio alla stregoneria e al sequestro di persona. Gli Stati Uniti d'America, la Cina e una miriade di paesi africani, tra cui lo Zimbabwe, la utilizzano ancora. Negli Stati Uniti, metà di tutte le condanne a morte sono eseguite nello Stato del Texas. La sedia elettrica o l'iniezione letale vengono utilizzati dopo lunghi periodi di incarcerazione di criminali condannati, il famigerato “braccio della morte”. Di recente, in Cina la condanna a morte è stato usata più frequentemente per i reati di traffico di droga. In effetti alcuni nostri connazionali sono stati catturati in questa rete.

In Zimbabwe, abbiamo sempre avuto la tendenza a ricorrere alla pena di morte per eliminare i peggiori criminali della società, rendendo il nostro Paese più sicuro per coloro che vivono entro i confini della legge. Una verità accettabile è che un criminale morto non può commettere altri omicidi. Coloro che chiedono l'abolizione della pena di morte devono rendersi conto che togliere la vita ad altre persone non è cosa da poco.
In Zimbabwe, la condanna a morte è stato usata con moderazione. I registri della Corte Suprema mostrano che il numero totale di persone passate per il braccio della morte è pari a 47. Una persona colpevole e condannata a morte in Zimbabwe ottiene un ricorso automatico alla Corte Suprema. Questo fornisce all'imputato(i) ogni opportunità per introdurre elementi di prova che potrebbero essere stati trascurati o non considerati nel tribunale di prima istanza.

Lo stesso blogger ha anche esaminato la questione della proprietà della terra nella nuova Costituzione:

Nel periodo post-indipendenza, durante il quale era chiaro che l'economia dello Zimbabwe era in gran parte basata sull'agricoltura, il 70% di tutti i terreni arabili ha continuato ad essere di proprietà e controllato da cinquemila agricoltori commerciali bianchi. Ora la situazione di tiro alla fune tra ex-agricoltori bianchi dello Zimbabwe e il governo, in relazione alla legittimità del Tribunale della SADC [it, Comunità per lo Sviluppo dell’Africa Australe], è la risultante di questo conflitto in corso sulla questione della terra.

E’ in questo senso che la metodologia utilizzata per determinare la proprietà della terra in Zimbabwe ha bisogno di essere affidata al nostro supremo diritto – la Costituzione. La sfida e la domanda che viene in mente è come intendiamo scrivere questo nella Costituzione in modo equo senza alienare ulteriormente gli altri cittadini che sono “cittadini di colonizzazione”.

In tutta onestà, la popolazione indigena nera dello Zimbabwe rappresenta almeno l'ottanta per cento della popolazione del Paese. A questo proposito, bisogna mettere in atto una disposizione costituzionale sulla proprietà della terra che rifletta questa realtà demografica e che garantisca che la terra sia accessibile sempre e in modo equo a tutti gli indigeni dello Zimbabwe, e mantenuta per le generazioni future.

Un membro di Kubatana ha affermato che il processo costituente presenta difetti:

Un utente ci ha inviato queste importanti domande sul processo attualmente in corso in Zimbabwe.

* Lo Zimbabwe sta scrivendo una nuova Costituzione guidata dal popolo. Di fondamentale importanza è il risultato. In realtà le riunioni vengono convocate ma sono state registrate varie irregolarità. Nella provincia di Masvingo, per esempio, il cosidetto veterano di guerra, Jabulani Sibanda, ha intimidito le masse. Come può questo documento essere guidato dal popolo e dagli indigeni in simili circostanze? Questo programma rifletterà le esigenze e le aspirazioni della popolazione? Non sarà forse influenzato dal partito Zanu [di Mugabe]?
* Non sarà forse una negazione della negazione?
* Quale sarà l'esito, visto l'ambiente in cui il processo si sta svolgendo?

Ecco un link a un indice di articoli relativi alla nuova costituzione sul sito Kubatana.

C'è un gruppo su Facebook chiamato Zimbabwe Constitution il cui scopo è quello di “facilitare le discussioni sulla Costituzione desiderata dal popolo dello Zimbabwe”.

Uno dei temi su questa pagina riguarda questioni che devono essere affrontati nella nuova Costituzione.
Peter Chinamora commenta:

Ci dovrebbe essere un limite di età per coloro che sono eleggibili e molto deve essere ancora fatto per quanto riguarda le libertà umane fondamentali. La separazione del potere giudiziario da quello esecutivo e una chiara definizione dei partiti politici e degli affari nazionali.

Gertrude Mbidzo:

Nella Costituzione dovrebbe essere indicato il termine della carica del Presidente per garantire che non vi sia nessun conflitto quando il termine scade

La nuova Costituzione non deve autorizzare l'omosessualità:

Levitico 18:22 – “Non avrai con maschio relazioni come si hanno con donna: è abominio.” Levitico 20:13 – “Se uno ha rapporti con un uomo come con una donna, tutti e due hanno commesso un abominio; dovranno essere messi a morte…”

Mhurai Chase:

ANCHE LE PERSONE IN DIASPORA DEVONO ESSERE AUTORIZZATE A VOTARE NEI PAESI IN CUI RISIEDONO. NON C'E’ NIENTE DI SBAGLIATO IN QUESTO. PER LE ELEZIONI I PAESI STRANIERI SONO PIÙ ORGANIZZATI DI NOI.

La commissione per la nuova Costituzione dello Zimbabwe (COPAC) dispone di un canale video su YouTube.

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