Festival dei blog — Ecuador: Internet, società e partecipazione

Lo scorso settembre il team di Global Voices in spagnolo ha curato la terza edizione del festival dedicato ai blog, intitolato Ecuador, Internet, società e partecipazione [es, come gli altri link, eccetto dove diversamente indicato]. Ma che cos’è un Festival dei blog? È un evento virtuale gestito da un sito che invita altri blog a scrivere di un particolare tema. Il Festival concede un certo periodo di tempo ai partecipanti, dopodiché si realizza un post che riassume quanto prodotto da tutti i partecipanti. Ve lo proponiamo qui di seguito.

Prima di riportare i post degli autori, va detto che la bassa partecipazione registrata – cosa che ovviamente ci dispiace – ci permette di citare più nel dettaglio i post ricevuti. Fatta questa precisazione, inizio con l’amico Milton Ramírez, educatore ecuatoriano che cura lo Spanish Readers’ blog da New York. Il post di Milton si intitola Ecuador: Internet, società e partecipazione. Dopo un’introduzione sul festival, commenta:

El Ecuador como tal es un país donde la tecnología se encuentra en desarrollo y los ciudadanos con competencias y posibilidades para crear un blog aún es limitada. Limitada en el sentido de acceso al Internet. Desde esa perspectiva aunque un grupo de bloggers estén generando opinión pública, debemos reconocer que tal nivel está en proceso también de desarrollo, muy necesario hoy que el gobierno dícese amendrentar la libertad de prensa.

L'Ecuador è un Paese in cui la tecnologia è in via di sviluppo, ma dove i cittadini che dispongono di competenze e possibilità per creare un blog sono ancora pochi, e ciò dipende soprattutto dalla limitata accessibilità a Internet. In quest’ottica, anche se un gruppo di blogger comincia a dare vita a un’opinione pubblica, occorre riconoscere che si tratta di un fenomeno limitato e ancora in fase di sviluppo, benché realmente necessario di questi tempi in cui il governo minaccia la libertà di stampa.

L'autore passa poi a elencare quelli che a suo giudizio sono i punti essenziali dell’attività di un blogger ecuadoregno:

Los blogueros ecuatorianos aunque en actividad reducida, han logrado con éxito una de las principales actividades creemos, los barcamp (Santa Elena). Este ha sido el pretexto para que se sensibilice su participación pero además se comparta y se conozca a quienes están detrás de cada blog y tengan la oportunidad así mismo de estar frente a frente. El Día del Blog es algo que todos los años los blogueros ecuatorianos han acogido en sus páginas, eventos como el Facebook Developer Garage Guayaquil 2009 han sido aplaudidos.

I blogger ecuadoriani, nonostante un’attività ridotta, sono riusciti a portare avanti con successo una delle loro principali iniziative, i barcamp Santa Elena. Questi hanno costituito il pretesto per sensibilizzare la loro partecipazione: è attraverso i barcamp, infatti, che si è potuto scoprire chi stava dietro ciascun blog e gli stessi blogger si sono potuti incontrare faccia a faccia. La giornata dei blog è un evento che i blogger ecuadoriani hanno ospitato nei loro spazi in ogni edizione, e anche l'evento Facebook Developer Garage Guayaquil 2009 ha ricevuto una buona accoglienza.

Milton segnala anche altri temi cari alla blogosfera ecuadoriana, intorno ai quali si è cercato di mobilitare i blogger e attirarne di nuovi. Per esempio…

… el tema de la seguridad ciudadana (#delitosEC en Twitter). Ecuador como la mayoría de la región andina, adolece de este problema y los ecuatorianos armadados con su cuenta en Twitter han estado denunciando este tipo actividades delictivas. Los temas nacionales como Ley de Educación Superior, la nueva Ley de Comunicación, la Ley de Educación y las nueva reforma a la Ley de Servicio Civil y Carrera Administrativa no han escapado a los blogueros ecuatorianos. La figura e influencia de los bloggers ecuatorianos se puede también medir por las menciones en los medios de prensa. palulo.ec y pitonizza.com gozan de esos privilegios muy frecuentemente.

…il tema della sicurezza cittadina (#delitosEC en Twitter). L'Ecuador, così come la maggior parte dei Paesi della regione andina, soffre di questo problema, e i cittadini -armati di account Twitter- hanno cominciato a denunciare i reati. Ma ai blogger non sono sfuggite nemmeno le tematiche nazionali, come la Legge d’Educazione Superiore, la nuova Legge sulla Comunicazione, la Legge sull’Educazione e le riforme delle Leggi del Servizio Civile e dell’Amministrazione Pubblica. L’importanza e l’influenza dei blogger si può misurare anche attraverso la loro presenza sulla stampa: palulo.ec e pitonisa.com, per fare due esempi, hanno spesso avuto il privilegio della pubblicazione.

In conclusione, il blogger riflette sulla partecipazione della gente sul web:

Los ciudadanos necesitan expresar sus ideas en blogs y redes sociales. Aportar conocimientos y experiencias y utilizarlos como medios de denuncia cuando sus derechos sean violados. Aún muchos de estos usuarios no se han dado cuenta los millones de ojos que leen y la frecuencia con la que lo hacen, en estos medios de comunicacion digitales.

I cittadini devono poter esprimere le loro idee nei blog e sui social network, condividere le proprie competenze ed esperienze e utilizzarle come strumento di denuncia quando vedono violati i loro diritti. Molti internauti, comunque, non si sono ancora accorti della quantità di persone che s’informano attraverso gli strumenti di comunicazione digitale, né della frequenza con cui ciò avviene.

La giornalista María Cristina Martínez, del blog Ciudad @ City, ha partecipato con un post intitolato Mezzi di comunicazione e pubblico: una radiografia dei mezzi di comunicazione ecuadoriani su Twitter. Come si evince dal titolo, María Cristina analizza nel suo post la comunicazione via Twitter. Nel testo, accompagnato da vari grafici, si spiega:

Uno de los mayores retos que enfrenta el periodismo estos días ha sido el de romper el paradigma de constructores exclusivos de la información. La integración de audiencias es un «n e c e s a r i o» para los medios que quieren seguir existiendo, y los medios sociales son -una de tantas- autopistas que deben circular para llegar a la audiencia. En Ecuador, el tema se está experimentando, pero a paso muy lento, y son contados los medios quienes realmente están interesados en tener un a relación directa con su público.

Oggigiorno, una delle sfide principali che il giornalismo deve affrontare è quello di rompere il paradigma dei costruttori esclusivi dell’informazione. Il coinvolgimento del pubblico è un elemento “necessario” per tutti i mezzi di comunicazione che vogliono continuare a esistere, e i social network sono solo una delle tante autostrade da percorrere per poter arrivare al pubblico. In Ecuador ciò si sta sperimentando, ma ancora troppo lentamente, e sono pochi i mezzi di comunicazione che realmente si mostrano interessati a intrattenere una relazione diretta con il pubblico.

Successivamente, la blogger ricorda un passaggio del fenomeno noto come “convergenza di pubblico” che le è parso interessante, e che si può definire “partecipazione della cittadinanza nella creazione delle notizie”:

No quiero terminar este post sin mencionar el día en que los medios ecuatorianos se atrevieron a relacionarse con la audiencia, sin duda fue el día de la cobertura histórica de las elecciones presidenciales de abril 2009. La iniciativa de un blogger, de compilar mediante hashtags las reacciones en Internet en torno al evento, fue acogida. “Medios y medios sociales conviviendo en el mismo espacio” como comentaba en el post de la reseña el periodista director de Cobertura Digital, Christian Espinosa.

Non voglio concludere questo post senza citare il giorno in cui i mezzi di comunicazione ecuadoriani si sono decisi a rapportarsi con il loro pubblico: la storica giornata della copertura delle elezioni presidenziali dell’aprile 2009, in cui venne accolta positivamente la proposta di un blogger di indicizzare attraverso hashtags le reazioni all'evento che venivano pubblicate su Internet. “Media e social network che convivono nello stesso spazio”: così ha commentato il post della rassegna [di interventi Twitter] il giornalista direttore di Cobertura Digital, Christian Espinosa.

Ecco le conclusioni cui è giunta Maria Cristina sul rapporto tra mezzi di comunicazione e web:

Estamos siendo testigos de una democratización de los medios (a nivel de participación y más), que se viene gestando desde la aparición de la denominada Web Social. Usuarios que dejaron de ser simples espectadores se convierten en prosumidores (productores y consumidores de contenidos), y esta audiencia sedienta de información viene también con todos los deseos de interactuar y participar. Solo me resta preguntar ¿Están dispuestos los medios?

Siamo testimoni di una modernizzazione dei mezzi di comunicazione (a livello di partecipazione e non solo), che sta venendo alla luce sin dagli albori comparsa del “web sociale”. Gli utenti hanno smesso di essere semplici spettatori, e si trasformano in prosumer (produttori e consumatori). Questo pubblico assetato d’informazione è anche desideroso di interagire e partecipare. Non mi resta che domandarmi: ma i mezzi di comunicazione sono disposti a questa evoluzione?

La blogger Rocío Elizalde, che scrive nel blog La libertad de expresión es un derecho del periodismo en Ecuador [La Libertà d’espressione è un diritto del giornlismo in Ecuador], ci ha inviato il post Sábado caótico en Puyango (Sabato caotico a Puyango), pubblicato nel 2009 e riguardante un problema occorso nella località ecuadoriana di Puyango, che ha a che fare con trasparenza, responsabilità politica e mezzi di comunicazione. Non cito parti di questo post perché non è stato scritto in occasione del Festival, ma merita essere citato come esempio, così chi fosse interessato lo può leggere. Abbiamo ricevuto anche un post dal titolo The luscious pineapple [en] [l'ananas succulenta] del blog Railroad in the Sky, un’esperienza interessante vissuta da Katharine Brainar, Sandy Patch e Rodrigo Donoso, per esplorare l’impressionante percorso delle ferrovie che va da Guayaquil a Quito e che ha più di cent’anni. Il tema del post e del blog non è pertinente con il Festival, però consiglio a chiunque fosse interessato a vedere belle fotografie di visitarlo.

In conclusione, siamo molto grati a chi si è entusiasmato e ha partecipato, forse sacrificando del tempo ad attività più produttive. Siamo grati anche a chi ci ha aiutato nella diffusione del Festival attraverso il proprio blog, e agli utenti di Twitter che hanno diffuso i nostri appelli. Grazie ragazzi! Ringrazio in anticipo anche tutti quelli che leggono questo post e possono farsi un’idea delle opinioni e delle idee che qui si presentano. È nostro desiderio che la blogsfera ecuadoriana si sviluppi e aiuti la partecipazione della società su Internet, cosa che peraltro già abbiamo visto in occasione del deplorevole successo dello sciopero della Polizia. Arrivederci al prossimo Festival!

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