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India: innovativa piattaforma online contro corruzione e tangenti

Categorie: Asia meridionale, India, Citizen Media, Cyber-attivismo, Governance, Tecnologia, Technology for Transparency Network

Come sostiene Robert Klitgaard [1] [en, come tutti gli altri link, eccetto ove diversamente indicato], “Corruzione è uguale a Monopolio più Discrezione meno Responsabilità”.

In India la corruzione, soprattutto politica, dilaga, ed è vista come un fatto normale [2]con il quale i cittadini si ritrovano faccia a faccia ogni giorno. Il fenomeno causa gravi ingiustizie sociali e può arrivare a influenzare la sopravvivenza stessa della gente. Nel recente New Tactics dialogue on corruption [3], Shaazka Beyerle, consigliere dell’International Center on Nonviolent Conflict, fornisce l'esempio di una vedova che non può avere da mangiare attraverso il sistema di distribuzione pubblica perché il funzionario governativo pretende una tangente per concederle una tessera per la razione di cibo. Alcuni cittadini non possono permettersi di pagare e soffrono per ingiustizie come questa, mentre altri non hanno altra scelta che cedere alla corruzione. La rabbia e la frustrazione contro questo sistema vanno aumentando, ma al tempo stesso vi è anche un elevato livello di tolleranza. Alcuni cittadini pagano abitualmente tangenti in cambio di servizi, perpetuando ulteriormente il malcostume.

Il sito I Paid A Bribe [4] [Ho pagato una tangente] cerca di affrontare questa complessa questione che sta rovinando la società indiana. Incoraggia la gente a non subire l'abuso di potere dei funzionari e a riportare le storie di corruzione per “svelare il prezzo di mercato delle tangenti”. Si può denunciare il pagamento di una tangente o al contrario raccontare di quando non è stato chiesto loro di pagare, narrando le vicende su un modulo online, scrivendo su un apposito blog, pubblicando un video.

Quest'iniziativa, organizzata da Janaagraha [5], è stata lanciata il 15 agosto 2010 (il giorno dell'Indipendenza dell'India). T.R. Raghunandan [6], un ex-alto funzionario pubblico e ora coordinatore dell'iniziativa, spiega che l'obiettivo è “costruire un'istantanea dello scenario della corruzione in India.” Janaagraha ha sviluppato una tattica innovativa. L'idea è di concentrarsi meno sull'azione contro gli specifici dipartimenti segnalati dalle relazioni dei cittadini, per ricorrere piuttosto alla sistematica identificazione delle aree più gravemente compromesse. Raghunandan osserva che “ogni società è ben cosciente della corruzione al suo interno”, ciò che si rende necessario è quindi una migliore comprensione di come e perché dilaghi il malcostume. Le relazioni pubblicate sul sito vengono poi aggregate e indagate. Queste analisi rivelano i dipartimenti più corrotti, le scappatoie utilizzate dai funzionari per chiedere tangenti, le situazioni in cui queste vengono richieste, e così via. Dopo l'identificazione delle situazioni e dei processi suscettibili di corruzione, Janaagraha contatta i dipartimenti e il governo per prendere provvedimenti. L'illustrazione seguente rappresenta tale procedura.

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L'intento di I Paid a Bribe è anche di incoraggiare e rendere i cittadini sempre più in grado di diffondere storie ed esperienze personali per contribuire ad alimentare una maggiore consapevolezza. Oltre ai report sulla corruzione, la homepage del sito fornisce una sequenza di immagini che illustrano alcune statistiche fondamentali. Una mappa intitolata “Corruzioni Tipiche” elenca il numero di denunce presentate in diversi Stati dell'India. In tutti questi diversi modi viene portata allo scoperto la gravità del problema, aiutando a trasformare la corruzione e le tangenti da un fenomeno che si può appena menzionare a un problema rispetto al quale si può far qualcosa. I cittadini possono agire attraverso un processo semplice, facile e non rischioso, perchè nelle relazioni non viene loro richiesto di identificarsi o fornire il nome del funzionario coinvolto.

Altre caratteristiche interessanti e interattive includono la sezione “Ask Raghu” [Chiedi a Raghu]. Raghunandan risponde a domande specifiche degli utenti, fornendo loro le informazioni di cui hanno bisogno. Spiega che la gente di solito è molto intimorita dal governo, il che è dovuto principalmente alla mancanza di informazioni. Ci dovrebbe esserre maggior disponibilità di  informazioni, in modo che i cittadini possano essere più sicuri nel trattare con i funzionari e insistere per seguire le procedure previste, senza dover pagare tangenti. Ci sono progetti per creare white papers [libri bianchi], il primo dei quali – che riguarda la Registrazione e Proprietà della Terra – dovrebbe essere pronto nel giro di un mese, insieme ad un filmato, come modalità pratica per informare in maniera corretta sulle procedure, le tariffe, i tempi necessari e i doveri del funzionari. La sezione ‘Impact’ cita i casi in cui qualcuno è riuscito a resistere alla corruzione grazie alle informazioni rese disponibili da Janaagraha, e semplicemente alzando la voce.

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Sul forum del sito si possono anche dare suggerimenti e contribuire alle strategie tattiche e pratiche per affrontare al meglio la corruzione. Grazie a questa piattaforma, i cittadini possono condividere esperienze, accrescere il proprio potere per il controllo delle ingiustizie subìte e collaborare per lottare contro questo sistema.