Jan Gurley, medico e blogger [en, come tutti i link di questo articolo tranne ove diversamente segnalato] di San Francisco, ha già visitato Haiti due volte, dal terremoto del 12 gennaio, per offrire le sue competenze come volontaria. La sua seconda visita ha coinciso con un'epidemia di colera [it] – il primo caso risale al 19 ottobre scorso – che ha prodotto centinaia di vittime, costringendo altre migliaia al ricovero. “Il colera è un'infezione letale di proporzioni devastanti”, scrive nel suo blog “Doc” Gurley (soprannome con cui è nota nella blogosfera):
Si può morire in appena tre ore, il tempo necessario affinché la diarrea faccia fuoriuscire tutti i fluidi corporei. A febbraio avevo già scoperto che, ad Haiti, la diarrea era fortemente stigmatizzata a livello sociale; certo, la cosa non può sorprendere se si pensa alla realtà di chi vive in un parcheggio, privo di bagni, circondato da centinaia di altre persone. Ora si teme che, sull'isola, l'emergenza colera sia stata portata da quegli stessi volontari internazionali venuti a dare una mano. Al di là dell'altissimo numero di vite spezzate (il conto delle vittime varia tra le 200 e le 500 di cui parlano i russi), quanto potrà incidere quest'epidemia sulla buona volontà dei soccorritori?
“Doc” Gurley ha scandagliato internet alla ricerca di un video che illustrasse la terapia reidratante orale [it] (ORT), come risorsa utile per colleghi e pazienti haitiani. Conoscere le basi della terapia ORT potrebbe salvare delle vite, dal momento che la maggior parte dei decessi da colera sono provocati dalla disidratazione. La Gurley ricorda che, persino in una terra martoriata come Haiti, i filmati possono essere lo strumento più efficace per diffondere le informazioni: “Laggiù, la gente ha i cellulari, usa gli sms, tutti hanno un indirizzo email. I volontari hanno con sé cellulari di ultima generazione in grado di riprodurre video, e anche gli haitiani, proprio come noi, amano “radunarsi e guardare il piccolo schermo”.
Non riuscendo a trovare nulla utile al suo scopo, se non un singolo video in hausa [it] e una manciata di altri filmati che, in modo subliminale, reclamizzavano bevande elettrolitiche simili al Gatorade, “Doc” ha radunato alcuni amici e realizzato il video che vedete qui sotto. È quasi completamente muto, per essere compreso in ogni Paese, e illustra come produrre una soluzione per la reidratazione orale “usando solo ingredienti reperibili da chi vive in una tendopoli”, incluse bottigliette d'acqua in PET [it] e tappi di plastica:
4 tappi di zucchero + un tappo di sale + 500 ml di acqua potabile = vita