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Madagascar: passa il referendum, ma la crisi rimane

Categorie: Africa sub-sahariana, Madagascar, Elezioni, Governance, Legge, Politica, Relazioni internazionali

Ultim'ora: secondo i primi risultati [1], con il 99,37 per cento delle schede valide scrutinate, il tasso di partecipazione ha raggiunto il 52,91 per cento, mentre il “sì” ha ottenuto il 74,13 per cento dei voti.
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A ormai venti mesi dal cambio di regime, nel conflittuale Madagascar il ritorno all'ordine costituzionale ha ancora i connotati della lotta. Per il 17 novembre scorso era stato indetto un Referendum (in origine era previsto per il 12 agosto) che è ancora oggetto di aspre critiche da parte dell'opposizione e della comunità internazionale – settori di quest'ultima, a causa del vuoto costituzionale, [già a settembre avevano] mancato di rinnovare nel Paese la propria rappresentanza [2] [en].

Dopo molteplici ritardi e ostacoli, e nonostante l'assenza di alcuni latori della proposta originaria [3] [fr], il nuovo progetto costituzionale [4] [fr] è stato completato nel corso di ottobre, e molti blogger malgasci ne hanno preso in esame e analizzato i punti principali, commentandoli.

Sul blog collettivo Fijery, Sahondra Rabenarivo, avvocata e blogger, evidenzia i limiti della proposta e fa notare come di fatto si tratti dello stesso testo del 2007. Ecco i suoi rilievi [5] [fr]:

Sur 160 articles à l’origine, hors dispositions transitoires, seules trois phrases ont été effacées ; environ 39 phrases, alinéas, paragraphes ou articles ont été ajoutés ; et 23 articles ou sous-articles ont été modifiés. La structure et les grandes rubriques de la Constitution de la 3è République demeurent donc inchangées, [..] les dispositions transitoires de ce texte prévoient le maintien au pouvoir non seulement de Andry Rajoelina mais aussi de toutes les institutions de la transition jusqu’à la mise en place des institutions de la soi-disant 4è République, sans date limite.

Dei 160 articoli originari della Costituzione, fatte salve le disposizioni transitorie, sono state cancellate solo tre frasi; 39 le aggiunte, fra frasi, commi o capoversi ed articoli, e 23 le modifiche. Pertanto resta immutato, anche nei titoli, l’ impianto complessivo della Costituzione della terza Repubblica [..] le disposizioni transitorie prevedono non solo il mantenimento in carica di Andry Rajoelina, ma la permanenza di tutte le istituzioni che compongono l'autorità transitoria fino a quando non si insedieranno le istituzioni della così detta quarta Repubblica, senza limiti di durata.

Avverte però Patrick che, dopo la divulgazione ai mezzi di informazione il 24 settembre scorso, il testo costituzionale è stato in parte sottoposto a ulteriori modifiche in seno alla commissione consultiva costituzionale (CCC) e precisa che tali modifiche, apportate dopo la Conferenza nazionale di Ivato, e successivamente pubblicate il 2 ottobre, di fatto escludono una chiara separazione fra potere esecutivo e potere giudiziario [6] [fr].

Referendum sulla Costituzione in Madagascar [7]

La scheda referendaria proposta per la votazione sulla Costituzione del Madagascar

Madagoravox pubblica uno schema generale [8] [fr] che riepiloga tutte le modifiche e le aggiunte alla Costituzione specificandone le ricadute per i non addetti ai lavori.

Comunque sia, il nuovo testo contiene alcune proposte di modifica che nella blogosfera malgascia hanno già suscitato qualche dibattito.  Per esempio, pare che [dall'attuale triade linguistica, prodotto di una modifica del 2007 voluta dall'allora Presidente di formazione anglosassone, Marc Ravalomanana [9], legato al Sud Africa] venga eliminato l'inglese  e che quindi le lingue ufficiali si riducano a Malgascio e Francese [10] [fr].  Il blogger Razanajatoma osserva inoltre che  si propone la modifica del motto repubblicano [11] da “Tanindrazana, Fahafahana, Fandrosoana” ( “Patria, Libertà, Progresso”) a “Fitiavana, Tanindrazana, Fandrosoana” ( “Amore, Patria, Progresso”). Non sfugge a un blog della rete Citoyenne malgache [fr] l”ironia dell'aver introdotto l'”amore” quale confusa componente del tessuto di una nazione profondamente divisa [12] [fr].  Madagate, sito ideologicamente vicino all'attuale ‘governo’, sostiene che aggiungere “amore” nel nuovo motto della nazione è  in linea con la tradizione spirituale malgascia [13] [fr].

Considerando quel che accade quotidianamente alla gente, il blogger Achille52 non si stupisce del dibattito che monta intorno alla Costituzione. Quel che propone è invece un elenco di regole pratiche [14] [fr] che gli piacerebbe leggere nel testo costituzionale:

Que les prix des PPN ne font pas le yoyo au gré des spéculateurs
Que les policiers ne demandent pas des pots de vin à chaque occasion
Que les hôpitaux guérissent les malades au lieu de les tuer
Qu’on ne nous vende plus des aliments périmés sous prétexte que c’est bon marché
Qu’on ne pille plus les forêts pour construire des opéras en Chine

Che i prezzi dei beni di prima necessità smettano di fluttuare alla mercè degli speculatori
Che i poliziotti non chiedano bustarelle a ogni piè sospinto
Che gli ospedali guariscano i pazienti invece di ammazzarli.
Che non si vendano più alimenti scaduti con la scusa che costano meno
Che finisca il saccheggio delle foreste finalizzato alla costruzione di  teatri dell'opera in Cina.

A proposito dell’abbattimento e traffico illegale del bois de rose in Madagascar [15] [it], i blog Foko [16] [fr] e ICE club [17] [en] hanno esortato i propri lettori a sottoscrivere una petizione del WWF [18] [en] indirizzandola al presidente Andry Rajoelina e al suo capo di gabinetto Zaza Manitranja Ramandimbiarison, per richiedere l'immediata interruzione delle attività illegali su questo fronte e la concreta applicazione del decreto 2010-141 che vieta l'abbattimento e l'esportazione di bois de rose.

Non stupisce che nell'ultima edizione dell’ Ibrahim Index of African Governance [19] [en], il Madagascar sia passato dalla 56a alla 48a [20] [en] posizione.

Chi è a favore della riforma costituzionale ritiene sia l'unica via per uscire dall'attuale impasse politica e avviare il Paese alla riconciliazione. Il responsabile dell'Ufficio di Gabinetto di Rajoelina ha indirizzato una lettera aperta ai due ex-presidenti del Madagascar [21] [fr], chiedendo loro di sostenere nel suo impegno il governo di transizione per procedere verso la riconciliazione.

La Costituzione del Madagascar spiegata a fumetti [22]

La Costituzione del Madagascar spiegata a fumetti

Sul blog Mydago, Solo Razafy mette a confronto l'attuale processo di riforma costituzionale in Madagascar con quello in Sud Africa del 1990 sottolineando che rispetto alla Costituzione servono più informazioni e maggiore consapevolezza. Quella che pubblica è una riflessione della citata Sahondra Rabenarivo, avvocata [23] [mg/fr]:

l’approche pragmatique de la RSA [République d'Afrique du sud] quant à la « réconciliation nationale » fut de mettre en place des commissions droits de l’homme, égalité des genres, etc au sein même des institutions constitutionnelles. Ces commissions sont chargé de suivre la mise en oeuvre des principes constitutionnels d’égalité devant la loi et de protection des droits de l’homme.
Là où je veux en venir… la communication et la transparence, d’un côté, l’importance de l’aspect « instructif », d’autre part.[..] le « plus jamais ça » ne commencera qu’avec la campagne de sensibilisation soutenue et honnête sur le contenu de la Constitution [..] oui, on me dira, la RSA a plus de ressources, la communauté internationale était beaucoup plus impliquée, etc, etc, je cherche tout juste à dire qu’ils ont surmonté le problème de manque d’éducation et ont cherché à avoir une vraie légitimité d’une manière admirable.

l’approccio pragmatico della Repubblica Sudafricana alla « riconciliazione nazionale»  ha portato alla creazione, in seno alle stesse istituzioni previste dalla Costituzione, di commissioni come quella per i diritti dell'uomo, per l'uguaglianza fra i generi, ecc.,  vale a dire commissioni incaricate di monitorare l'applicazione dei corrispondenti principi. Gia da qui si può notare l'enfasi data da un lato alla comunicazione e alla trasparenza, e dall'altro all'aspetto formativo  [..] Il motto “mai più” si mette in pratica a partire da una campagna di sensibilizzazione chiara e onesta sui contenuti della Costituzione [..]. Certo, il Sud Africa ha decisamente più risorse e in quel caso c'è stato anche un maggior coinvolgimento della comunità internazionale. Quello che però mi preme evidenziare è il superamento, in Sud Africa, del problema della scarsa istruzione [di una parte della sua popolazione] e le modalità, per molti aspetti ammirevoli, adottate per conseguire una reale legittimazione.