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Cile: montano le proteste contro l'aumento del prezzo del gas nella Regione delle Magellane

Categorie: America Latina, Cile, Ambiente, Citizen Media, Protesta

Martedì 11 gennaio scorso il governo di Sebastian Piñera [1] [it] ha annunciato un incremento del 16,8% del prezzo del gas nella Regione delle Magellane [2] [it], la più meridionale del Cile. Qui il gas è un elemento indispensabile [3] [it], in considerazione del fatto che la temperatura media annua [4] raggiunge appena i 9ºC e che anche la produzione di energia elettrica [5] [es, come tutti i link che seguono tranne ove diversamente indicato] dipende da questa risorsa naturale.

La risposta della popolazione [6] [en] al provvedimento è stata immediata: le manifestazioni, le barricate [7] nelle strade in appoggio al movimento #noalalzadelgas [8] (no al rialzo del gas) e le critiche allo storico [9] centralismo [10] cileno non si sono fatte attendere.

Lorena Francisca nel suo blog El Alma en la Pluma Virtual [11] chiarisce le motivazioni alla base della forte reazione [12] popolare:

Por favor, compárenos permanentemente con una familia del resto de país, compare cuánto nos cuestan los alimentos en especial la fruta y la verdura, cuánto nos cuesta viajar, cuánto nos cuesta la vida en Magallanes y, después, súbale los precios a todo el resto del país por pagar tan poco por la comida, por comprar 1 caja de tomates con lo que nosotros compramos 1 kilo. Compare qué significa darles a nuestros hijos una educación ya que no contamos aquí con todas las universidades, qué significa buscar una mejor atención de salud, ya que no contamos con la cobertura necesaria.

[Signora portavoce del Governo] Per favore, ci confronti con le famiglie che vivono in altre regioni del paese, verifichi quanto ci costano i generi alimentari, in particolare frutta e verdura, quanto ci costa viaggiare, quanto ci costa la vita nella regione delle Magellane e dopo aumenti i prezzi in tutto il resto del paese, visto che pagano così poco per il cibo e possono comprare una cassetta di pomodori al prezzo che noi spendiamo per averne 1 chilo. Cerchi di capire cosa comporta per noi dare ai nostri figli un'istruzione, visto che qui non ci sono università, cosa significa andare a cercare servizi sanitari migliori, poiché non possiamo contare su una copertura adeguata.

Sull'onda delle proteste è nato il movimento chiamato “Assemblea Popolare [13] della Regione delle Magellane [14]” che è insorto contro il carovita indotto da questo provvedimento e ha deciso di scendere in strada per respingerlo

Fernando Olmos G. (@FerOlmosG [15]) chiede su Twitter:

qé pasa q los medios no informan sobre la crisis del gas q se vive en #magallanes [16]? @tvn_gonzalo [17] , @tvn_consuelo [18] @mxperez [19] @SoledadOnetto [20]

Come mai i media non parlano della crisi del gas che colpisce la regione delle Magellane (#magallanes [16])? @tvn_gonzalo [17], @tvn_consuelo [18] @mxperez [19] @SoledadOnetto [20]

Carola C. (@vemi [21]) ha scritto:

Cabros, tienen que escuchar esta: No al alza del gas, Magallanes protesta http://bit.ly/fBjavL [22]

Ragazzi, dovete sentire questa: No ai rincari del gas, la Regione delle Magellane protesta, http://bit.ly/fBjavL [22]

Il 10 gennaio il gruppo musicale Inti-Illimani (@inti_illimani [23]) ha denunciato la repressione messa in atto nella regione:

Gobierno no descarta reforzar contingente policial en Magallanes http://bit.ly/fTSKKs [24] || [Ministro de Interior] [25] Hinzpeter y su “pacificación” de Magallanes.

Il governo non esclude di incrementare il contingente di forze dell'ordine nella regione delle Magellane http://bit.ly/fTSKKs [24] || [Ministro dell'Interno] Hinzpeter [26] [en] e il suo tentativo di “pacificazione” della regione.

Fernando Lecaros (@Yoshimatsu_san [27]) mette in luce l'impatto che le manifestazioni popolari hanno avuto sul settore turistico:

Turistas aislados y indignados, se toman la calle en Magallanes y comienzan a protestar. (@mapardo [28] live on http://moi.st/e5797 [29] ).

Turisti isolati e indignati, sono scesi in strada nella regione delle Magellane dando inizio a una protesta (@mapardo [28] video live http://moi.st/e5797 [29] ).

@MiriMiriChan [30] su Twitter presenta il risvolto più tragico degli eventi, la morte di due giovani durante le proteste [31]:

Por respeto a las dos chicas q fallecieron durante las protestas en #Magallanes [32], no podemos dejarnos vencer. GOBIERNO escucha a #Magallanes [32]!

In memoria delle due ragazze che hanno perso la vita durante le proteste nella regione delle Magellane (#Magallanes [32]), non possiamo lasciarci sconfiggere. GOVERNO ascolta la voce delle Magellane (#Magallanes [32])!

Finalmente il 18 gennaio è stato firmato un accordo [33] tra il Ministro delle Miniere e dell'Energia Laurence Golborne [34] [en] e l'Assemblea Popolare in base al quale il rincaro del gas sarà limitato a un +3%, in linea con il tasso di inflazione nazionale, e verranno aumentate le sovvenzioni a favore delle famiglie più bisognose.

L'ora delle analisi

Alexis Meza sul quotidiano El Ciudadano [35] osserva:

La reciente crisis del gas, que movilizó a la región de Magallanes, concitando una amplia y extendida simpatía ciudadana en todo el país, deja en evidencia una vez más la frágil relación entre el aparato del Estado (expresado en el gobierno central) y las regiones.

La recente crisi del gas che ha scosso la regione delle Magellane, godendo di un vasto sostegno popolare in tutto il paese, ha messo in luce ancora una volta l'estrema fragilità dei rapporti tra l'apparato statale (di cui il governo centrale è espressione) e le regioni.

Patricio Rivera del sito d'informazione Medioamedio [36] mette in relazione i difficili rapporti stato-regioni alla nascita dei movimenti sociali urbani, cittadini e territoriali in Cile:

Hay que destacar el rol clave que tienen en el desarrollo de los movimientos de hoy las redes sociales como twitter [37], facebook y la web [38] en general, que logran contrainformar o convocar llegando un cierto grupo de medios de comunicación, especialmente a los “alternativos [39]”.

È utile sottolineare il ruolo chiave che oggi rivestono nello sviluppo dei movimenti, social media quali Twitter [37] e Facebook, e in generale Internet [38], mezzi indispensabili per fare controinformazione o per organizzare le informazioni, aggregando certe fonti, in particolare quelle “alternative [39]“.

Mauricio Zanotti nel portale Guioteca [40] mette in relazione la risposta popolare nella regione delle Magellane con la reazione suscitata lo scorso anno dal progetto della centrale termoelettrica di Barrancones [41] [it]:

Entre las redes sociales, si bien el conflicto en Magallanes no fue tan potente como Barrancones, también tuvo acontecimientos interesantes, como un sitio en Facebook [42] que acumuló más de 1.400 seguidores en sietes días, mientras que en Twitter el biministro Laurence Golborne fue un Trend Topic el día que se logró el acuerdo y finalizaron las manifestaciones.

Benché le proteste nella regione delle Magellane siano state di minore entità rispetto a quelle suscitate dal progetto Barrancones, sui social network si è comunque assistito a dei fenomeni interessanti, come ad esempio la pagina di Facebook [42] che ha ricevuto 1400 iscrizioni in sette giorni, mentre il giorno in cui è stato sottoscritto l'accordo e si è posto fine alla protesta, il ministro Laurence Golborne è diventato il tema più seguito su Twitter.