Questo post fa parte del reportage speciale sulle Proteste in Egitto 2011 [1] [en, come tutti gli altri link, eccetto ove segnalato].
Oggi in Egitto è stato bloccato l'accesso a Facebook, come parte delle misure repressive contro la diffusione delle notizie, a seguito delle proteste di ieri [2]. Proprio durante la giornata di ieri era stato bloccato anche l'accesso a Twitter [2], le comunicazioni mobili nelle aree in cui erano riuniti i dimostranti erano intasate ed era impossibile accedere al sito di video live in streaming, Bambuser.
Le dimostrazioni, tenutasi simultaneamente in diverse città e paesi, sono avvenute a seguito di un appello su Facebook per una Giornata della Rabbia come protesta contro la disoccupazione, la corruzione e l'aumento dei prezzi, oltre alla richiesta per riforme economiche e altre lamentele. Le notizie riportano che il blocco di Internet era stato “pre-pianificato [3],” per “bloccare i siti più utilizzati dagli attivisti per coordinare i loro sforzi.”
Nonostante questo, i netizen sono stati in grado di superare il blocco, pubblicando in tempo reale migliaia di tweets, immagini e registrazioni video che mostrano migliaia di persone che scandiscono slogan anti-governo e richiedono la fine della corruzione e della carica, che dura ormai da 30 anni, del Presidente Hosni Mubarak.
Il blocco di Facebook, che è stimato avere circa 5 milioni di utenti in Egitto, ha provocato indignazione su Twitter, a cui i netizen sono riusciti ad accedere utilizzando servizi proxy, a dispetto del divieto imposto dal governo.
Daila Ziada riporta [4]:
Ops! Non riesco più ad accedere a #Facebook [5]! Ora Twitter e Facebook sono bloccati! #Jan25 [6]
Lasto Adri conferma [7]:
In questo momento Facebook è bloccato in Egitto. #Jan25 [6]
Ahmad Essam lamenta [8] la morte della libertà di espressione:
Un egiziano prevede [10] [ar] ulteriori proteste:
Wael Abbas esclama [11]:
RT @waelabbas [12] Mubarak sta imbavagliando l'Egitto! mondo ascolta le nostre urla!!!
Gue3bara aggiunge [13]:
cari sostenitori di tutto il mondo, il regime ci sta bloccando internet, vi prego di mostrare solidarietà diffondendo notizie #jan25 [14]
E Alaa Abd El Fattah nota [15] [ar]:
Inoltre consiglia [16]:
ok voi in Egitto iniziate a installare Tor adesso, il vostro governo ha deciso che l'Egitto è un'altra Tunisia
Anche Ahmad Gharbeia segue il suo esempio [17]:
Inoltrate via SMS ai vostri amici il breve URL del servizio/software proxy che utilizzate e sapete come sostenere #25jan [18]
Walora aggiunge [19] [ar]:
@25Egypt [20] ثورة تونس نجحت ليس فقط بالفيسبوك ولكن برسائل المحمول .. يجب على الجميع ارسال رسائل لكن من يعرفون .. أنشرها للجميع #Jan25 [6] #Egypt [21]
Wael Khalil conferma [22] [ar]:
Mona ElTahawy chiede [24]:
e poi continua [27]:
#Facebook [5] #Twitter [26] sono strumenti. #Egyptians [28]L'arma più efficace degli egiziani contro #Mubarak [25] è il loro coraggio. Questo non possono bloccarlo. #Jan25 [6] Yalla #Egypt [9]!
Makanoo concorda [29]:
RT @makanoo [30]: Penso che bloccare facebook e twitter renderà la gente ancora più arrabbiata.. #jan25 [14] #fail [31]
Seguite gli aggiornamenti nello speciale di Global Voices Online, sia in inglese [1] che in italiano [32]