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Egitto: video auto-prodotti che valgono un milione di parole

Categorie: Medio Oriente & Nord Africa, Egitto, Citizen Media, Cyber-attivismo, Diritti umani, Giovani, Libertà d'espressione, Protesta

Immagine dal video di Anonymous riguardo alla censura in Egitto [1]In preparazione al quarto giorno consecutivo di proteste, gli attivisti avevano diffuso vari video online per esortare la popolazione a unirsi alle manifestazioni previste per venerdì. In risposta, il Governo ha bloccato l'accesso ai siti di diversi social media per poi “spegnere” completamente Internet [2] [it] fin dalle prime ore del 28 gennaio. Un gran numero di filmati rimane comunque disponibile su YouTube.  Eccone una rapida carrellata.

Questo video, caricato dall'utente hadi15 [3] è diventato virale [4] [it] pochi istanti dopo la pubblicazione. Un brano del gruppo rock Thirteen Senses [5] [it], “Into the fire”, fa da colonna sonora al filmato che ripercorre gli ultimi tre giorni di protesta, mettendo in risalto l'eterogeneità delle persone scese in strada: giovani e vecchi, donne e uomini, musulmani, cristiani, atei — tutti intonano gli stessi slogan, tutti per la stessa causa.

 

 

Anonymous, gruppo indipendente di cyberattivisti a sostegno della libertà d'informazione, rilancia questo comunicato stampa sul suo canale YouTube (Anonymousworldwar3 [6]) chiedendo al governo di porre fine ai tentativi dicensura, altrimenti…:

 

 

Il filmato dell'utente sharek2011 [7], intitolato Sharek [“partecipate” in arabo] invita la popolazione a unirsi alle manifestazioni del venerdì:

 

 

Questo video montaggio di TowardsUnity [8] coglie alcune scene delle recenti giornate di protesta:

 

 

Infine, ecco il video di sarahngb [10], filmato nella piazza principale del Cairo, Maydan El-Tahrir [11], maggior punto di raduno dei manifestanti:

 

 

Continuate a seguire gli aggiornamenti nello speciale di Global Voices Online, sia in inglese [13] che in italiano [14].