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Iran: tagli ai sussidi provocano un drastico incremento dei prezzi

Categorie: Medio Oriente & Nord Africa, Iran, Citizen Media, Economia & Business, Governance, Idee, Politica, Protesta
Lo sciopero di Bandar-Abbas [1]

Sabzlink scrive che i lavoratori hanno cominciato uno sciopero nel porto marittimo di Bandar Abbas nella zona meridionale del Paese.

Si teme che le forti riduzioni nei sussidi che hanno mantenuto i prezzi di molti prodotti artificialmente bassi possano causare problemi per parecchi cittadini di classe sociale media e bassa nel Paese.

Secondo l’ MSNBC [2] [en] “i prezzi del petrolio sono come minimo quadruplicati e i prezzi del pane sono più che raddoppiati durante la scorsa settimana, da quando il governo ha cominciato a ridurre radicalmente i sussidi”.

I leader dell'opposizione Mir Hossein Mousavi e Mehdi Karroubi hanno annunciato mercoledì che si attende un “futuro oscuro” per l'economia, perché il governo non presta ascolto agli esperti economici (uno di loro è stato arrestato [3] [en] dopo aver parlato con i media stranieri).

Anche i blogger iraniani hanno reagito a ciò che il Presidente Mahmoud Ahmadinejad ha definito  “il più grande intervento” nell'economia iraniana degli ultimi 50 anni.

Diversi blogger, inclusi quelli pro Ahmadinejad, hanno espresso profonda preoccupazione rispetto ai risultati di tali tagli.

Azarmehr scrive [4] [en]:

Sabato Ahmadinejad ha finalmente annunciato la rimozione dei sussidi che hanno tenuto i prezzi artificialmente bassi nell'economia iraniana. Per alleviare i problemi causati da questa mossa, ogni iraniano riceverà una piccola quantità di denaro sul proprio conto bancario. Nel suo annuncio televisivo,  Ahmadinejad, conforme alla sua natura messianica, ha fatto riferimento a tale manovra come al denaro dell’ Imam nascosto [5] [it, i musulmani sciiti duodecimani ritengono che Mahdi sia l'Imam nascosto]. Agli iraniani viene fornito un prestito ad interesse zero dal Signore di tutti i tempi, l'Imam Mehdi, che tornerà per liberare la terra dalla corruzione e l'ingiustizia. Non intendo però qui parlare di quanta disponibilità monetaria ci sarà e se questi soldi introdotti dell'economia causeranno inflazione o superinflazione.

Azarak afferma [6] [fa]:

Il 70% delle famiglie iraniane che vive al di sotto della soglia di povertà vivrà un incubo e potrà permettersi si comprare vestiti nuovi e calzature per i propri figli a partire dall'anno nuovo [tra tre mesi]…chi critica questo piano finanziario verrà arrestato… Ahmadinejad verrà spodestato ma lascerà dietro di se un Paese distrutto.

Il mercato dei vegetali di Sabzeh Meidun a Isfahan, Iran [7]

Il mercato dei vegetali di Sabzeh Meidun a Isfahan, Iran. Foto di Alieh Saadat © Demotix (4 Aug 2009)

FreedomVoice scrive [8] [fa] che il maggior fardello ricadrà sulla classe media e sui più poveri, e che il migliore modo per resistere sarebbe uno sciopero generale.

Masaeb Ahmadinejad, è un blogger pro Ahmadinejad ma non manca di criticare [9] [fa] il piano finanziario. Il blogger reputa che i tagli dei sussidi creeranno disordini, e scrive che durante le precedenti presidenze l'inflazione ha già provocato sommosse; aggiunge che la maggioranza dei sostenitori di Ahmadinejad appartengono alla classe media, e che la situazione finanziaria danneggerà l'immagine del presidente.

Infine Sabzlink scrive che i lavoratori hanno iniziato [10] [fa] uno sciopero (si veda foto sopra) nel porto marittimo di Bandar Abbas [11] [it], nell'area meridionale dell'Iran. Gli scioperanti sostengono che il costo della benzina è più alto di quanto potranno guadagnare dal loro lavoro.