In Bahrain sono state molte le manifestazioni ieri 14 febbraio, in quello che verrà ricordato come “il giorno della collera”. Sin dalle prime ore del mattino, i netizen del Paese hanno assistito con orrore al trattamento riservato dalle forze di polizia ai manifestanti inermi, rilanciando prontamente su Twitter e altre piattaforme di social network link a video [1] [en, come i link successivi tranne ove diversamente segnalato] inquietanti che testimoniavano le atrocità commesse della polizia.
Un manifestante sarebbe rimasto ucciso e molti altri feriti, dopo che la polizia in assetto antisommossa ha esploso alcuni lacrimogeni e pallottole di gomma direttamente sulla folla, da breve distanza, come testimoniato da questo video [1] e da questa serie di fotografie [3].
Su Twitter ci si lamentano della lentezza di internet nel Paese: mentre c'è chi discute del ruolo del Governo nelle violenze della polizia, altri vedono in questi rallentamenti un segnale dell'impennata nel traffico web, che indicherebbe un alto numero di visite a diversi siti da parte dei netizen per saperne di più dell'accaduto.
Sempre il 14, il Governo ha censurato [4] un video su YouTube e, secondo alcune testimonianze, anche l'account dell'attivista per i diritti umani Nabeel Rajab sul sito di streaming video Bambuser [5].
Ecco infine una raccolta di reazioni da twitter:
@chanadbh [6]: la censura di internet in Bahrain continua: il canale Bambuser dell'attivista @Nabeelrajab è stato bloccato assieme a centinaia di altri video delle proteste
@BuZain [7]: @ahmedalsairafi la scusa dei troppi upload non ha senso. Di solito, gli uplink internazionali restano simmetrici e usano la stessa quantità di banda sia per essere caricati che per esser scaricati. @eyade @ammar456
@BuZain [8]: @JustAmira è difficile esprimersi… continuo a fare test sulla velocità senza arrivare a risultati coerenti. E’ evidente che a esser rallentati siano solo gli uplink internazionali.
@eyade [9]: @BuZain ha perfettamente ragione, non me la bevo. Upload e download vanno a velocità differenti @ahmedalsairafi @ammar456
@ba7ari [10]: il regime ha rallentato internet per cercare di impedire alla gente di condividere con il mondo ciò che sta accadendo in Bahrein in questo 14 febbraio
@bh14feb [11]: Credo sia molto plausibile che il Governo stia manipolando la velocità di internet per impedire alla gente di riferire dei crimini commessi dalla polizia.
@ahmadbr [12]: Internet rallenta sempre di più #Bahrain #batelco #Internet #feb14
@nadooi_wish [13]: #Bahrain, fate tornare internet alla velocità normale! mi sto innervosendo!
@BaghdadBrian [14]: #CONFIRMED dal #Bahrain: va tutto molto lentamente, internet in generale è più lento, non sembra un attacco mirato, con blocchi specifici #friendinbahrain
@phoul [15]: Alla gente del #Bahrain: usate Tor per aggirare i blocchi internet ed evitare di essere monitorati. https://www.torproject.org/ #Tor
@justamira [16]: Internet sta morendo. Bye bye laptop, ora ricorrerò a quei piccioni viaggiatori che ho addestrato per questo triste giornata. #Feb14 #Bahrain
@M_Sharaf [17]: la connessione internet del provider Viva and Zain continua a sconnettersi e riconnettersi… che il #Bahrain stia giocherellando con l'interruttore di internet?
@MennatAllah87 [18]: #Algeria- internet è stato bloccato, proprio come è accaduto in #Egitto. Ma in #Bahrain la stanno facendo meno sporca… internet è semplicemente lenta, e così non riesco a caricare niente. E’ UNA VERGOGNA
Infine, tra i vari blog Bint Battuta in Bahrain traduce [19] alcune delle richieste dei manifestanti; Mahmood Al Yousif si appella [20] all'uso della ragione, mentre io cerco di predire [21] il modo in cui le forze di polizia gestiranno il dissenso politico nel mio Paese.
Per seguire gli aggiornamenti sulle proteste in Bahrain, su Twitter c'è l'hashtag #14Feb [22]