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Bahrain: Primi video del raid notturno su piazza delle Perle

Categorie: Medio Oriente & Nord Africa, Bahrain, Citizen Media, Diritti umani, Politica, Protesta

Alle prime luci dell'alba di giovedì 17 febbraio 2011, verso le 3.00 del mattino [ora del Bahrain], le forze di polizia in assetto antisommossa hanno attaccato i manifestanti che dormivano in piazza delle Perle, divenuta il quartier generale delle manifestazioni nate il 14 febbraio, ricordato dai dimostranti come il Giorno della Collera [1] [it]. Ecco alcuni dei video pubblicati finora che documentano quanto accaduto.

Dall'account twitter tariqal [2] [en, come gli altri link tranne ove diversamente segnalato]:

http://www.youtube.com/watch?v=2CJ081zlkTk [3]

Dall'account YouTube alibh1 [4]:

A questo link [5] trovate un video, caricato da tariqal [2], che mostra la polizia in assetto antisommossa ripresa dal cavalcavia di piazza delle Perle.

Il Ministero dell'Interno ha rilasciato sul proprio sito una dichiarazione ufficiale [6] sul raid:

Ministero Dell'Interno:

Il portavoce del Ministero dell'Interno, il Brigadiere Tariq Hassan Al Hassan, ha annunciato che le forze di sicurezza hanno sgomberato i manifestanti da piazza delle Perle dopo aver tentato in ogni modo di instaurare un dialogo; alcuni hanno risposto positivamente, lasciando l'area senza creare incidenti. Altri si sono rifiutati di obbedire alla legge, costringendo la polizia a intervenire.

Il portavoce ha poi spiegato che le forze di sicurezza hanno avuto l'accortezza di mantenere l'autocontrollo e comunicare con i manifestanti mediante i loro esponenti pubblici, per porre fine pacificamente al sit-in, e garantire il rispetto della legge nello Stato; alcuni, però, hanno sfruttato il clima di tolleranza per imporre pratiche illecite e disturbare i cittadini e i residenti, costringendo loro e chiunque si trovasse a passare per piazza delle Perle a fermarsi presso improvvisati checkpoint realizzati con le automobili. Questa è stata considerata una grave violazione della legge volta a diffondere paura nella popolazione e a incidere negativamente sulle attività economiche e commerciali della capitale.

Il portavoce ha anche affermato che il Ministero dell'Interno avrebbe ricevuto molte lamentele dalla cittadinanza circa gli ingenti danni personali ed economici patiti per colpa del sit-in. Ha poi aggiunto che inscenare una protesta in un'area tanto attiva del Paese ha arrecato gravi danni all'economia nazionale, al commercio, al turismo e ad altri interessi pubblici; inoltre ha provocato gravi ingorghi.

Al Hassan si è poi rivolto alla popolazione, invitandola a esprimersi liberamente ma attenendosi alla costituzione e alla legge, di dimostrare un po’ di patriottismo e di avere maggiore cura degli interessi del Paese.

Questo post è parte del nostro reportage delle Proteste in Bahrain 2011 [7].