Giovedì scorso, 10 febbraio, la crisi politica in Gabon ha raggiunto un nuovo culmine, mentre la protesta si è estesa anche agli studenti, che hanno manifestato davanti all’Università Omar Bongo, nella capitale Libreville. Mentre la scorsa settimana [it], infatti, le proteste avevano coinvolto soprattutto i membri dell’opposizione politica, ora il malcontento sembra che stia sfociando in un più ampio conflitto sociale.
Al momento, il governo ufficiale guidato da Ali Bongo, figlio del defunto Omar Bongo [en, come tutti gli altri link eccetto ove diversamente indicato], l’ex Presidente che ha esercitato il suo potere per lunghi anni, è accusato di brogli elettorali da un governo di opposizione “parallelo”, nel quale l’ex Ministro degli Interni e leader dell’opposizione André Mba Obame si è autoproclamato Presidente. Le manifestazioni programmate nel Paese sono state soffocate dalle autorità prima ancora che avessero luogo.
Questo video pubblicato su YouTube dall’utente AfricaWeWish mostra le proteste di giovedì davanti all’Università Omar Bongo:
La rivolta degli studenti
Il 10 febbraio, attorno alle 2 del pomeriggio, ora italiana, l’attivista Jean-Pierre Rougou, che sarebbe vicino al governo parallelo, ha scritto su Twitter:
Gabon: révolte des étudiants de l'UOB qui refusent de vivre comme des chiens
Immagini delle manifestazioni del 10 febbraio sono state pubblicate su Facebook dalla cittadina di Libreville Carel Dorian Ondo Ellassoumou [fr]:

Gli studenti manifestano all’Università Omar Bongo (UOB) a Libreville, Gabon, il 10 febbraio 2011. Immagine di Carel Dorian Ondo Ellassoumou.

Conseguenze delle proteste degli studenti all’Università Omar Bongo (UOB) a Libreville, Gabon, il 10 febbraio 2011. Immagine di Carel Dorian Ondo Ellassoumou.
Secondo il sito web La Voix du Peuple Gabonais (La Voce del Popolo Gabonese – LVDPG) [fr], un giornale online gestito da cittadini gabonesi che vivono all’estero, gli studenti manifestavano [fr] perché dal giugno 2010 non hanno più ricevuto la loro borsa di studio mensile di 100 euro (66.000 franchi CFA).
Inoltre, essi protestavano anche per ottenere la reintegrazione di tre professori, membri dell’Unione Nazionale, il partito politico d’opposizione, che sono attualmente “rifugiati” all’interno dell’edificio dell’UNDP (Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo).
L’LVDPG riferisce i seguenti dettagli [fr] a proposito degli scontri tra gli studenti e le autorità:
De violents affrontements ont par la suite éclatés entre les étudiants et les gendarmes venus les empêcher de manifester, ces derniers se permettant même de violer les franchises universitaires, car, ils seraient rentrés dans le campus et brutaliseraient les étudiants à l’intérieur de l’UOB.
I creatori della pagina su Facebook Etudiants Gabonaisen Révolte (Studenti Gabonesi in Rivolta) [fr], che si descrivono come “studenti stagnanti, che non hanno genitori potenti”, hanno così scritto giovedì:
les forces de l ‘ordre viennent de rentrer dans l ‘université et sont en train de nous massacrer comme en 1990!!”
Nel 1990, una rivolta che aveva preso il via nella stessa Università contro l’allora Presidente Omar Bongo era stata duramente repressa dalle autorità gabonesi con l’aiuto della Legione Straniera francese in quella che era stata denominata Operazione “Requin” (Squalo).
In occasione delle proteste della settimana scorsa, l’LVDPG ha condiviso un video reportage che era stato trasmesso nel 2009 dal canale televisivo francese Bfmtv.com [fr] e nel quale viene mostrata la condizione precaria in cui versava l’Università Omar Bongo:
Reazioni online
Le notizie delle proteste degli studenti sono rimbalzate all’interno della comunità online gabonese e subito sono apparse le prime reazioni [fr].
Facendo riferimento alla situazione dei tre professori licenziati, Paterne Sedryk Magnaga [fr] così commenta sul suo profilo su Facebook:
Comme c'est dommage! Au Gabon tu es radié de ton poste quand tu intègres un parti différent que celui du pouvoir c'est de la dictature et non la démocratie.
OK L UOB, commentando l’articolo [fr] dell’LVDPG del 10 febbraio, minimizza le proteste:
arrete votre charabia les etudiants gabonais reclament leurs bourse rien de plus, quel revolte populaire.
@franklinishere pubblica su Twitter il link del video di Bfmtv.com sulle cattive condizioni dell’Università:
#Gabon:43 anni di disastri: guardate cosa si può trovare nell’Università Omar Bongo a Libreville (video in francese): http://bit.ly/ifX0Jf
Arresti in corso
Su Koaci [fr], un sito web africano di informazione, un blogger segnala l’arresto di un altro leader dell’Unione Nazionale, avvenuto a Bitam, nel Nord del Gabon:
Nous venons d’apprendre l’arrestation à Bitam (Nord du GABON) de Mr BRUNO NZE MEZUI
L’LVDPG [fr] riferisce che alcuni quartieri di Libreville, quelli dove sono maggiormente presenti i simpatizzanti dell'opposizione, sono circondati dalle autorità:
“Nous sommes pas pour venir terroriser nos populations mais plutôt assurer leur sécurité vis-à-vis des jeunes qui font le banditisme dans ces différents quartiers”, a déclaré un responsable des gendarmes.
Il video seguente, postato il 10 febbraio su YouTube dall’utente AfricaWeWish, mostra lo schieramento delle forze militari a Knembo e a Rio, due zone di Libreville::
L’opposizione in Francia fa sentire la sua voce
In un post [fr] intitolato “Entendre les jeunesses africaines”, “Ascoltare i giovani africani”, Pascal Michelangi, vicesindaco di Epinay-Sous-Seinart, una città vicino Parigi, mette a confronto la posizione tenuta dal Presidente francese Nicolas Sarkozy sulla crisi in Tunisia con quella che sembra avere a proposito dei disordini politici in Gabon. Michelangi condivide un link a un articolo apparso sul sito web giornalistico Gabonews.ga nel quale si citano gli auguri che Sarkozy aveva inviato [fr] ad Ali Bongo il 9 febbraio, in occasione del suo compleanno:
Dans ce contexte politique explosif, Nicolas Sarkozy envoyait ses voeux de joyeux anniversaire au Président Gabonais, tout en terminant sa lettre par un très distingué et laconique… « ton ami ».
Questo articolo fa parte dello speciale di Global Voices Online sulle rivolte in Gabon.