Iran: cyber-attivismo per la libertà del blogger Hossein Ronaghi in pericolo di vita

Il blogger iraniano Hossein Ronaghi Malki [en, come gli altri link tranne ove diversamente indicato] sta scontando una pena di 15 anni nell’ala di sicurezza della prigione di Evin, privato di qualsiasi contatto con la famiglia e l'avvocato. Mojtaba Samienejad, attivista dei diritti umani e segretario della “Human Rights House of Iran”, ha dichiarato a BBC Persia che Ronaghi versa in gravi condizioni e che deve essere operato urgentemente. Il segretario ha aggiunto che, secondo il personale medico della clinica del carcere di Evin, bisogna trasferire Ronaghi in un ospedale per sottoporlo ad un intervento chirurgico, ma le autorità non sono riuscite a prendere alcun provvedimento in tal senso.

Samienejad riporta inoltre che anche Arash Arkan, un altro prigioniero politico recentemente deceduto in prigione per mancanza di cure, non aveva ricevuto il permesso di lasciare il carcere nonostante le raccomandazioni dei medici.

Free Hossein [ar], è una campagna-Internet lanciata dal blogger e giornalista Omid Habibnia, e si presenta come un “comitato che segue il caso di Hossein”. Secondo [ar] la campagna:

Hossein è affetto da problemi ai reni e afta e sta soffrendo molto. In una lettera ha descritto le torture a cui gli agenti del Ministero per l’Informazione lo hanno costretto per estorcergli una confessione di fronte al procuratore; lettera che è stata sequestrata.

Hossein è stato arrestato nel novembre del 2009 e rinchiuso in cella di isolamento per oltre un anno.

La pagina Facebook della campagna conta più di 1500 fan, mentre oltre 100 attivisti politici hanno scritto una lettera aperta chiedendo alla magistratura il motivo di tanta severità con Hossein, studente dell’Università Azad di Arak.

Le autorità hanno arrestato anche altri blogger negli ultimi anni. Omid Reza MirSayafi [it], è stato il primo blogger a morire in prigione il 18 marzo 2009 in circostanze sospette. L’anno scorso il famoso blogger Hossein Derakhshan è stato condannato a una sentenza di 19 anni e mezzo, mentre Shiva Nazar Ahari, una donna, deve scontare la pena di 74 frustate e sei anni di reclusione.

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