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Iran: reazioni di gioia, invidia e speranza dopo la vittoria popolare in Egitto

Categorie: Medio Oriente & Nord Africa, Egitto, Iran, Citizen Media, Cyber-attivismo, Diritti umani, Governance, Libertà d'espressione, Politica, Protesta

I blogger iraniani hanno accolto l'uscita di scena [1] del Presidente egiziano Hosni Mubarak [2] sia con gioia che con invidia. Per coincidenza, Mubarak è caduto proprio il giorno del 32esimo anniversario della rivoluzione iraniana del 1979, [3] guidata dall'Ayatollah Khomeini (esiliato in Francia) che portò alla deposizione dello Scià Reza Pahlavi [4].

Alcuni blogger hanno approfittato dell'occasione per ricordare che il Movimento Verde sta organizzando per lunedì 14 febbraio varie dimostrazioni nel nome dell'Egitto e della Tunisia [5].

Mamlkate Darim? (in farsi, ‘Quale Paese?’) scrive [6]:

Gli egiziani hanno dormito per strada per 18 giorni e ora gioiscono. Noi, Iraniani, dormiamo da 32 anni [mi riferisco alla rivoluzione del 1979]..che Paese abbiamo?

Sedaye Zendani (significa ‘Voce di prigioniero’) dice [7] [fa]:

Gli egiziani hanno ottenuto i loro diritti. Lunedì 14 febbraio andremo per le strade e festeggeremo per voi. Anche noi dovremmo avere gli stessi diritti degli egiziani, ma loro sono stati più intelligenti e li hanno ottenuti prima. Ora dobbiamo andare per le strade a pretendere i nostri diritti, e celebrare la determinazione di questa nazione nell'ottenere la vittoria. Per celebrare la vittoria di una nazione, non dobbiamo avere nè un leader nè un permesso.

Mihanparast (in farsi, ‘Patriota’) scrive [8] [fa] ironicamente, “Perchè Murabak se ne è andato ora, poteva aspettare due giorni e andarsene con Seyed Ali [Ayatholah Khamenei].”

Rag be Rag si congratula [9] [fa] con i fratelli e le sorelle egiziane e afferma che la chiave per la vittoria è tenere separata la religione dallo Stato.

Greenlights annuncia [10] [fa] che parteciperà alla dimostrazione del 14 febbraio per tutto il sangue che è stato versato.