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Kuwait: blogger querelato per aver recensito negativamente un ristorante

Categorie: Medio Oriente & Nord Africa, Kuwait, Alimentazione, Citizen Media, Cyber-attivismo, Legge, Libertà d'espressione

Locandina del ristorante Benihana Kuwait

Un blogger scrive una recensione personale su un ristorante di recente apertura: ciò che all’inizio sembrava un fatto ordinario e privo d'interesse, si è improvvisamente trasformato in un dramma del web quando il gestore del ristorante in questione ha deciso di ricorrere alle vie legali. Mark Makhoul è un blogger libanese che vive in Kuwait che ha recensito il ristorante Benihana Kuwait nel suo blog, 248am [1] [en, come tutti gli altri link eccetto ove diversamente indicato].

Nel suo blog, Mark ha descritto il cibo servitogli come “deludente”, entrando nei dettagli di quanto sgradevole fosse. Ciò ha mandato su tutte le furie Mike Servo, direttore generale del Benihana Kuwait che, oltre a commentare ripetutamente il contenuto del blog, ha anche minacciato di querelarne l'autore. La minaccia di passare alle vie legali (qui [2] [ar] in arabo e qui [3] in inglese) si è concretizzata solo qualche giorno più tardi.

Il Benihana Kuwait non si è limitato semplicemente a chiedere un risarcimento pari a 5001 KD (più di 13.000 euro), ma si è anche appellato al Ministero dell’Informazione del Kuwait per far chiudere il blog in questione.

L’argomento è divenuto molto popolare tra gli utenti Twitter in Kuwait (#BenihanaKUW [4]), mentre su Facebook sono state create alcune pagine che puntano il dito contro il Benihana, come Boycott-Benihana-Kuwait [5].

Il blogger kuwaitiano Ansam [6] sostiene che il ristorante stia gestendo la situazione in modo pessimo:

Mi rattrista il fatto che il ristorante debba intentare una causa contro Mark solo perché ne ha scritto una recensione, esprimendo la propria personale opinione. Ho letto la notizia quando è uscita, e oggi l’ho dovuta rileggere per ben due volte per cercare di capire quale fosse la scintilla che ha innescato l'incendio… ma ad essere onesti non mi è sembrata una recensione così terribile!

Hishersq8 [7] sottolinea una cosa importante:

Negli Stati Uniti e in Gran Bretagna sono i critici gastronomici a scrivere recensioni: vengono intimiditi dai ristoranti più in voga, ma sono sinceri. Scrivono ciò che pensano, positivo o negativo che sia. Mark ha raccontato la sua esperienza: forse è uno dei blogger più conosciuti in Kuwait, ma non penso proprio che sia in grado di convincere 3 milioni di persone a non andare in quel ristorante. Ha il diritto di dire ciò che pensa, come chiunque altro!

Un altro blogger kuwaitiano, Abu Jaij [8] [ar], scrive:

طبعا لا خلاف على أن حق التقاضى متاح لأى شخص أو جهة إذا وقع ضرر مباشر و متعمد عليه من قبل شخص أو جهة أخرى….و لكن الدعوى المرفوعة على المدون مارك (داست) على مبادئ و لن أقول أبسط الحقوق الإنسانية المكفولة لكل مواطن…و مقيم

مدونة مارك مدونة شخصية من خلالها يعبر هو عن آرائه الشخصية حول ما يقوم هو بتجربته شخصيا…فهو لا يمثل مؤسسة أو مصلحة تجارية تنافس هذا المطعم اليابانى…. و هو يقوم بتقييم المطاعم كهواية و لا يحترفها حتى يقال عنه بأنه قام (بتشويه سمعة مطعم) متعمدا

من متابعتى لمدونة مارك على مدى سنوات كنت أقرأ تقييمه للمطاعم كنوع من (الترفيه) فهم ليس (مقيّم محترف) أو شيف عالمى حتى أعتبر كل ما يقوله (حقائق) و معلومات دقيقة لا تقبل راى مخالف

أرجو من أصحاب المطعم المعنى سحب دعواهم ضد المدون مارك….فما عبر عنه بتقييمه هو رأيه الشخصى صحيحا كان أو خاطئا…و إن كان رأيه مسموع من قبل الكثيرين لا يعنى هذا أنه الرأى الوحيد و الأخير فى تقييم مطعمكم

Chiunque ha il diritto di intentare una causa nel momento in cui subisce un danno diretto da parte di una persona o di un’entità: questo è fuori discussione. Ma l’azione legale contro Mark calpesta non solo alcuni principi basilari, ma anche i più importanti diritti umani garantiti a ogni cittadino residente o straniero.

Il blog di Mark è personale, ed egli è libero di esprimere le proprie opinioni su ciò che gli pare; non rappresenta una società in competizione con il ristorante giapponese, ma al contrario è semplicemente una persona che scrive recensioni per hobby. Pertanto, è ingiusto dire che abbia cercato di diffamare il ristorante.

In veste di lettore del blog, ho interpretato la recensione di Mark come una sorta di divertissement: non essendo lui un critico professionista, né tantomeno uno chef internazionale, non ritengo di dover prendere tutto ciò che dice come una verità assoluta.

Mi auguro che i proprietari di questo triste ristorante ritirino le accuse contro Mark. Quel che ha scritto rappresenta la sua opinione personale, giusta o sbagliata che sia, e se è seguito da tante persone ciò non significa che sarà lui l’unico ed ultimo recensore del ristorante.

Il ristorante in questione è un franchising locale della catena internazionale di ristoranti Benihana [9]. Il blog statunitense BoingBoing [10] ha interpellato l’amministratore delegato e vice presidente esecutivo del Benihana Tokyo, il quale sostiene di non sapere assolutamente nulla della causa.