Quello dei matrimoni omosessuali è un tema da lungo tempo dibattuto dall'opinione pubblica. Di recente, però, è diventato oggetto di discussione anche durante i comizi elettorali dei candidati alla presidenza del Perù [es, come gli altri link dell'articolo, tranne ove diversamente segnalato]. La scintilla che ha incendiato il dibattito è stata la dichiarazione di un rappresentante della Chiesa Cattolica peruviana, che ha espresso la sua forte contrarietà al matrimonio di persone dello stesso sesso. Le reazioni eterogenee di attivisti, blogger, giornalisti e comuni cittadini non si sono fatte attendere. E ovviamente anche i candidati alle elezioni presidenziali di quest'anno ne hanno approfittato per chiarire le loro posizioni sull'argomento.
L'ex presidente Alejandro Toledo (candidato del partito Perú Posible [en]), attualmente in testa ai sondaggi elettorali, afferma che il suo programma contempla l'unione civile tra gli omosessuali e si prefigge di creare “una società inclusiva [dato che] il Perù non è uno Stato repressivo”. Manuel Rodríguez Cuadros, rappresentante del partito Fuerza Social, si dichiara a favore di una riforma delle leggi peruviane al fine di permettere i matrimoni tra persone dello stesso sesso, mentre gli altri candidati propendono per soluzioni legislative meno drastiche; la proposta di Luis Castañeda (candidato di Solidaridad Nacional) prevede la concessione del diritto alla successione mentre Pedro Pablo Kuczynski (di Alianza por el Gran Cambio) e Keiko Fujimori (di Fuerza 2011) sono a favore dell’introduzione delle unioni civili.
C'è accordo tra gli analisti politici dei vari media nell'affermare che l'argomento non viene strumentalizzato per far man bassa di voti, ma che l'intento dei candidati è quello di proiettare l'immagine di difensori dei diritti delle minoranze in un sistema democratico. I blogger locali (e gli utenti di Twitter), però, non hanno mancato di esternare le loro opinioni al riguardo.
Nel suo blog DaV, El Davo osserva che:
El debate entre los candidatos al sillón presidencial está girando en torno a tres puntos: Consumo de drogas, aborto y unión civil entre personas del mismo sexo.”
Il blogger Peruanista considera che, tutto sommato, pur sfruttando l'argomento per fini elettorali
es importante que se discuta la igualdad de derechos civiles de los ciudadanos peruanos que son gays, lesbianas, bisexuales y transgénero (LGBT), a nivel público y de forma respetuosa.
Il blogger Diego Avendaño nel suo Desde la Clandestinidad, presenta un problema molto concreto che le coppie formate da persone dello stesso sesso devono affrontare in Perù:
El caso es que muchas veces las parejas homosexualesno son reconocidas ante el Estado cuando deben reclamar bienes heredados o para tomar decisiones sobre la salud de la pareja, como sí es posible con las parejas (heterosexuales) casadas…
Nel blog Gay Como Tu, Tonnio passa in rassegna le differenze e le similitudini tra gli istituti legali del matrimonio civile e dell'unione civile libera (soluzione che viene proposta da molti candidati alla presidenza) e si ricollega ai progetti di legge che riguardano questa tematica e che attualmente sono oggetto di discussione, segnalando che
debemos recordar que de lo que se trata aquí es de obtener los mismos beneficios conyugales como el hecho de no querer (sic) desamparados ante la ley después de tantos años de convivencia o en caso de enfermedad, viudez, herencia, hijos y demás derechos que encierra la figura marital.
Secondo la rete di attivisti Respeto X Respeto è auspicabile una revisione dell'istituto matrimoniale rispetto a com'è inteso ora nel Codice Civile peruviano:
El matrimonio no es otra cosa que un contrato entre dos partes… en la que las partes deben decidir por ellas mismas qué reglas cautelan mejor sus intereses… Así, se dejaría de exigir que se trate de la unión de “hombre y mujer”, pudiendo hacerse referencia a la unión de dos personas.
Alvaro Felipe mette in guardia riguardo alla strumentalizzazione politica e l'uso opportunistico del tema e nel suo blog personale invita a mantenere il dibattito entro certi limiti
si tú te arañas hablando de tolerancia con los homosexuales, o eres un candidato improvisado más que usa ese tema en campaña, recuerda que la tolerancia que pregonas deberías aplicarla con quienes no están de acuerdo contigo. Sino eres un hipócrita más que está seguro que todos le creen.
Il dibattito si è esteso anche a Twitter dove i toni sono stati più duri e caustici.
@Pornosgay afferma:
campaña electoral hacia la presidencia de Perú ha encontrado en la legalización del matrimonio homosexual un gran tema de debate
Il predecessore dell'attuale presidente Alan García [it], Alejandro Toledo [it] (@atoledomanrique), candidato del partito Perù Posible chiarisce:
No planteamos matrimonio gay. Proponemos la Unión Civil como un mecanismo legal de protección de derechos.
Gio Infante (@gioinfante) ritiene che:
La agenda del matrimonio y la unión civil es frívola, ¿sabían que en Perú cada 5 días muere asesinada una lesbiana, travesti o gay?
Mapi Aguirre (@estroginoxxx) fa il punto della situazione:
Toledo quiere legalizar drogas luego Bruce union civil gay Castañeda quiere hacer de Peru un MEGAPUENTE Y Keiko sacar al padre #CIRCO
Agustin Haya (@agustinhaya) informa che da una prospettiva costituzionale:
La Constitución del Perú desde 1979 no precisa género en el matrimonio. Las uniones civiles homosexuales o lesbianas están protegidas
Vilma Granados (@vilmavgc) obietta:
@elecciones tantas cosas de las q tratar y todos los candidatos solo hablan del matrimonio gay
Armando Solís (@Belloperuviano) rilancia su Twitter un messaggio della pagina di Facebook Yo apoyo el matrimonio gay en Perú/ I support gay marriage for Peru (Sostengo il matrimonio gay in Perù). Il messaggio completo recita:
…Es tiempo de que en nuestro país, se apruebe la Peru: Union Civil Gay, puesto que la comunidad gay peruana, por el momento no tiene ninguna clase de derecho, a pesar que la Unión Civil, no es del todo igualitaria, sería un primer gran paso para el Yo estoy a favor de la legalización del Matrimonio Gay, en nuestro país.
Con le iniziali FS Cristhian Rojas (@ChristhianRS) si riferisce al partito Fuerza Social e dice:
haha FS cree que vive en un país moderno, liberal… casi europeo para proponer “matrimonio gay”. Demasiado lejos para ser el Perú.
Agustin Gamarra (@A_Gamarra) dichiara:
@atoledomanrique NO AL MATRIMONIO GAY EN PERÚ, que se vayan a casar a Argentina pero q no se corrompa la sociedad
Ale Ramirez (@alesuszero) risponde al comunicato della Chiesa cattolica:
Los gays iran al cielo, el obispo no RT @larepublica_pe: Obispos del Perú emiten comunicado en el que rechazan el matrimonio homosexual
Anche Diego (@Mapache9999) reagisce alla presa di posizione dei vescovi:
A ver, que rechacen iglesias que protegen pedofilos RT @larryportera: #Peru obispos rechazan aborto y matrimonio gay http://twurl.nl/0qws5p
Con l'approssimarsi della data delle elezioni (10 aprile), il tema sarà sicuramente oggetto di ulteriore strumentalizzazione politica, nonostante gli avvertimenti di attivisti, analisti e altri rappresentanti della società civile. Sarà necessario seguire il dibattito e le sue ripercussioni per capire se, alla fine sarà possibile una negoziazione tra chi sostiene e chi si oppone al riconoscimento di diritti legali ai cittadini LGBT, che è proprio l'obiettivo dei sostenitori del movimento.