Perù: nuovo ceppo dell'epidemia di dengue si propaga in Amazzonia

Com'era prevedibile l'epidemia di dengue [it, malattia febbrile acuta causata dal virus omonimo] che si è manifestata a Loreto, una regione dell'Amazzonia peruviana, si è rapidamente diffusa alle zone confinanti [es, come gli altri link dell'articolo, tranne ove diversamente segnalato] e il 1 febbraio sono stati confermati ufficialmente 4 casi di contagio nella capitale Lima. La notizia ha generato grande allarme tra la popolazione dato che, in base ai comunicati delle autorità sanitarie, quello che ha colpito la regione è un nuovo ceppo della malattia la cui virulenza ha già mietuto molte vittime in Brasile, Bolivia e Argentina.

Abitanti di Puerto Belén

Abitanti di Puerto Belén, Iquitos (Foto: Jean-Pierre Jeannin su Flickr, ripresa con licenza Creative Commons BY-NC-SA 2.0)

A Iquitos [it], capitale della regione di Loreto [it], le cifre ufficiali contano più di 6.000 casi sospetti di contagio della malattia trasmessa dalla puntura della zanzara Aedes aegypti [it], mentre i decessi, nel solo mese di gennaio, sono stati 11. È prevedibile che a febbraio queste cifre possano aumentare. Intanto, gli ospedali della città sono già al collasso e alcuni gruppi di cittadini chiedono a gran voce che venga dichiarata l'emergenza sanitaria, una misura che le autorità sanitarie regionali tardano ad adottare a causa di una “mancanza di ragguagli tecnici e legali“.

È dall'inizio di quest'anno che il blog CienciasMedicasNews, citando fonti mediche dell'ospedale regionale di Loreto a Iquitos, pubblica informazioni allarmanti riguardo alla pericolosità di questo nuovo ceppo di dengue:

En Iquitos ya han circulado todos los serotipos del dengue (1-4), sin embargo solo se reportaron casos leves y casos esporádicos de dengue hemorrágico (FHD I-II). No obstante, en este brote se está observando una inusual cantidad de casos con signos de alarma y ya se reportó el primer caso de una muerte por dengue… Se piensa que se debe a la introducción del Dengue-2 genotipo III Asiático/Americano, que en el Brasil ya se asoció a una gran cantidad de casos graves y mortalidad aumentada.

A Iquitos si sono già manifestati tutti i sierotipi del dengue (1-4) ma nonostante ciò i casi di dengue emorragico (stadio I-II) sono stati lievi e sporadici. Con questa epidemia però si sta osservando un'incidenza insolita di casi con sintomi allarmanti e già si è registrato il primo decesso a causa del dengue… Si ipotizza che ciò sia dovuto all'introduzione sul territorio peruviano del dengue di tipo due, genotipo III appartenente al ceppo asiatico/americano che in Brasile è stato associato a numerosi casi di notevole gravità e con incrementata mortalità.
Aedes Aegypti

La zanzara Aedes aeypti, vettore del dengue (Foto: Sanofi Pasteur/Flickr, ripresa con licenza Creative Commons CC BY-NC-ND 2.0)

A metà gennaio il blog De la Selva su Web On commentava da Iquitos:

Desde diciembre del año pasado se han ido presentando casos de dengue en Iquitos, sin embargo ninguna autoridad dio algún paso adelante… por ahorrar costos nadie le dio importancia. … aunque el gobierno diga que sólo han muerto 8, diariamente se está muriendo la gente. Los hospitales están llenos de pacientes, no hay camas y faltan médicos y enfermeros, se han puesto camas en los patios.

Da dicembre dell'anno scorso i casi di dengue a Iquitos si sono moltiplicati ma ciò nonostante le autorità non hanno preso contromisure… per risparmiare denaro, nessuno ha dato importanza all'epidemia… il Governo afferma che ci sono stati solamente 8 decessi, ma ogni giorno c'è gente che muore. Gli ospedali sono stipati di pazienti, mancano medici e infermieri, non ci sono posti liberi tanto che si sono dovuti sistemare dei letti anche nei giardini delle strutture sanitarie.

Nel blog Diario de IQT, Paco Bardales presenta alcuni dati:

Entre el 25 de diciembre  y el 25 de enero, según cifras oficiales (refrendadas por el diario La República) indican que los casos de dengue llegan casi a 8 mil. Lo increíble es que en 5 días la cifra de 3,493 caso aumento dos veces y medio más… Entre los años 2004 y 2010 se presentaron 59 casos de dengue hemorrágico, 48 confirmados y 11 probables. En resumen, en un mes hemos tenido más dengue hemorrágico que en 6 años.

In base alle cifre ufficiali (poi confermate dal quotidiano La República), tra il 25 dicembre e il 25 gennaio si sono registrati quasi 8 mila casi di dengue. La cosa incredibile è che i 3.493 casi registrati sono aumentati di due volte e mezzo in 5 giorni. Tra il 2004 e il 2010 si sono registrati 59 casi di dengue emorragico, di cui 48 confermati e 11 sospetti. In sintesi, in un mese si sono registrati più casi di dengue emorragico che in 6 anni.

Molderinv, nel blog Problemas a Mis Soluciones non nasconde i suoi timori:

Estoy en Lima, pero ya tiemblo ante la idea de una diseminación pronta. La aviación hace posible que en menos de 24 horas tengamos una enfermedad de África u Oceanía al costado de nuestras casas.

Sono a Lima ma già tremo all'idea che l'epidemia possa diffondersi velocemente. A causa del trasporto aereo c'è la possibilità che in 24 ore una malattia dall'Africa o dall'Oceania ci arrivi sulla porta di casa.

E in effetti l'epidemia è già arrivata a Lima, anche se il Ministro della Sanità tranquillizza la popolazione specificando che “si tratta di persone provenienti dalla regione di Loreto” e che il contagio tramite puntura di zanzara “non è avvenuto nella capitale”.

Nel frattempo il presidente della regione amazzonica Madre de Dios [it] (in cui durante il 2010 i casi di contagio sono stati 30.000) accusa apertamente la precedente amministrazione di aver permesso che la pandemia avanzasse: afferma che non è stata messa in atto alcuna misura di prevenzione, né è stato richiesto l'appoggio del Governo centrale né tanto meno sono stati diffusi i dati sul effettivo numero di contagi.

Questi non sarebbero gli unici casi di omissione da parte delle autorità. In diversi siti d'informazione, i netizen denunciano che nonostante la gravità dell'epidemia, le autorità locali non stanno attuando le misure necessarie. E non solo: le loro preoccupazioni principali sembrerebbero essere quelle di minimizzare il problema (presumibilmente per non incidere negativamente sui flussi turistici) e di celebrare il carnevale in grande stile.

Il blogger Paco Bardales in un altro intervento su Diario di IQT scrive:

La verdad es simple: se ha descuidado clamorosamente la prevención. Pero aún más, se ha ignorado una posible alerta que ya tenía un tiempo siendo analizada. Ayer, el ministro de Salud (que se ha mantenido alarmantemente callado durante la epidemia) ha señalado que el serotipo habría ingresado al Perú desde Manaos-Brasil, donde frecuentemente se producen este tipo de casos. Aunque es difícil precisar la exactitud total de esta afirmación, no es descabellado creer que sí. En la ciudad  brasileña de Barretos, el dengue mató 530 personas durante el 2010, así como 35 en lo que va del presente año.

È semplice: è stata clamorosamente trascurata la prevenzione. Peggio ancora: è stato ignorato un potenziale allarme che già da tempo era oggetto di analisi. Ieri il Ministro della Sanità (che durante l'epidemia ha mantenuto un silenzio preoccupante) ha informato che il sierotipo in questione sarebbe entrato in Perù da Manaus in Brasile, dove questo tipo di casi è frequente. Anche se è difficile comprovare la totale veridicità di questa affermazione, è lecito pensare che sia così. Nel corso del 2010, a Barretos, in Brasile, il dengue ha fatto 530 vittime a cui si aggiungono altri 35 decessi dall'inizio di quest'anno.

Numerose sono state anche le reazioni degli utenti di Twitter tra cui predominano l'indignazione e il timore.

Omar Rojas (@xDente) s'interroga:

Ya llegó el #dengue a Lima… ya declarán en emergencia a Loreto?

Il #dengue è già arrivato a Lima… dichiareranno l'emergenza a Loreto ora?

Armando Canchaya (@gatorouge) chiede:

Ya hay cuatro casos de dengue en lima! Y ahora, ministro?

Ci sono quattro casi di dengue a Lima! E ora Ministro?

Anche César (@zerojuls) esprime i suoi timori:

Y llego el dengue a lima … espero ahora si no nos dejen morir, como en varios lugares de la selva …

E il dengue è arrivato a Lima… spero che non ci lascino morire come succede in varie parti dell'Amazzonia…

La studentessa di medicina Laura Rodríguez (@Lala_RodYar) scrive molto preoccupata:

Dengue! LORETO EN ALERTA ROJA! MEDICINA Y AYUDA!! Olvidense un momento de las elecciones POLITICOS! y hagan algo que la gente esta muriendo!

Dengue! ALLARME ROSSO A LORETO! FARMACI E AIUTI! POLITICI, dimenticatevi per un attimo delle elezioni e fate qualcosa! La gente sta morendo!

Dall'Amazzonia peruviana, Alexis Puicón (@threefishing) lancia l'allarme:

@Capital967 @capital967 Desde Iquitos. El dengue nos esta matando. Ayuda YA!!!

@Capital967 @capital967 Da Iquitos. Il dengue ci sta uccidendo. Aiuti ADESSO!

Anche José Manuyama (@josiquitos) mette in guardia riguardo alla situazione:

Aumentan las cifras de muerte por dengue. Autoridades se duermen y hacen muy poco en Iquitos

Aumentano i decessi per dengue. A Iquitos le autorità dormono e fanno molto poco

Per Verónica García (@veronica_garc9) i politici sono troppo presi dalla campagna elettorale e dalle discussioni sul matrimonio tra persone delle stesso sesso [it] per preoccuparsi di quel che sta succedendo nella regione di Loreto:

Aquí se discute si naces o no gay y en Loreto la medicina se encarece, el dengue avanza…

Qui si discute se si nasce gay o no e a Loreto il prezzo dei farmaci aumenta, il dengue avanza…

Lupe Muñoz (@Lupemunz) è molto critica riguardo alla lentezza con cui lo Stato peruviano sta rispondendo all'emergenza:

La transferencia de los más de dos millones de soles para abastecer a los hospitales de Iquitos para combatir el dengue sigue en “proceso”.

Il trasferimento di più di due milioni di soles per rifornire gli ospedali di Iquitos e far fronte al dengue continua ad essere “in corso”.

Non mancano i commenti sui progetti delle autorità locali per la celebrazione del carnevale in grande stile. Da Iquitos, gli utenti di Twitter Beatriz López (@bialopez_peru), Jorge Carrillo (@Reporteropro) e Darwin Arévalo (@Dar_0) scrivono:

@bialopez_peru [la provincia [it] de] Maynas quiere traer a Los Yaipen para el Carnaval en #iquitos, a 45 mil soles [alrededor de 16,200 dólares]. El #dengue no existe para algunas autoridades…

@reporteropro En tiempos de lluvia fácil se juega carnaval en la calle Putumayo no se necesita 337 mil [alrededor de 122,00 dólares] para divertirse #Iquitos

@Dar_0 Si la ciudad no estaría sufriendo la epidemia del Dengue quizá podría pasar, pero de todas formas es una exageración. http://bit.ly/fIsyDT

@bialopez_peru per il carnevale [la provincia di] Maynas [it] vuole portare il gruppo Los Yaipen a #iquitos. Costo: 45 mila soles [circa 16.200 dollari]. Il #dengue non esiste per alcune autorità…

@reporteropro Nella stagione delle piogge si festeggia carnevale su calle Putumayo [la via principale di Iquitos], non c'è bisogno di 337 mila [soles, circa 122.000 dollari] per divertirsi #iquitos

@Dar_0 Se la città non fosse alle prese con l'epidemia di dengue, forse potrebbe essere accettabile, ma in ogni caso è un'esagerazione. http://bit.ly/fIsyDT

Il blog Mirando Puntos de Vista pubblica un articolo dello studioso amazzonico Roger Rumrill intitolato “C'è bisogno di disinfestare anche dalla corruzione” in cui l'autore accusa apertamente le autorità:

La epidemia de dengue en Iquitos, transmitida por el zancudo “Aedes aegypti”, que ya ha producido decenas de muertes y más de 7 mil infectados por el virus, es otra clamorosa consecuencia de la imprevisión y la corrupción… Desde el 3 de enero el gobierno central tenía un informe concluyente de que había un crecimiento de la curva del dengue de la Cepa 2 proveniente del Brasil y que ésta se extendía sin control en Iquitos. El 13 de este mes desde el hospital “Iquitos” se lanzó un pedido solicitando suero y unidades de sangre incluso a nivel internacional. El 20, la vice ministra de salud, Zarela Solís Vásquez, declaró irresponsablemente en Iquitos que “la situación está controlada” y a continuación, el impasible ministro de salud, Óscar Ugarte, se negó a declarar el estado de emergencia.

L'epidemia di dengue trasmessa dalla zanzara “Aedes aegypti” che ha colpito Iquitos, per la quale già si contano decine di morti e più di 7 mila contagi, è un'altra scandalosa conseguenza della mancanza di lungimiranza e della corruzione delle autorità… Il 3 gennaio un rapporto risolutivo allertava il Governo centrale sul fatto che la curva del dengue era in crescita e che il sierotipo 2 proveniente dal Brasile si stava diffondendo a Iquitos. Il 13 gennaio l'ospedale di Iquitos ha fatto richiesta di siero e unità di sangue a livello nazionale e internazionale. Il 20 gennaio Zarela Solís Vásquez, Viceministro della sanità, ha dichiarato, in modo irresponsabile, che la situazione a Iquitos “era sotto controllo” e in seguito, l'impassibile Ministro della Sanità, Óscar Ugarte, ha rifiutato di dichiarare lo stato di emergenza.

Secondo le ultime notizie, il Ministero della Sanità ha annunciato una nuova campagna per informare la popolazione su come proteggersi dall'epidemia e ha informato la provincia di Maynas che nel 2010 il governo regionale di Loreto ha ricevuto 14 milioni di soles (più di 5 milioni di dollari) destinati alle campagne di prevenzione contro il dengue. La responsabilità quindi ricade sul governo regionale ma il Presidente della provincia di Maynas, Charles Zevallos commenta: “Dall'anno scorso Iquitos non è stata disinfestata, questo significa che il denaro ci dev'essere ancora. È pertanto necessario agire con decisione ed efficacia.

Nel frattempo, alcune autorità hanno chiesto la cancellazione dei festeggiamenti per il carnevale, ritenendo che massima priorità debba essere data al dengue. A tal proposito
Grover Vásquez (@Grovervas) commenta:

Vamos un mes y el dengue no se detiene.

È già un mese e il dengue non si ferma.

AGGIORNAMENTO: dopo la pubblicazione di questo articolo il Ministero della Sanità peruviano ha dichiarato lo stato di emergenza nella regione di Loreto; nella capitale Lima la situazione viene giudicata a “rischio elevato” mentre altre zone del Paese si stanno organizzando per far fronte all'epidemia. Gli ospedali di Iquitos sono in attesa del trasferimento di fondi speciali per combattere la pandemia. Nel frattempo le vittime dell'epidemia sono salite a 13.

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