Dal 20 aprile al 9 maggio 2011, nella città di Buenos Aires si terrà la 37esima edizione della Fiera Internazionale del Libro, considerata una tra le maggiori [2] [es, come tutti gli altri link, eccetto ove diversamente indicato] del suo genere nel mondo ispanofono. Ogni anno la Fiera ospita invitati speciali [3] che tengono conferenze, seminari, workshop e presentano i propri lavori. Tra gli invitati dell'edizione del 2011 vi è anche il Premio Nobel per la Letteratura 2010 [4] [it], Mario Vargas Llosa, cui spetterà il compito di aprire il prestigioso evento.
L'invito ha generato diverse reazioni di rifiuto da parte di coloro che criticano le posizioni politiche dell'autore e le sue recenti esternazioni sull'Argentina. Nell'ottobre 2010, quando ancora non aveva ricevuto il Nobel, durante un'intervista per un media argentino [5] Mario Vargas Llosa aveva infatti espresso dure critiche nei confronti dei governi di Nestor Kirchner [6] [it] e Cristina Fernández de Kirchner [7] [it].
Molti intellettuali argentini si sono dichiarati [8] favorevoli alla presenza di Vargas Llosa; molti altri, invece, non sono d'accordo. Horacio Gonzáles, direttore della Biblioteca Nazionale dell'Argentina, ha inviato una lettera [9] a Carlos De Santos, presidente della Camera Argentina del Libro [10], chiedendo che per l'inaugurazione venga scelto uno scrittore argentino.
Nel Blog del Garra [11], “la Güera” scrive un breve post sull'argomento, sostenendo che:
….Vargas Llosa ha sido invitado a la Feria del Libro para que auxilie a la derecha argentina
Lucas Llach, nel suo blog, ha pubblicato un post dal titolo “Vargas Llosa era un nazista?” [12], nel quale analizza l'ideologia dell'autore, confrontandola con la politica di sinistra dell'ex presidente brasiliano Lula da Silva [13] [it] e di Fidel Castro [14] [it] a Cuba:
Me molesta la doble moral. ¿Podés pensar que sos “del palo” de Lula y de Castro y que por eso te molestan las ideas de Vargas Llosa? Solamente si sos un cínico. La política democrática y neoliberal de Lula no podría ser más opuesta a la política autoritaria y literalmente comunista de los Castro. Tenés que elegir […] Si te gustan las políticas de Lula en Brasil tu diferencia con Vargas Llosa es de matices, de estilos […]
Su Facebook sono numerosi i gruppi che appoggiano la partecipazione del Premio Nobel alla Fiera; tra questi, “Vargas Llosa benvenuto a Buenos Aires” [15], nel quale Adrian Lombardini scrive [16]:
Realmente son tristes los enanos mentales que lo critican por “antidemocrático”, “de derecha” y tonterías por el estilo. Como en tantos otros casos, son las simples emociones básicas como la envidia, disfrazadas de un discurso “políticamente correcto”, en favor de “las masas”, los indígenas, etc…
Opposta, invece, l'opinione del gruppo NO a Mario Vargas Llosa [17], dove Cecilia Rodriguez scrive [18]:
Sin dudas q la feria del libro se ha convertido en escenario propicio para actos de indole política, mas precisamente opositora. Opositora al cambio, a que el Estado empiece a involucrarse en cuestiones económicas, sociales, culturales, etc.Obviamente que a ciertos sectores no les conviene. Y este señor Vargas LLosa lo único de lo q puede venir a promulgar son sus 2 unicas ideas de cabecera: no a la participación del Estado, y si a la libre economía. Defiende a los sectores capitalistas, a los grandes mercados. Como argentinos, si nos tenemos algo de respeto y dignidad no podemos permitir su presencia ni sus palabras que son de una ignorancia aberrante.
Sempre nello stesso gruppo, Exequiel Klopman commenta [19] ironicamente:
Y daaaleee! censúremoslo, escrachémoslo por no ser de izquierda y ni siquiera de centro, vamos a negarle a la gente que lo sigue el derecho a escucharlo libremente, para que se note que somos más democráticos que nunca y que nadie, que la razón es una sola y la tenemos nosotros, y así de a poco ya nadie discuta más nada.
Y cuando el mundo vea que en el país de Borges le tapamos la boca a un Nobel, seremos el Faro de la Libertad y los Derechos.
Forza! Censuriamolo, infamiamolo perché non è né di sinistra né di centro, neghiamo alla gente che lo appoggia il diritto di ascoltarlo liberamente. Proprio per ribadire ancora una volta che siamo noi i più democratici, sempre e comunque, e che la ragione è una sola e ce l'abbiamo noi. E che, in virtù di questo, nessuno ne discuta più.
Quando il mondo vedrà che nel Paese di Borges chiudiamo la bocca a un Premio Nobel, allora sì che saremo il Faro della Libertà e dei Diritti.
Il quotidiano spagnolo El País [20] riferisce che la leader argentina Cristina Fernández de Kirchner avrebbe opposto il proprio veto alla lettera inviata da Horacio González, sollecitandone il ritiro. In risposta, il Direttore della Biblioteca Nazionale ha inviato una seconda lettera di chiarimento [21]:
He percibido que la discusión corre el riesgo de ser presentada como una vía para limitar la palabra de un escritor, que siempre leímos como el buen novelista que es, y cuestionamos como especial promotor de interpretaciones inadecuadas sobre la política y la sociedad argentina. No era aquél su sentido sino el de resguardar la Feria del Libro como ámbito de múltiples voces, procurando que la calidad de las mismas predomine por sobre las inscripciones políticas inmediatistas.
La reazione di Vargas Llosa non si è certo fatta attendere. Il 13 marzo, su El País [22], è stata pubblicata una colonna dedicata al Premio Nobel; inoltre la rivista argentina ñ [23] ha pubblicato un dibattito nel quale Vargas Llosa dichiara:
Lo último que se me hubiera ocurrido es ir a inaugurar la Feria del Libro para hacer política. No era lo propio, lo adecuado. Sé que hay un sitio para cada cosa. Ahora ellos han creado una situación muy difícil porque sería un terrible escamoteo que yo no hablara de mis posiciones y mis ideas cuando me querían prohibir que lo hiciera … Es una cuestión de dignidad, de coherencia, y sería una frustración para quienes quieran escucharme que no me dé por enterado de lo que han dicho, de las acusaciones que me han hecho y, además, de las etiquetas que me han colocado.
Trattandosi di un evento intellettuale e di libera espressione, le reazioni [24] sono state le più disparate. Bisognerà aspettare il 20 aprile per chiarire molti di questi dubbi: il Premio Nobel parteciperà alla Fiera? E se sì, quale sarà il suo discorso inaugurale?