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Messico: Sospesa la diffusione di “Presunto Culpable”, documentario che svelerebbe un grave errore giudiziario

Categorie: America Latina, Messico, Arte & Cultura, Citizen Media, Film, Governance, Legge, Libertà d'espressione, Media & Giornalismi
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Poster ufficiale del documentario, scaricabile dal sito ufficiale

Il giudice messicano Blanca Lobo Dominguez ha ordinato la sospensione temporanea della proiezione nei cinema del fortunato documentario messicano Presunto Culpable [2] [es, come tutti i link eccetto ove diversamente segnalato] (Presunto Colpevole [3] [it]). Il giudice ha agito in risposta alle proteste di uno dei testimoni dell'accusa, Victor Manuel Reyes Bravo, che pur non avendo autorizzato i produttori si è ritrovato a comparire nel film.

Il documentario, che mostra tutte le crepe e le debolezze del sistema giudiziario messicano, racconta la storia di Antonio Zuniga, accusato di omicidio nel 2005. Nel corso del film l'accusa viene smontata, e viene rivelato che le prove usate per condannarlo non avevano alcun fondamento.

Sul blog Gancho [4] [en] si ribadisce la popolarità del documentario:

Ho letto molto sui media americani [5] [en] a proposito di Presunto Colpevole, un documentario che racconta quello che sembra esser stato un terribile errore giudiziario di un tribunale messicano. [Sul suo blog,] Milenio racconta [6] l'incredibile destino di questo piccolo film, che in Messico ha sbancato i botteghini. Grazie alla distribuzione garantita da Cinépolis, la più grande catena cinematografica del Paese, nella sola prima settimana di uscita Presunto Colpevole ha incassato 6.4 milioni di pesos, [circa 360.000 euro], il che lo mette sulla buona strada per diventare il documentario meglio riuscito della storia messicana.

L'insegnante e blogger Octavio Islas è preoccupato che la sospensione della proiezione del film possa incidere sulla libertà d'espressione [7]:

La suspensión en las exhibiciones de la película Presunto Culpable sería un atentado a la libertad de expresión. En esa cinta se muestran escenas de un proceso judicial que fue público. Los hechos allí registrados son de interés público –atendiendo al principio de máxima publicidad establecido en la Constitución– y su divulgación no requiere del permiso expreso de las personas que participaron en tales audiencias.

La sospensione della proiezione del film Presunto Colpevole sarebbe un attentato alla libertà d'espressione: il documentario, infatti, si limita a mostrare le immagini di un pubblico processo. I fatti esposti sono quindi di interesse generale, stando al principio di massima divulgazione stabilito dalla Costituzione, e la loro diffusione non dovrebbe richiedere il permesso di chi ha partecipato a quelle udienze.
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"Toño," diminutivo di "Antonio," il protagonista. Immagine scaricabile dal press kit del sito del film.

Alejandro Ortiz Sotomajor commenta così le teorie censorie [8]:

Esta claro que no hay que pensar mucho para poder llegar a varias conclusiones, la principal y que anda en prácticamente boca de todos es que el sistema judicial no quiere que se saque a la luz todas la irregularidades en su administración y su forma de resolver los juicios.

È ovvio che non ci voglia molto per arrivare a certe conclusioni. Quella principale, che sta sulla bocca di tutti è che il sistema giudiziario non vuole che venga fatta luce sulle irregolarità della sua amministrazione e sul modo in cui essa conclude i processi.

I produttori annunciano sul pagina ufficiale [2] di “Presunto Colpevole” che il documentario continuerà a circolare fino a quando non riceveranno un'ingiunzione governativa o giudiziaria. Negli Stati Uniti il film può essere visto per intero online sul sito web della Tv pubblica PBS [9] [en] fino al 31 marzo 2011.