articoli da marzo, 2011
Tunisia: Hillary Clinton non è la benvenuta….
La visita del Segretario di Stato USA ha sollevato proteste nella capitale e online: per molti tunisini l'evento segna il culmine dell'ipocrisia, essendo risaputo come il governo USA fosse un alleato del regime dell'ex presidente Ben Ali. Commenti e rilanci via Twitter.
Stati Uniti: i blogger scientifici analizzano l'incidente di Fukushima
Diversi gli interventi online di esperti e ricercatori sulla questione, per lo più con reazioni composte e razionali, insistendo sui benefici dell'energia nucleare e smorzando i toni sulla gravità della situazione. Ampia panoramica sui post di varie fonti e Paesi.
Bahrain: repressione brutale testimoniata in video
Mentre l'attenzione della comunità e dei media internazionali è tutta rivolta alla Libia, in Bahrain le forze di polizia governative stanno brutalmente sopprimendo le spontanee manifestazioni di protesta per la democrazia che si stanno svolgendo in queste settimane. Ma le immagini della repressione stanno facendo il giro del mondo grazie a video amatoriali e a riprese estemporanee fatte dei cittadini.
Giappone: Social media, un'arma a doppio taglio
In una situazione di forte pressione le voci si rincorrono rapidamente: i social network possono facilitare questo processo, diventando così un’arma a doppio taglio. Yasuhisa Hasegawa analizza il fenomeno, mettendo a confronto l’utilizzo dei social media e quello dei mass media.
Bahrein: ai giornalisti viene impedito di entrare nel Paese
Omar Chatriwala, reporter di Al Jazeera, voleva vedere con i proprio occhi quanto accadeva nel Paese che una volta considerava casa sua. Salito su un aereo a Doha, in Qatar, è stato rimpatriato poche ore dopo, senza neanche poter uscire dall'aeroporto del Baharin. Lo stesso è accaduto a molti altri giornalisti.
Giappone: video auto-prodotti sul terremoto
Ci vuole coraggio a tenere una telecamera in mano e registrare mentre la terra ti trema sotto i piedi. Eppure su YouTube non mancano i video girati dai cittadini giapponesi in simili circostanze. Eccone alcuni tra i più significativi.
Taiwan: elevati i rischi posti dalle centrali nucleari del Paese
La densità delle centrali nucleari è più alta a Taiwan che in Giappone, con analoghe (se non superiori) zone a rischio sismico. Dopo aver seguito la vicenda dei reattori di Fukushima, parecchi i cittadini che esprimono dubbi e preoccupazioni.
Angola: le manovre preventive dei militari bloccano le proteste
Una settimana dopo la rivolta che avrebbe dovuto far cadere il Governo, la situazione appare alquanto calma. Le manovre preventive e intimidatorie delle autorittà hanno poututo contare su manifestazioni pro-MPLA pre-organizzate e sull'esercito pronto a intervenire.
Giappone: un anime per spiegare anche ai più piccoli l'emergenza nucleare
Ecco un breve "anime" (in video su YouTube) realizzato dall'artista Kazuko Hachiya per spiegare la situazione della centrale di Fukushima ai più piccoli. Il protagonista, Genpatsu-kun (la centrale nucleare), ha mal di pancia a causa del terremoto, e i dottori (gli esperti) lo curano con acqua fresca e acido borico per evitare che "se la faccia addosso" (emetta radiazioni)...
Perù: Tanti legami con il Giappone, preoccupazione per amici e parenti
Tanti i cittadini peruviani che vivono in Giappone, la maggior parte di discendenza giapponese. Ecco come, attraverso Twitter e vari blog, molti peruviani si scambiano informazioni esprimendo preoccupazione per amici e familiari ch si trovano nelle zone colpite dal terremoto.
Argentina: dopo 35 anni, viva il carnevale!
Vietato da una norma del 1976 voluta dalla dittatura militare, il carnevale è stato finalmente recuperato ufficialmente, con gli annessi festeggiamenti e tradizioni. Il 7 e l'8 marzo gli argentini di tutte le età si sono potuti godere questa festa, cosa che molti non avevano mai fatto.
Yemen: messaggio minaccioso alla giornalista e blogger Afrah Nasser
Il 13 marzo la giornalista e blogger Afrah Nasser ha ricevuto su Facebook un messaggio di minacce di morte per l'attività svolta a sostegno delle proteste diffusesi in tutto il Paese da metà gennaio. Dopo averne rilanciato il testo sul suo blog, i lettori hanno subito reagito.