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Paraguay: fotoblog rivela i pericoli del parto e i problemi sanitari per le donne indigene

Categorie: America Latina, Paraguay, Citizen Media, Donne & Genere, Fotografia, Indigeni, Salute

I cittadini di Asuncion, capitale del Paraguay, non pensano quasi mai al parto come una causa diffusa di morte per le donne paraguaiane. Le notizie riguardanti questo problema presente nel Paese raramente occupano la prima pagina dei media. Di conseguenza, la maggior parte dei cittadini non è consapevole degli alti tassi di mortalità da parto e aborti. Questo è il motivo per cui leggere il post di Rodrigo Alfaro pubblicato sul suo foto-blog [1] [es, come tutti gli altri link, eccetto ove segnalato] riguardante la morte da parto in Paraguay è orribile e scioccante – anche per i locali.

Allo stesso tempo però, le sue fotografie trasmettono la realtà di molte donne molto meglio di quanto potrebbero mai fare le parole, inducendo quanti le osservano a condividerle con il resto del mondo. (Attenzione: le immagini che seguono [2] potrebbero essere troppo forti ed esplicite per qualcuno).

I dati ufficiali distribuiti da CLADEM (Comitato dell'America Latina e Caraibi per la Difesa dei Diritti Umani delle Donne) [3] rivelano che il Paraguay è al primo posto per i tassi di gravidanza adolescenziale in America Latina, con 26 adolescenti incinte su 1000. E anche il tasso di mortalità è elevato: il 25% delle donne incinte che muoiono sono adolescenti di età inferiore ai 19 anni. Ma il fotografo e blogger Rodrigo Alfaro afferma nel suo post [1] che il numero reale potrebbe essere molto più elevato, soprattutto nelle campagne:

Esa es la situación en el Chaco Paraguayo, donde los afirman Médicos que menos del 40% de los fallecidos figlio contabilizados para las Estadísticas oficiales, que en Poco relacionan con sé la realidad en la cual se encuentran los pobladores en-su mayoría indígenas-, aislados ospedale del por caminos de talco difíciles de transitar para ellos, y para las desconocidos camionetas todoterreno del direttore regionale.

Questa è la situazione nel Chaco Paraguayano, dove i medici affermano che meno del 40% di queste morti viene conteggiato nelle statistiche ufficiali, le quali poco rappresentano la realtà in cui si trovano le popolazioni, per lo più indigene – isolate dagli ospedali a causa di strade  difficili da percorrere e sconosciute fuori-strada del direttore regionale.

Il Chaco paraguaiano è la regione occidentale del Paraguay (Asunción si trova nella regione orientale), una zona semi-arida con una bassa densità di popolazione, dove i nativi rappresentano una parte importante della popolazione Alfano riporta una conversazione avuta con un leader indigeno che gli spiega come l'assistenza sanitaria sia loro inaccessibile:

Las palabras de Rosalino González, líder de una comunidad indígena en Laguna Negra, acaban por describir una situación de abandono repetida a lo largo del continente(…):“De mi comunidad no podemos llegar al hospital más que en tractores o en mi moto, lo cual hace lento o peligroso venir con embarazadas o heridos, y del hospital no vienen nunca… salvo en elecciones, ahí vienen con sus promesas…”

Le parole di Rosalino Gonzalez, leader di una comunità indigena a Laguna Negra, descrivono una situazione di abbandono diffusa in tutto il continente(…):”Dalla mia comunità, possiamo raggiungere l'ospedale solo con trattori o con la mia moto, il che rende lento o pericoloso viaggiare con qualcuno in stato di gravidanza o ferito, e dall'ospedale non viene mai nessuno… tranne che durante le elezioni, e in questo caso arrivano con tante promesse…”
fotoblog rivela i pericoli del parto [4]

Ha attraversato il Chaco Boreale a piedi con il figlio, ma quella mattina niente dottori. Nelle zone rurali non sempre ci sono soldi per pagarli.

Alfaro parla delle importanti carenze di assistenza sanitaria scoperte in Paraguay, anche in un ospedale di Asunción, dove ci si aspetta che la situazione sia assai migliore. Il blogger paraguaiano Mike Silvero conferma l'opinione di Alfaro nel blog Sin Cinto ni Corbata [5].

Nel dicembre 2009 è stato istituito il libero accesso alle cure sanitarie per i paraguaiani, ma ciò non ha risolto i problemi concreti: la mancanza di strutture per quanti vivono lontano dalle città, la carenza di medici o lo sfruttamento di quelli disponibili, la mancanza di infrastrutture e attrezzature mediche, e le condizioni disumane a cui le donne sono esposte una volta raggiunti i pochi ospedali disponibili. Tutto questo, combinato con l'elevato tasso di gravidanze tra le adolescenti e gli aborti clandestini, porta alla terribile realtà catturata dalle foto di Alfaro.

Anche se il Ministero della Salute e quello della Pubblica Istruzione hanno programmi che promuovono l'educazione alla salute riproduttiva e sessuale, il governo deve ancora provvedere al minimo indispensabile per offrire un'adeguata assistenza ed istruzione alle donne. Attualmente, ci sono ancora migliaia di donne che non hanno accesso all'istruzione, e molte di loro non sono in grado di raggiungere gli ospedali perché vivono troppo lontano.

fotoblog rivela i pericoli del parto [6]

La cattiva qualità delle strutture mediche è inammissibile.

Le immagini [2] e didascalie in questo post sono utilizzate con il permesso del fotografo. Il suo post è disponibile anche in inglese [7] [en].