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Siria: “No Iran, no Hezbollah!”

Categorie: Medio Oriente & Nord Africa, Iran, Siria, Citizen Media, Cyber-attivismo, Diritti umani, Governance, Libertà d'espressione, Politica, Protesta

Molti blogger iraniani hanno reagito allo slogan dei manifestanti siriani che nelle manifestazioni di mercoledì scorso gridavano [1] [en]  “No Iran, no Hezbollah!”. La Siria è un alleato dell'Iran e allo stesso tempo ha rapporti amichevoli con il movimento libanese degli Hezbollah [2].

Dato che i media di Stato iraniani mantengono il silenzio riguardo gli eventi siriani, sono i blogger a pronunciarsi sul movimento di protesta in corso [3] [en].

Su Balatarin, popolare sito di condivisione di link, diverse persone hanno inserito dei link [4] [fa] che rimandano a un video di manifestanti siriani intenti a urlare slogan contro il regime iraniano.

Facendo riferimento alla notizia di una dichiarazione iraniana “a sostegno dei bahraniti” [5] [en], chiedendo il ritiro delle truppe dall'Arabia Saudita e alle voci (non confermate) su Internet sull'invio di soldati iraniani  per sostenere il regime siriano, il blogger iraniano Iranesabz scrive [6] [fa]:

Sono rimasto stupito. L'Iran si oppone alle forze di repressione dell'Arabia Saudita in Bahrein, ma invia le proprie per reprimere i manifestanti in Siria.

Il regime islamico si è espresso anche a favore delle proteste in Libia e altrove. Irancnn scrive [7] [fa]:

La Repubblica Islamica sostiene la gente che scende in stada a protestare, tranne quando si tratta di iraniani, libanesi, siriani e venezuelani. Ieri i manifestanti iraniani erano considerati rivoltosi, oggi tocca ai siriani.

Il blog Siah o Sefid (che significa ‘bianco e nero’) chiede [8] [fa] perché i canali televisivi ufficiali della Repubblica Islamica non trasmettano notizie sul movimento di protesta siriano e sulle persone uccise.

Dolatemeli scrive [9] [fa] che se in Siria viene spodestato il dittatore, la politica estera della Repubblica Islamica si troverà in grande difficoltà. Il regime iraniano farà tutto il possibile per aiutare quello siriano a rimanere al potere.