L'incidente avvenuto alla centrale nucleare giapponese di Fukushima [en] ha messo in allerta anche i cittadini di Taiwan sulla sicurezza dei loro stessi impianti nucleari [en].
Molti netizen chiedono al governo taiwanese una revisione globale della politica industriale ed energetica, per dare seguito alle preoccupazioni degli ultimi giorni con misure politiche a lungo termine.
La politica del paradosso
Il 14 febbraio, circa un mese prima del terremoto e del devastante tsunami in Giappone [en], l'Amministrazione per la Protezione Ambientale di Taiwan ha tenuto un'udienza pubblica nel corso della quale l'Agenzia per l'Energia ha delineato la politica energetica per il periodo 2011-2020.
Tuttavia, secondo alcuni gruppi ambientalisti la nuova politica energetica violerebbe sia le linee di accordo [zh, come i link successivi eccetto ove diversamente indicato] formulate nelle “Direttive per lo Sviluppo Energetico Sostenibile” (永續能源政策綱領) del 2008, che la conferenza sulla “Dichiarazione per l'Energia Nazionale” del 2009.
La nuova politica favorisce lo sviluppo dell'industria petrolchimica, in contrasto con gli obiettivi fissati per la riduzione dei gas serra attraverso l'aumento delle energie rinnovabili e lo spostamento della bilancia economica a favore delle aziende a basso consumo di energia.
La fallita ristrutturazione dell'industria taiwanese crea un paradosso nello sviluppo delle energie sostenibili, come sottolinea Chia-Yang Tsai (蔡嘉陽) del Centro per l'Informazione Ambientale di Taiwan:
工業消耗台灣60%以上的電力,價格又僅是民生用電一半以上,電價結構如此不合理,當然容易造成工業用電的浪費。提高工業用電的電價更可以淘汰高耗能、高汙染的產業,讓台灣的產業結構從根本上轉型,台灣的能源問題才能解決。
La necessità di una scelta informata
La gravità della crisi nucleare nel vicino Giappone impone a Taiwan una più completa revisione della politica energetica, soprattutto per quanto riguarda lo sviluppo dell'energia atomica.
Sulla base di un articolo sui rischi elevati del nucleare, Yen (焱) teme che l'interruzione dell'attività in questo settore possa causare una carenza di risorse elettriche nel Paese:
如果您接受了缺電的狀況並且可以安撫其他人接受電力不足的現實,就反吧!
D'altra parte, molti netizen sottolineano che, anche se in fin dei conti i Taiwanesi decidessero a favore dell'atomo, è importante che si rendano conto dei rischi che accompagnano questa scelta. Il 14 marzo Subing scrive un post sul suo blog:
擁核的人該提出理由說服台灣人為什麼大家要為幾家高耗能公司負擔這麼大的風險。
C'è davvero bisogno del nucleare?
Dopo aver controllato i dati rilasciati dalla Compagnia Energetica di Taiwan, in un forum di discussione del 21 marzo Siro afferma:
目前台灣的總發電量, 即使在尖峰負載, 也仍有 23.4% 的賸餘…就算現在把三座核電廠全部關閉, 台灣依然沒有立即的電力危機.
Il nucleare, spiega Siro, non è né economico né pulito:
核廢料處理及核電廠除役都很可能讓核能發電成本遠高於台電宣稱的成本.
Tuttavia, nota Siro, il processo di sospensione di una centrale nucleare non è dei più semplici né dei più diretti:
我舉我住的澎湖為例, 澎湖舊火力發電廠位置接近市區, 當郊區新發電廠蓋好, 原電廠拆除後, 土地變成價值不斐, 而這一點是核電廠辦不到的..也是台電在計算成本中, 刻意去忽略的. 核電廠因為儲存核廢料, 即使關閉, 也永遠需要管理監控, 更不用說想要遷廠回收土地.
La gestione delle centrali e delle scorie nucleari costituisce una minaccia potenziale costante. Nello spazio di discussione del post sui rischi del nucleare del 14 marzo, Tyrone si domanda:
當中只要有一件事情疏忽是否就能造成核能污染事件. 為何我們要犧牲後代子孫的幸福造就個人的舒適?