La nuova legge sull'università ha diviso nuovamente l’opinione pubblica e gli studenti, che hanno reagito e avanzato controproposte intense, complesse e inattese. Subito dopo l'approvazione del provvedimento, sostenitori e detrattori hanno animato un grande dibattito, che ha ricevuto un'ulteriore scossa dal Presidente, che vi ha posto il suo veto [es, come tutti i link tranne ove diversamente indicato]. Secondo quanti vi si oppongono, questa legge minaccerebbe l’autonomia e la libertà accademica delle università pubbliche; per i favorevoli, invece, le riforme in essa contenute consentirebbero un accesso più equo a queste istituzioni, ponendo fine ai divari che logorano le più rinomate istituzioni universitarie venezuelane.
I media tradizionali hanno illustrato i diversi punti di vista sorti nel dibattito, tra cui la fretta con cui la legge è stata approvata, le ingiustizie sociali che caratterizzano l’ambito accademico, le interferenze del dispositivo nelle posizioni ideologiche delle singole università, il veto del Presidente e, infine, la rilevanza di una discussione informata a cui possano prender parte il maggior numero possibile di studenti, personale accademico e normali cittadini.
Il testo integrale del provvedimento è disponbile sul blog Viva la U.
Ulteriori spunti di riflessione provengono dal blog Discusión de la ley Universitaria, dove vengono sollevati i seguenti interrogativi:
Qual è lo scopo dell’istruzione universitaria? Chi deve accedere a questo livello d’istruzione? Qual è il ruolo dello Stato e del popolo nella sua gestione ? Le autorità devono essere elette con la partecipazione di tutti i membri della comunità accademica? Riflettiamone, partecipiamo
Per quanto riguarda i fatti coinvolti nell’approvazione della legge, Martha Colmenares commenta alcune delle idee espresse in Parlamento:
“Perché una legge di questo tenore si discute alle 3 del mattino del 23 dicembre 2010?”, si domandava un deputato alle prime ore dell’alba. È così che vengono varate leggi di ogni tipo da parte dell’Assemblea Nazionale composta dal chavismo, leggi che non vengono sottoposte alla considerazione di altri settori (…)
Anche David, dal blog Venelogía, afferma:
Per prima cosa, hanno infilato nell’agenda legislativa una serie di riforme e leggi coraggiose che l’Assemblea Nazionale intende approvare prima della conclusione del suo incarico [conclusosi a gennaio; successivamente il mandato è passato alle nuove camere, che per la prima volta dopo 5 anni includono l'opposizione].
Il blog El libre pensador solleva due dei punti più discussi della legge, ed etichetta come vere o false alcune delle intenzioni del dispositivo:
Falso: la Legge sull'università mira a democratizzare le procedure di voto degli organi accademici; ora tutti i voti contano allo stesso modo (…) Vero: il voto nelle Università non viene concepito allo stesso modo del voto per eleggere il Presidente, i governatori, i sindaci o i deputati. Le gerarchie universitarie non scaturiscono dal voto, ma dal dominio della conoscenza(…)
Falso: la legge rinsalda l’autonomia universitaria. Vero: secondo la Legge, vengono assegnate 76 competenze al Ministro per l’Istruzione Universitaria che conferiscono a questa carica un controllo assoluto sulle università.
@Emy Jaime, da twitter, opina:
Nuova Legge sull'università, nuova Legge per formare l’Uomo e la Donna dell’avvenire, con visione socialista e umanista!
Juan José Requena, dal blog Aporrea, sottolinea le circostanze che hanno portato all’attuale Legge sulle Università e ritiene che la sospensione della legge sia un insulto al popolo e al processo socialista-bolivariano in atto:
la legge precedente, neoliberista, è stata imposta da Caldera [it], dopo un crudele intervento delle forze poliziali all’Universidad Central de Venezuela, perfino con l’intervento di carri armati. Questo evento ha avuto luogo il 31 ottobre 1969, data in cui è veramente stata violentata l’autonomia in tutti i modi possibili.
Forse la decisione del Presidente Chávez intende che le numerose rivendicazioni della Legge siano note a ogni studente e al popolo in generale
Nel frattempo, gli studenti universitari bolivariani e socialisti sono rimasti insoddisfatti.
Abbiamo forse giuristi e assessori così deficienti e stupidi che non sanno concepire leggi?
Sono sicuro che migliaia di studenti e non studente (sic) che appoggiano il presidente Chávez siamo rimasti frustrati nell’ammirare il sorriso di Cecilia (rettore dell’Universidad Central de Venezuela) e le congratulazioni rivolte al Presidente.
Larrin Rivero (@masnunkvolveran) e Jesús Armas (@jesusalexander) appoggiano la Legge e incoraggiano il dibattito su di essa:
Ei, non dimentichiamo che dobbiamo discutere la Legge sulle Università, abbattiamo le vecchie pratiche dei governi precedenti.
Continueremo a discutere la Legge sulle Università e non permetteremo che poche persone estranee all’accademia decidano per noi.
Francisco Toro in Caracas Chronicles commenta il veto [en] del presidente Chávez da un altro punto di vista:
In un’occasione stranamente lieta (o che sembra esserlo) per l’opposizione, il presidente Chávez ha deciso di imporre un veto alla Legge sulle Università che il 95 per cento dell’Assemblea Nazionale a favore di Chávez, prossima alla conclusione del mandato, aveva approvato da poco.
L’unico problema è che la Costituzione venezuelana non abilita il Presidente di imporre un veto!
Mi rendo conto di quanto sia stranamente anacronico far riferimento al testo costituzionale per discutere un punto politico in Venezuela in questi giorni, ma sinceramente lo trovo divertente: la prima vittoria politica dell’opposizione negli ultimi anni è arrivata proprio da… un’affermazione inconstituzionale del potere presidenziale!
Il seguente video curato da un cittadino locale rilancia una delle proteste contro la legge:
Noticias 24 ha pubblicato diverse foto di un corteo studentesco.
E questo sembra solo l’inizio. Il problema di una nuova legge sulle università incoraggia inoltre la discussione sulle mancanze del sistema di istruzione elementare e superiore del paese. Si coglie tra le righe il modello d’istruzione superiore a cui aspira la comunità studentesca e i cambiamenti che molti vorrebbero vedere all’interno della formazione universitaria. La conclusione parziale dell’intenso interscambio di opinioni esposto nelle reti sociali è il bisogno di partecipazione e di discussione critica da parte di studenti consapevoli e ben informati.
Yuraima Becerra (@yurabecerra) e Mariana Ramirez (@marianaramirezz) condividono due preoccupazioni che segnano l’inizio di quanto sembra sarà una discussione lunga e difficile, tenuto conto della sfiducia degli studenti che si oppongono al Governo:
#LaVerdad: universitari non si fidano del veto imposto alla Legge Organica sulle Università
E alla disinformazione generale:
Con poca informazione inizia il dibattito del Proyecto de Ley de Universidades