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Argentina: cancellato il concerto di Plácido Domingo per conflitti politico-amministrativi

Categorie: America Latina, Argentina, Arte & Cultura, Citizen Media, Musica, Politica

Sono trascorsi dodici anni dall'ultima esibizione in Argentina del famoso tenore Plácido Domingo [1] [it]. Il concerto [2] [es, come tutti gli altri link, eccetto ove diversamente indicato], fissato per il 23 marzo a Buenos Aires, avrebbe dovuto essere un omaggio del cantante spagnolo alla tanto amata Argentina, dove nel 1972 ebbe inizio la sua carriera. La prima parte del concerto avrebbe dovuto svolgersi all'interno del Teatro Colón [3] [it], il prestigioso teatro dell'opera di Buenos Aires, mentre la seconda parte all'aperto dal momento che si era stimata un'affluenza di 20.000 persone. Notizia stupenda per gli appassionati di opera, ma le cose non sono andate come previsto.

La parte del concerto che avrebbe dovuto svolgersi all'aperto è stata rinviata [4] [en] al 24 marzo, causa pioggia, mentre l'esibizione destinata al Teatro Colón è stata annullata [5] [en] perché i componenti dell'orchestra si sono rifiutati di suonare a causa dei numerosi conflitti in corso con l'amministrazione cittadina.

In una lettera aperta [6] pubblicata sul proprio sito ufficiale, i musicisti dell'orchestra del Teatro Colón spiegano le ragioni di questa decisione:

Las razones a enumerar son interminables; no olvidemos que la Dirección del Teatro nos está agraviando sistemáticamente, apodándonos terroristas psicológicos, cuasi mafiosos…Este gobierno vino con la decisión de precarizar a todo el personal del Teatro, tercerizanado, disciplinando, entre tantos otros atropellos laborales, incluso avasallando nuestro derecho constitucional.

Le motivazioni sono infinite; non dimentichiamo che la Direzione del Teatro sta peggiorando ulteriormente la nostra situazione dal momento che ci ha definito “terroristi psicotici” quasi fossimo dei mafiosi…Questo governo ha intenzione di rendere precario il lavoro nostro e di tutto il personale del teatro, adottando, tra tanti altri abusi sul lavoro, l’outsourcing e calpestando persino i nostri diritti costituzionali.
[7]

Interno del the Teatro Colón, foto di Roger Schultz, ripresa da Flickr con Licenza Creative Commons BY 2.0

La disputa ebbe inizio nel 2010, con la riapertura del Teatro Colón e si inasprì ulteriormente in seguito all'annullamento di vari concerti. In più, il direttore del Teatro Pedro Pablo García Caffi ha dichiarato, la scorsa settimana, la sospensione della vendita degli abbonamenti teatrali per tutto l'anno.

Nell'articolo “El público amante de la ópera que esta solo y espera…” (Gli amanti dell’ opera sono soli ed aspettano…), Enrique Sirvén [8] critica i disagi avvenuti lo scorso anno e spera che la nuova stagione si apra in un clima più sereno:

Espero que la apertura del Teatro Colón sea definitiva, después de una temporada como la del año pasado, forzosamente más breve y finalmente interrumpida, después de un largo receso. Que los importantes títulos programados para la que se inicia puedan llevarse a cabo.

Spero che l'apertura del Teatro Colón sia definitiva, dopo una stagione come quella passata, molto breve e alla fine interrotta dopo una lunga pausa, vorrrei veder realizzati tutti gli spettacoli in programma per la nuova stagione.

Il personale del Teatro Colón ha manifestato un certo malcontento nei confronti del governatore liberale di Buenos Aires e responsabile della gestione del teatro Mauricio Macri [9]. Per un resoconto dettagliato delle varie contestazioni è possibile visitare il blog Habitúes del Teatro Colón [10]. Tra le altre cose, si punta il dito contro i tagli del personale, la gestione del patrimonio immobiliare del teatro e le sanzioni ai danni di alcuni leader della protesta.

Il blog En defensa del Teatro Colón [11] (Difesa del Teatro Colón) spiega perchè il piano di ristrutturazione ideato dal governo della città danneggerebbe l'architettura dell'antico edificio, inaugurato nel 1908.

Hace seis años el Gobierno de la Ciudad de Buenos Aires inició un ambicioso plan de renovación y restauración de este Monumento Histórico Nacional. El denominado “Masterplan” … diseñado y ejecutado por profesionales con escasa experiencia en la materia pone en grave riesgo la integridad y autenticidad de la estructura histórica … y acústica, calificada como la mejor entre todas las salas líricas del mundo.

Sei anni fa il governo di Buenos Aires diede inzio ad un ambizioso piano di ristrutturazione e restauro di questo storico monumento nazionale [Teatro Colón]. Il cosiddetto “Masterplan”…. progettato ed eseguito da professionisti con scarsa esperienza in questo campo, mette a repentaglio l'integrità e l'autenticità della storica struttura… e della sua acustica, considerata la migliore di tutti gli auditorium del mondo.

Un impiegato del Teatro Colón, Carlos Fernandez, interviene su Radio Palermo [12]. L'arpista e blogger ManosMágicas [13] (Magic hands) prende le difese dei componenti dell'orchestra, che il 25 marzo vorrebbero tenere un concerto di protesta:

Concuerdo con estos valiosos artistas que, comprometidos con la cultura nacional y su público, solo desean poder trabajar en paz y realizar su arte para lo cual se han formado con mucha exigencia.

Sono d'accordo con questi  artisti di valore che, vincolati dalla cultura nazionale e dal pubblico, vorrebbero semplicemente poter lavorare serenamente e mettere in pratica l'arte per la quale hanno tanto studiato.

Alla fine, il concerto all'aperto ha ottenuto un grande successo [14], più di 120,000 persone erano lì ad ascoltare Plácido Domingo. Un utente di YouTube GafGafgarion [15] ha pubblicato il seguente video relativo al concerto:

Il tenore ha espresso solidarietà ai musicisti del Colón e li ha esortati a trovare un accordo con il governo della città. Ha inoltre promesso di voler tornare a Buenos Aires nel 2012.