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Costa Rica: ‘Monteverde Now’, cambiare stile per proteggere l'ecosistema

Categorie: America Latina, Costa Rica, Ambiente, Citizen Media, Giovani, Istruzione, Storia, Sviluppo

Il progetto Monteverde Now [1] [en, come tutti gli altri link eccetto ove diversamente indicato] documenta le storie di undici membri della Comunità di Monteverde: in brevi video interviste, i componenti della comunità raccontano come è cambiata la loro vita e come, per far fronte ai cambiamenti climatici, si stanno adattando per preservare il loro delicato e complesso ecosistema.

I protagonisti di Monteverde Now. [2]+
I protagonisti di Monteverde Now.

Monteverde è un distretto della Costa Rica che si estende sulle montagne del nordovest del Paese, ed è meglio conosciuto per l'omonima riserva forestale.  Il nome Monteverde fu coniato circa 60 anni fa dai coloni quaccheri che fondarono la comunità. La riserva è il risultato dell'impegno della comunità per preservare i bacini idrografici e salvaguardare la fauna selvatica tipica di questa zona biologica.

Lucky and Wolf Guindon [3] erano fra i pionieri quaccheri che nel 1951 hanno deciso di stabilirsi su queste montagne; i due raccontano come vivevano qui i primi tempi  e spiegano anche come l'evoluzione verso il turismo per loro sia stata una cosa del tutto inaspettata, che non hanno certo incoraggiato:

Sebbene originariamente la zona fosse dedicata alla produzione di latte e formaggio, oggi è il turismo a muovere l'economia della comunità: la gente si reca a Monteverde per ammirare specie come il Quetzal splendente [4] [it], il Campanaro dalle tre caruncole [5] e altre specie animali e piante tipiche del clima freddo e umido delle alture avvolte nella nebbia di queste montagne. In una delle interviste, Maria Saenz [6], che fa la guida naturalistica, illustra gli effetti dei cambiamenti climatici sulla tipologia e il numero di animali presenti in questo territorio: con l'aumento della temperatura nell'area costiera, gli animali delle zone più basse si spostano ad altitudini maggiori in cerca di un clima più freddo. Ma, raggiunta la massima altitudine possibile, dove altro potranno andare?

Non è stato facile cambiare: la gente ha dovuto modificare il proprio modo di fare e ripensare il ruolo della natura nella propria vita. Eladio Cruz [7] [es], nato e cresciuto in questa zona, oggi è membro delle organizzazioni che tutelano la [così detta]  foresta tropicale nebbiosa di Monteverde e rappesenta la prova vivente dell'impegno profuso per proteggere quest'area. E’ convinto di non fare abbastanza per rimediare ai danni che era solito causare prima di venire a conoscenza delle azioni di tutela della foresta e prima di partecipare alle iniziative promosse dalle organizzazioni che si occupano di proteggere la zona. Per sua stessa ammissione: “Senza dubbio, ero un grande distruttore della natura”.

Per fortuna, la gente è sempre più impegnata in azioni concrete per quanto riguarda l'ambiente. Carlos Nyreen [8] racconta che un gruppo di studenti ha deciso di trasformare in energia parte dei rifiuti generati dalla pesante industria del turismo. A Monteverde, l'immondizia è necessario prelevarla dalla montagna con i camion e gli elevati  costi di trasporto hanno spinto la gente a cercare scorciatoie dannose per lo smaltimento dei rifiuti. L'olio da cucina usato, per esempio, veniva disperso sul terreno. Ora invece, grazie a questo progetto studentesco, l'olio di scarto dei ristoranti e degli hotel viene trasformato in gasolio bio e utilizzato per rifornire gli autobus che fanno servizio di trasporto per gli studenti.

Anche altri, intervistati nel quadro di questo progetto, hanno parlato dei cambiamenti che lentamente hanno trasformato la zona di Monteverde: un produttore di latte [9] [es], una biologa [10], un tour operator [11] [es], un cowboy [12] [es], un educatore [13] [es], una ricercatrice [14] e un coltivatore di caffè [15] [es].

Monteverde Now [16] è un'iniziativa che rientra in un progetto di tesi di master della United Nations Mandated University for Peace [17] (Costa Rica) e del Monteverde Institute [18]. Sul sito [19] [dedicato] è possibile trovare ulteriori informazioni e anche su cosa fare [20] per proteggere la foresta pluviale di Monteverde. Il sito Monteverde Now e i relativi video [21] [es] sono disponibili anche in lingua spagnola [22] [es].

Questo articolo fa parte dello speciale di Global Voices in inglese Forest Focus: Amazon [23].