Venerdì [1 aprile], in tarda serata, l'ex conduttrice televisiva e attivista egiziana Bothaina Kamel ha espresso via Twitter [ar] l'intenzione di candidarsi alle prossime elezioni presidenziali, diventando la prima donna nella storia dell'Egitto a correre per la carica di presidente.
È con queste parole che Manar Ammar [en, come tutti i link tranne ove diversamente segnalato] riporta la notizia della candidatura di Bothaina Kamel alle elezioni presidenziali egiziane. Da Twitter, dove Bothaina usa lo pseudonimo @basboussa1 [ar/en], arrivano le prime contrastanti reazioni.
L'utente @FaresADL [ar/en] sembra non crederci, e scrive a Bothaina chiedendole conferma:
Fatma Emam, una femminista, commenta così:
Lara (@FarawlaLawra [ar/en]) pensa si tratti una buona notizia, che sia convinta di votare per lei o meno:
Anche Mahmoud Salem, alias @SandMonkey [ar/en], approva:
@Sandmonkey [ar/en]: @basboussa1 ana ma3aky ya rayessah 3ala fekra. So far u have my vote.
In questo filmato [ar], caricato da moushebl1 [ar] il 3 aprile 2011, Kamel annuncia l'intenzione di candidarsi.
Alcuni utenti di YouTube hanno commentato il video esprimendo disaccordo rispetto alla sua scelta.
Radwa El-Shami, infine, si interroga sulle ragioni dell'abbondanza di candidati alla presidenza del Paese:
Mi chiedo perché Shafiq sia tra i candidati (almeno dieci dei 45 milioni di Egiziani aventi diritto di voto hanno rifiutato di averlo come primo ministro!); perché Amr Khaled abbia intenzione di presentarsi (notizia non confermata); cosa pensi di poter fare di buono per l'Egitto Sheikh Hassan una volta eletto presidente (voci di corridoio lo danno come candidato); perché Mortada creda di poter essere presidente (ci governerà a suon di minacce, facendo la voce grossa?); perché Bothaina Kamel voglia diventare presidente (femminismo?); perché alcuni stiano cercando di convincere Naguib Sawiris a candidarsi (si tratta di indiscrezioni, anche se lui stesso ha affermato che, personalmente, preferisce Baradei); e infine, mi chiedo quale sia la posizione di Baradei dopo che le masse hanno accettato gli zoppicanti emendamenti costituzionali senza la cui revisione – aveva dichiarato – non si sarebbe candidato.
E conclude:
*Secondo gli emendamenti costituzionali approvati tramite referendum lo scorso 19 marzo, tre sono le possibilità [it] per presentare la propria candidatura a presidente (articolo 76): il sostegno di 30 membri delle due camere del Parlamento, la raccolta di 30mila firme in almeno 15 governatorati rappresentativi di varie aree del Paese, l'appartenenza a un partito politico con almeno un rappresentante in Parlamento.
Questo post fa parte del nostro speciale sulla Rivoluzione in Egitto 2011.