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Siria: Chiude il casinò e torna il niqab, Assad cerca di ingraziarsi i conservatori anche grazie alla propaganda

Categorie: Medio Oriente & Nord Africa, Siria, Citizen Media, Diritti umani, Governance, Guerra & conflitti, Protesta

Ad aprile, le proteste in Siria sono entrate nella loro terza settimana, e il Governo Assad ha cominciato a fare alcune concessioni nella speranza di placare i manifestanti. Il 6 aprile, nel tentativo di accontentare i musulmani più conservatori, le autorità hanno chiuso il nuovo casinò nazionale [1] [en, come tutti i link tranne ove diversamente segnalato] e ritirato il divieto di indossare il niqab [2] [it] nelle scuole.

Nel mentre, il Governo prova a difendere il proprio potere anche attraverso la propaganda, che in alcuni casi trova i più improbabili canali di diffusione. Nel pomeriggio del 6 aprile, la reporter CNN Hala Gorani (@HalaGorani [3]) ha pubblicato su twitter la foto di una pagnotta siriana in cui compariva un “messaggio speciale al popolo”:

@HalaGorani [4]: per ogni pagnotta venduta, a #Damascus [5] danno via un volantino “La #Syria [6] è la nostra unica setta… (…) Siamo tutti Bashar…” http://yfrog.com/gzpk8glj [7]

Pane siriano con volantino propagandistico [8]

Pane siriano con volantino propagandistico di apprezzamento per il Presidente Bashar al-Assad. Immagine pubblicata su Twitter da Hala Gorani.

Secondo Assia Boundaoui (@assuss [9]), nei volantini si legge anche [10] “la Patria è più grande della rivolta”. Inoltre, Maisa Akbik nota che [11] nemmeno “gli egiziani avevano mai pensato di creare una cosa del genere”.

L'utente twitter @sapiensprod [12] prende la cosa un po’ più seriamente:

@sapiensprod [13]: In #Syria [6] vengono annullate le partite di calcio, e si fa propaganda sul pane. “Dategli pane, non partite”… nel frattempo, però, la gente finisce in carcere…#Bashar [14]

Questo post fa parte del nostro speciale Proteste in Siria 2011 [15].