Il 28 maggio 2011 un tribunale egiziano ha condannato l'ex Presidente egiziano Hosni Mubarak e altri funzionari a pagare una multa di 540 milioni di sterline egiziane (circa 62 milioni di euro) per aver impedito l'accesso a Internet e alle linee telefoniche cellulari durante la rivoluzione che ha rovesciato il suo regime.
Secondo l'agenzia di stampa Reuters [en, come tutti i link tranne ove diversamente segnalato], il tribunale amministrativo ha multato Mubarak per 200 milioni di sterline egiziane, l'ex primo ministro Ahmed Nazif per 40 e il precedente Ministro degli Interni Habib al-Adly per 300 a causa dei danni che il blocco ha provocato all'economia nazionale.

L'ex Presidente egiziano Hosni Mubarak. Immagine di Agência Brasil (licenza Creative Commons Atribuição 2.5 Brasil).
Il regime di Mubarak, all'inizio delle proteste, aveva prima impedito l'accesso a Twitter [it] il 25 gennaio 2011, a Facebook [it] il 26, per spegnere completamente i collegamenti Internet [it] il 28.
Riportiamo qui alcune reazioni apparse sui citizen media.
Il cronista degli Emirati Arabi Sultan Al Qassemi scrive su Twitter:
Al Jazeera: Egitto: Mubarak multato per 90 milioni di dollari per aver disconnesso Internet e le linee di telefonia mobile durante la rivoluzione. #Jan25
Alcuni tweet egiziani reagiscono con perplessità alla multa, mente altri hanno preso in mano la calcolatrice per capire se una parte del bottino ricadrà sugli abbonati delle compagnie telefoniche.
Mohammed Hamdy chiede [ar]:
Mohammed Yousif, il cui nickname su Twitter è @JawazSafar, aggiunge:
La sentenza contro Mubarak sembra determinata da ragioni finanziarie. Dovrebbe essere giudicato anche per la compiacenza dimostrata verso alcuni casi di omicidio e per aver impedito ai servizi di soccorso di prestare aiuto #Egypt
L'avvocato egiziano Gamal Eid, direttore esecutivo del Network Arabo per l'Informazione sui Diritti Umani (ANHRI), fa notare [ar]: