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Marocco: le reazioni dei blogger all'attentato di Marrakech

Categorie: Medio Oriente & Nord Africa, Marocco, Citizen Media, Giovani, Guerra & conflitti, Migrazioni

Lo scorso giovedì la città di Marrakech, polo turistico del Marocco, è stata teatro di un'esplosione che, all'ora di pranzo, ha colpito l'Argana, popolare ristorante affacciato su Piazza Jemaa El Fna. Secondo le autorità, lo scoppio della bomba ha causato 16 morti, per la maggior parte stranieri. L'attacco si è verificato proprio mentre il Paese assiste a un'ondata di proteste pacifiche invocanti un cambio in senso democratico. Molti, a seguito dell'attentato, temono un'inversione di tendenza, mentre alcuni hanno messo in guardia contro gli effetti nefasti di un approccio securitario, che finirebbe per calpestare le libertà civili proprio nel momento in cui il Marocco si presta ad attuare una serie di riforme. Nel corso di una visita al luogo dell'esplosione, re Mohammed VI ha promesso che il processo di riforme non verrà bloccato.

Blogger e netizen hanno immediatamente reagito alla notizia con testimonanze dirette, mentre messaggi di solidarietà e condanna del violento attacco continuano ad affluire via blog e social network. Segue un resoconto di quanto finora è stato pubblicato in Rete.

Su Twitter, le informazioni da Marrakech riportano le hashtag #Marrakech e #Argana.

Poco dopo l'esplosione, Mehdi El Baroudi (@melbaroudi) ha condiviso questa foto [1]. Mehdi è stato uno dei primi a dare la notizia su Twitter [2] [en, come tutti i link tranne ove diversamente indicato]:

#maroc #Marrakech Esplosione al caffè Argana, Piazza Jemaa El Fna. 17 morti… Per ora non ci sono altri dettagli @zarchix @Fanajeen @AmoonaE

Foto dell'Argana dopo l'esplosione [1]

Foto pubblicata su TwitPic da Mehdi El Baroudi (@melbaroudi)

L'immagine è stata vista più di 12.000 volte.

L'utente Twitter Analitikis ha pubblicato questo video [3], girato pochi istanti dopo l'esplosione. Le vittime vengono trasportate fuori dal ristorante e soccorse dai passanti, mentre le prime ambulanze sono in arrivo. (Alcune immagini sono particolarmente crude, la visione potrebbe urtare la sensibilità dello spettatore):

Immediatamente dopo lo scoppio dell'ordigno, Ismail Erahhali (@ismailerahhali) ha scritto [4] [fr] su Twitter:

Une pensée pour les victimes de ce crime odieux. Condoléances aux familles des victimes. #Marrakech

Un pensiero per le vittime di questo orrendo crimine. Condoglianze alle famiglie. #Marrakech

Le reazioni via Twitter arrivano da ogni parte del mondo.

Rolande Johnson [5] (@Ro1y):

Profonda costernazione di fronte alle esplosioni a #Marrakech. Abbiamo trascorso un sacco di tempo in Piazza Jemaa El Fna quando siamo stati lì, soltanto due mesi fa. Sono molto triste.

Ali Salim [6] [es] (@AliSalim_Es), un Marocchino residente in Spagna:

No se llega a sentir dolor e inquietud de verdad por culpa de un atentado hasta que se vive uno contra su propia patria.#Argana #Marrakech

Non si prova veramente dolore e inquietudine per un attentato finché questo non colpisce la propria patria. #Argana #Marrakech

La scrittrice Jennifer Leo [7] (@jenleo) si trovava a Marrakech al momento dell'attentato:

Penso più all'esplosione di #Marrakech che al #royalwedding [nozze reali]. Davvero allucinante. Eravamo proprio lì, sesta foto: http://bbc.in/j89DEO

SCasillas [8] [es] (@SegundoCasillas) dalla Spagna:

Impresionado y triste. #marrakech atentado. Una plaza y un cafe en los que he estado y disfrutado tantas veces ahora ya simbolos del dolor.

Triste e sgomento. Attentato a #Marrakech. Una piazza e un caffè in cui sono stato molte volte e dove ho trascorso tanti bei momenti sono ora simbolo di dolore.

Dominique de Roo [9] [nl] (@DominiquedeRoo) dall'Olanda:

Zie beelden van #Marrakech #Argana onwerkelijk en weer gevoel van machteloosheid tegen dit soort verschrikkingen.

Guardo le foto di #Marrakech #Argana, è così surreale. Provo un senso di impotenza di fronte a simili orrori.

Doudiss [10] (@Nonewzz) dal Marocco:

Stanotte #Marrakech sanguina, ma come una rosa nel deserto tornerà presto a fiorire. RIP

Il blogger marocchino Eladlouni M. Amine (@eladlouni) scrive [11] [fr]:

Aujourd'hui je suis marrakchi plus que jamais #argana #Marrakech

Oggi più che mai sono di Marrakech #Argana #Marrakech

Più tardi, aggiunge [11] [ar/fr]:

On va les retrouver ces terroristes dar dar byte byte fard fard zenga zenga #Marrakech #argana

Troveremo questi terroristi, casa per casa, abitazione per abitazione, persona dopo persona, vicolo per vicolo #Marrakech #Argana

Kerstin è tedesca e vive a Marrakech. Sul suo blog Maid in Marrakech condivide [12] le prime reazioni all'accaduto:

Ancora non riesco del tutto a comprendere perché qualcuno possa fare una cosa del genere e cosa cerchino di ottenere con questo. La cosa fastidiosa è che se si tratta di un attentatore suicida come accennato dalla stampa straniera, allora questa persone è morta e non saremo mai in grado di scoprire le sue ragioni. Turismo, politica, cosa? Per certo, ora gli occhi sono tutti puntati su Marrakech. Sfortunatamente per i motivi sbagliati.

Le autorità hanno poi escluso la possibilità di un attacco suicida, spiegando [13] [it] che l'ordigno era stato azionato a distanza.

Il blogger Reda Chraïbi dal Marocco è convinto che l'attentato di Marrakech non scoraggerà i Marocchini e insiste perché vengano attuate riforme che, secondo lui, rappresentano l'unica tutela contro il terrorismo. Scrive [14] [fr]:

Enfin, notre printemps ne saurait être gâché par cet orage passager. Bien au contraire, cet acte provient certainement de ceux qui ne souhaitent pas que la liberté et la démocratie adviennent au Maroc. Il n’est donc pas meilleure attitude à adopter, aujourd’hui plus que jamais, que de s’engager plus avant vers l’instauration d’une société équitable, juste et libre. En attendant, on retournera à Jemaa elfna, encore plus qu’avant, profitant de ses plaisirs et narguant les crapuleux, car nous ne sommes pas terrorisés.

La nostra primavera non potrà essere guastata da questa burrasca passeggera. Al contrario: questo atto proviene certamente da chi non vuole libertà e democrazia per il Marocco. Non c'è dunque atteggiamento migliore da adottare – ora più che mai – che l'impegno forte per l'instaurazione di una società equa, giusta e libera. In attesa di ciò, torneremo a Piazza Jemaa El Fna, ancora più di prima, godendo dei suoi piaceri e prendendoci gioco dei delinquenti, perché noi non abbiamo paura.