Serbia: l'ex-presidente azero Aliyev si merita un monumento?

Uno dei parchi più belli di Belgrado, il Parco Tasmajdan, è stato di recente rinnovato, in parte grazie a una donazione di due milioni di euro da parte del governo azero. La notizia che ha suscitato polemiche in queste ultime settimane tra i blogger serbi e nella comunità online è la condizione posta dall'Azerbaijan per questo dono: in cambio della generosa donazione Belgrado dovrà erigere un monumento all'interno del parco a Heydar Aliyev [it], il precedente Presidente del Paese.

La storia [en] del controverso governo [en] di Heydar Aliyev ha spinto alcuni blogger a chiedersi se, per ottenere la donazione, valesse la pena di dedicare una statua a qualcuno come lui.

Vlada Dulovic del blog Living in Belgrade (Vivere a Belgrado) scrive [en]:

…Mettere una statua alta non meno di tre metri in onore di una singola persona morta soltanto pochi anni fa sarebbe in ogni caso molto discutibile. E di che persona si tratta!
Aliyev ha governato il suo Paese ricco di petrolio per più di trent'anni fino alla sua morte, avvenuta nel 2003, prima da comunista, poi come primo Presidente democratico, ma il pugno di ferro che lo ha contraddistinto si è modificato poco. Ha lasciato il suo incarico al figlio Ilham, che elogia i suoi padri e il suo proprio governo mediante donazioni sotto condizione rivolte a Paesi poveri, come la Romania, dove di recente è stato accettato un analogo accordo.

Anche il blogger Mahlat si riferisce al governo di Aliyev come ‘il peggior tipo di dittatura’ e aggiunge [sr]:

Tuttavia, niente di tutto ciò importa veramente, dal momento che Jovan Krkobabić [en], vice-primo ministro con delega agli affari sociali] ha affermato che “Non dovremmo comportarci come agenti di polizia e indagare su quanto è stato fatto nel passato, dal momento che non abbiamo tempo per cose simili…”  – in altre parole – non preoccupatevi della dittatura, sono due milioni di euro, per l'amor di dio, e “Tutto ciò farà bene alla città e ai cittadini”.

Nebojša Krivokuća sul suo blog si chiede [sr] perché quasi nessuno sui media faccia cenno alla biografia di Aliyev, e conclude:

Due milioni di euro ovviamente concedono grande libertà al donatore. E adesso, se tra i ricchi ne trovassimo qualcuno con un senso dell'umorismo più contorto o una differente visione delle cose, potrebbe esserci presto qualcuno che offrirebbe di rinnovare una parte di Kalemegdan [it], per esempio, a condizione di erigervi una statua di Stalin! Di tanto in tanto, potremmo salutarlo, comunque. E forse ci sarebbe perfino qualcuno più ricco, che offrirebbe di risistemare il parco Ušće [en], a condizione di elevare un monumento di trenta metri ok, non dico a Hitler (ha già una stanza che porta il suo nome in un hotel di Belgrado [en]), ma diciamo che Kim Jong Ill andrebbe bene, il suo governo è abbastanza lontano da noi geograficamente, quindi non ha molta importanza come abbia governato, non è così?

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