Proseguono le proteste dopo le dichiarazioni dell'ex ministro degli Interni [it] Farhat Rajhi, pubblicate sulla pagina Facebook “Skandali” [ar]. Rajhi ha preannunciato un colpo di Stato dei fedelissimi del presidente destituito Ben Ali in caso di vittoria, nelle prossime elezioni del 24 luglio, del partito islamico Al-Nahda. L'ex-ministro degli interni ha fatto anche riferimento a un incontro avvenuto in Qatar tra Rachid Ammar [en], il capo di Stato maggiore dell'esercito tunisino, e l'ex Presidente, sottolineando come a guidare il Paese sarebbe di fatto una conventicola che agisce nell'ombra, sotto il controllo dell'amico di Ben Ali, Kamel Letaief.
I manifestanti pro-democrazia si sono riuniti per due volte negli ultimi giorni, giovedì pomeriggio e venerdì mattina, in Avenue Habib Bourguiba, invocando la caduta del governo. In entrambe le occasioni i dimostranti sono stati brutalmente dispersi dai reparti antisommossa armati di lacrimogeni e manganelli.
Winston Smith, un blogger del sito collettivo Nawaat, scrive [ar]:
Un video [ar] caricato su YouTube il 5 maggio mostra un piccolo gruppo di manifestanti anti governativi prima dell'intervento delle forze di sicurezza.
Venerdì, tuttavia, la tensione è salita e la polizia è intervenuta con maggiore durezza.
Ben Karim scrive [en] su Twitter:
In questo momento a #Tunisi: In centro città, manifestanti pacifici picchiati e attaccati con lacrimogeni dalla polizia; è tornata l'ostilità della polizia tunisina.
Haythem El Mekki riporta [fr] il tweet di una giornalista:
Les flics quand ils arrêtent un jeune se mettent tous a le battre de manière violente en même temps”
Nawaat descrive [fr] la scena su Twitter:
Avenue Bourguiba à Tunis: violence, tabassage arrestations arbitraires
Le forze di sicurezza non hanno risparmiato neppure blogger e giornalisti.
Fatma Arabicca spiega [ar]:
Leena Ben Mhenni reagisce all'accaduto sulla sua pagina Facebook [en]:
Sono addolorata, ho saputo che il mio amico e blogger Sam Bouguerra è stato portato via, pestato e lasciato nel mezzo del nulla dalla polizia. Vergognatevi!
Un fotografo dell'AFP e due giornalisti – uno di radio ShemsFM, l'altro di Aljazeera – sono stati attaccati, mentre un corrispondente di Radio Express ha ricevuto minacce e insulti dalla polizia.
Nizou scrive [fr] su Twitter:
Le journaliste de ShemsFm se fait tabasser en direct, la ligne est coupée, il n'est plus joignable
Amira Yahyaoui aggiunge [fr]:
Un photographe de l'AFP qui couvrait les manifs de l'avenue bourguiba aujourd'hui a été agressé par les force de l'ordre #tunisie
Questo post fa parte del nostro speciale sulla rivoluzione in Tunisia 2011 [en].