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Tunisia: torna la brutalità della polizia

Categorie: Medio Oriente & Nord Africa, Tunisia, Citizen Media, Politica, Protesta, Ultim'ora

Proseguono le proteste dopo le dichiarazioni dell'ex ministro degli Interni [1] [it] Farhat Rajhi, pubblicate sulla pagina Facebook “Skandali” [2] [ar]. Rajhi ha preannunciato un colpo di Stato dei fedelissimi del presidente destituito Ben Ali in caso di vittoria, nelle prossime elezioni del 24 luglio, del partito islamico Al-Nahda. L'ex-ministro degli interni ha  fatto anche riferimento a un incontro avvenuto in Qatar tra Rachid Ammar [3] [en], il capo di Stato maggiore dell'esercito tunisino, e l'ex Presidente, sottolineando come a guidare il Paese sarebbe di fatto una conventicola che agisce nell'ombra, sotto il controllo dell'amico di Ben Ali, Kamel Letaief.

Un manifestante tunisino picchiato da un poliziotto in borghese [4]

Un manifestante tunisino picchiato da un poliziotto in borghese, 6 maggio 2011. Foto di @worldwideyes su Twitpic.

I manifestanti pro-democrazia si sono riuniti per due volte negli ultimi giorni, giovedì pomeriggio e venerdì mattina, in Avenue Habib Bourguiba, invocando la caduta del governo. In entrambe le occasioni i dimostranti sono stati brutalmente dispersi dai reparti antisommossa armati di lacrimogeni e manganelli.

Winston Smith, un blogger del sito collettivo Nawaat, scrive [5] [ar]:

…اليوم5 ماي يتواصل القمع ضدّ المواطنين العزّل عبر إعتداء فرق التدخل و البوليس السياسي …على المتظاهرين المسالمين في شارع الحبيب بورقيبة بالعاصمة التونسية…
Oggi, 5 maggio, nella capitale Tunisi prosegue la repressione violenta delle forze di sicurezza e della polizia nei confronti dei cittadini indifesi… con attacchi ai manifestanti pacifici in Avenue Habib Bourguiba…

Un video [6] [ar] caricato su YouTube il 5 maggio mostra un piccolo gruppo di manifestanti anti governativi prima dell'intervento delle forze di sicurezza.

Venerdì, tuttavia, la tensione è salita e la polizia è intervenuta con maggiore durezza.
Ben Karim scrive [7] [en] su Twitter:

In questo momento a #Tunisi: In centro città, manifestanti pacifici picchiati e attaccati con lacrimogeni dalla polizia; è tornata l'ostilità della polizia tunisina.

Haythem El Mekki riporta [8] [fr] il tweet di una giornalista:

Les flics quand ils arrêtent un jeune se mettent tous a le battre de manière violente en même temps”

Ogni volta che fermano un ragazzo, i poliziotti si mettono a picchiarlo con violenza, tutti insieme.
In fuga dalla brutalità della polizia [9]

In fuga dalla brutalità della polizia. Foto su Yfrog

Nawaat descrive [10] [fr] la scena su Twitter:

Avenue Bourguiba à Tunis: violence, tabassage arrestations arbitraires

Avenue Bourguiba a Tunisi: violenza, pestaggi, arresti arbitrari.

Le forze di sicurezza non hanno risparmiato neppure blogger e giornalisti.

Fatma Arabicca spiega [11] [ar]:

بسام بوقرة المدون يتعرض للاختطاف من قبل البوليس والضرب المبرح ثم يرمى في الشارع آلام حادة على مستوى اليد
Il blogger Bassem Bouguerra è stato preso dalla polizia, picchiato brutalmente e abbandonato in strada. Ha le mani doloranti.

Leena Ben Mhenni reagisce all'accaduto sulla sua pagina Facebook [12] [en]:

Sono addolorata, ho saputo che il mio amico e blogger Sam Bouguerra è stato portato via, pestato e lasciato nel mezzo del nulla dalla polizia. Vergognatevi!

Un fotografo dell'AFP e due giornalisti – uno di radio ShemsFM, l'altro di Aljazeera – sono stati attaccati, mentre un corrispondente di Radio Express ha ricevuto minacce e insulti dalla polizia.

Nizou scrive [13] [fr] su Twitter:

Le journaliste de ShemsFm se fait tabasser en direct, la ligne est coupée, il n'est plus joignable

Il giornalista di ShemsFm picchiato in diretta; è caduta la linea, non è più raggiungibile.

Amira Yahyaoui aggiunge [14] [fr]:

Un photographe de l'AFP qui couvrait les manifs de l'avenue bourguiba aujourd'hui a été agressé par les force de l'ordre #tunisie

Un fotografo dell'AFP che oggi seguiva le manifestazioni in Avenue Bourguiba è stato aggredito dalle forze dell'ordine.

Questo post fa parte del nostro speciale sulla rivoluzione in Tunisia 2011 [15] [en].