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Cina: parecchi netizen si candidano per le imminenti elezioni municipali

Categorie: Asia orientale, Cina, Citizen Media, Cyber-attivismo, Elezioni, Politica, Tecnologia

Giovedì, mentre circolava notizia di tre esplosioni a Fuzhou [1] [it], qualcosa di sorprendente andava verificandosi su Sina Weibo [2] [en, come gli altri link eccetto ove diversamente indicato] (piattaforma cinese di microblogging, un incrocio tra Facebook e Twitter): a inizio settimana alcuni cittadini di diverse zone del Paese hanno dichiarato di voler concorrere in veste di candidati indipendenti alle prossime elezioni del Congresso del Popolo [3] nei distretti municipali, elezioni aperte a tutti. Tra di essi, spiccano nomi di giornalisti quali Li Chengpeng [4] e Yao Bo [5].

Sebbene non manchino episodi precedenti — nel 1998 Yao Lifa [6] entrò a far parte del Congresso del Popolo a livello municipale nella provincia dello Hubei, spingendo vari cittadini a seguirne le orme — la ‘lista’ Weibo rappresenta un caso unico, visto e considerato l'alto profilo pubblico di molti dei suoi appartenenti e il fatto che quasi tutti abbiano dato avvio alle campagne sui propri microblog.

Wikipedia (inglese) definisce come segue le ‘Elezioni nella Repubblica Popolare Cinese’ [3]:

I deputati del Congresso del Popolo nelle contee, nelle città non suddivise in distretti, nei distretti municipali, nelle municipalità, nelle municipalità delle minoranze etniche e nelle città sono eletti direttamente dalle proprie circoscrizioni per una mandato della durata di cinque anni.

Una persona, un voto. Cambiare la Cina [7]

Una persona, un voto. Cambiare la Cina

La comparsa online di questi candidati avviene a pochi giorni dall’arresto e susseguente rilascio [8] di Liu Ping, la quale intende presentarsi alle elezioni di primo livello del Congresso del Popolo nella provincia del Jiangxi.

La lista dei candidati Weibo, che giovedì continuava ad aumentare, include al momento [tutti i link in cinese]:

Liu Ping [9], Xinyu, Jiangxi
Li Chengpeng [10], Chengdu, Sichuan
Xia Shang [11], Shanghai
Wang Zhongxiang [12], Tianjin
Huo Taian [13], Kunming, Yunnan
Hidden Dragon (alias) [14], Changxing, Zhejiang
Yu Nan (alias) [15], Lanzhou, Gansu
He Peng [16], Changzhou, Jiangsu
Liang Yongchun [17], Hangzhou, Zhejiang
Yao Bo [18], Beijing
Wei Zhongping [19], Xinyu, Jiangxi
Li Sihua [20], Xinyu, Jiangxi
Wu Danhong [21], Beijing
Xu Chunliu [22], Beijing
Li Chunxiao [23], Chengdu, Sichuan
Xu Yan [24], Hangzhou, Zhejiang
Wang Jian [25], Hangzhou, Zhejiang

In merito alla propria candidatura, Wang, un membro del PCC, scrive [26] [zh]:

我知道我无法当选,但至少跟有勇气的人站在一起,表明我的立场,真正为民说话,我的选举口号是:“与其埋怨黑夜,不如点一支蜡烛”。

Sono consapevole di non poter vincere le elezioni, ma farò perlomeno valere la mia candidatura, insieme ad altri coraggiosi individui, nonché la mia posizione, per dare voce al popolo in maniera veritiera. Il mio slogan è: “Perché lamentarsi dell'oscurità quando puoi accendere una candela?”

Altri utenti di Sina Weibo si sono dimostratati particolarmente favorevoli nei confronti degli aspiranti candidati. È stato aperto un apposito account, “Elezioni cinesi”, per monitorare le campagne dei candidati [27] [zh] mano a mano che si faranno più pressanti. Su Weibo è stato inoltre formato un gruppo dove gli utenti pubblicano ogni sorta di informazione, dalle condizioni di eleggibilità alle procedure e alle regole delle campagne, oltre a eventuali suggerimenti per l'attivismo elettorale, come quella riportata sotto e ideata da un utente per il candidato di Hangzhou, Xu Yan:

[28]

Vota Xu Yan

Un estratto da una discussione [29] [zh] su Weibo riporta:

@书海飘香ELE:这么说吧,独立参选的时代很快会到来,这是他们做出的让步,也就是他们说的发展社会主义民主,这和五不搞是一致的。他们中间有很聪明的人,屁民们不是要民主么?可以,没问题,就按宪法框架内玩民主。但有一点他们绝对不会让步,就是那个致命的啥啥自由的。

Diciamolo, il momento dei candidati indipendenti è arrivato. Si tratta di una concessione da parte loro, ma anche della diffusione della cosiddetta democrazia socialista di cui parlano tanto, in linea, tra l'altro, con le Cinque Negazioni [30]. Tra di essi spiccano personaggi assai brillanti. I cosiddetti Shitizen [31] [zh] non vogliono forse la democrazia? Bene, nessun problema, basta esercitare i propri diritti democratici rispettando la Costituzione. Ma c'è una cosa che non potranno assolutamente mai concedere: una cosa pericolosa, chiamata libertà.

Shu Kexin, veterano tra gli indipendenti e ricercatore di politiche pubbliche a Pechino, ha commentato così [32] [zh] riguardo allo scompiglio destato dall'interesse per le politiche elettorali:

我们国人要先学会关心自己的小区,然后是关心自己的城市,然后是关心自己的国家。别总琢磨关心自己的家庭,然后就移民到美国,关心北美那块土地上的人去。哈哈

I nostri compatrioti dovrebbero imparare a interessarsi prima dei loro quartieri, in seguito delle loro città e, infine, del loro Paese. Non venite a dirmi che la vostra maggiore preoccupazione è la famiglia, se poi emigrate negli Stati Uniti, dove agite negli interessi dei popoli nordamericani. Ahah!